CAPITOLO 20

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'' ecco fatto '' dice la parrucchiera spegnendo il phon e arruffandomi i capelli con entrambe le mani '' che ne pensi tesoro? ''. Avrei voluto dire ' non vedo poi così tanta differenza ' ma lo tengo per me per non sembrare scortese. Le avevo detto di spuntarmi i capelli, senza esagerare con la lunghezza, e di renderli più scalati. Bhe, il ciuffo è davvero scalato, tanto che adesso ad ogni minimo movimento qualche piccolo ciuffo supera la montatura degli occhiali, andando a finire davanti agli occhi, ma per il resto ... La lunghezza è spere quella e di questo ne sono grata, ma non sembra diverso a quando sono entrata. Di solito è mia madre a dire ' taglia un po' qui, scala un altro po' da qua ' perché io sono abbastanza timida. Ma mia madre adesso è a lavoro e io sono qui con mia sorella. Le lancio uno sguardo attraverso lo specchio, e lei arriccia le labbra, senza dire nulla. Perciò guardo l'ennesima volta, il risultato e sorrido

'' va benissimo ''

La donna sorride e agita ancora un po' i miei capelli, poi mi toglie quella specie di mantello e mi dice di seguirla alla cassa. Pago e, sistemandomi ancora una volta il ciuffo, prendo la mano di mia sorella e usciamo.

'' mi porti con te alla festa? ''

Mi chiede per la centesima volta. Mi ritrovo nuovamente a sospirare e a dirle chiaramente che è una festa per grandi e non può venire, ma lei come ogni volta insiste, dicendo che è cresciuta e stupidaggini del genere. Appena entrata a casa, ha messo il broncio ed è scappata in camera. Mi butto sul divano, sospirando stanca e troppo pigra per allungarmi e prendere il telecomando della tv. Prima di andare dalla parrucchiera ho fatto i compiti per lunedì, e devo dire che mi hanno sfinita. Sto quasi per addormentarmi, quando il cellulare squilla. Con movimenti lenti, lo prendo e rispondo senza neanche vedere il nome

'' pronto? ''

Dico con voce assonnata

'' quale colore è più sexy? Nero, rosso o bianco? ''

Riconosco subito la voce di Noe

'' colore più sexy? ''

'' per stasera! Devo sembrare sexy ''

'' perché? ''

'' perché ... perché si! Rispondimi e basta, quale colore è più sexy? '' poi aggiunge '' forse bianco no, sembro tipo un angelo puro e irritante. No, bianco non va bene ... ''

'' bhe, ross.... ''

'' rosso uguale Natale, uguale Babbo Natale, no, neanche il rosso va bene. Metterò quello nero, grazie Charlie, ti adoro! ''

E senza dire altro chiude la telefonata, lasciandomi perplessa. Butto la testa all'indietro e chiudo gli occhi. Solo 5 minuti e poi mi sveglio, solo 5 ... il telefono squilla un'altra volta, rimandando il mio piccolo sonnellino

'' pronto? ''

'' wow, che voce allegra. Stavi dormendo? ''

Mi chiede Sophia ridacchiando

'' più o meno ... ''

'' non rispondevi ai messaggi, perciò ti ho telefonato. Cosa ti metti stasera? ''

'' opto per qualcosa di normale, tipo pantaloncini e una maglietta. Stop. Niente di appariscente ''

'' mmm ... dici che sembra male se metto la gonna? ''

'' certo che no ''

'' perfetto, ci vediamo stasera ''

Mi rimetto comoda e riprovo a fare quell'agognato sonnellino. Il telefono vibra sul mio fianco, segno che mi è arrivato un messaggio ma non ci faccio caso. Vibra ancora, e ancora, e ancora, finche non diventa davvero irritante e con uno scatto irritato lo prendo, indecisa se buttarlo dalla finestra o sotterrarlo nel giardino della casa di fronte al mio palazzo. Leggo i messaggi, tutti mandanti dalla stessa persona. Jess. Proprio adesso tutte quante hanno bisogno del mio aiuto? In sostanza tutti dicevano la stessa cosa: vado o non vado alla festa? Ovviamente era indecisa per via di Dave e del loro litigio. Non si sono più parlati da allora, anche se so che entrambi stanno soffrendo per questo improvviso allontanamento, soprattutto Jessica. Trascorro una buona mezzoretta nel tentativo di convincerla, e, per fortuna, ci riesco. La sua indecisione si trasforma in determinazione. Vuole far vedere a Dave cosa si sta perdendo, una cosa simile a quello che vuole fare Noe per far sentire di fottere Giò. Quindi prevedo due bombe sexy stasera, tre se Sophia mette qualcosa di corto accompagnato ad un paio di tacchi. Dopo la conversazione con Jess, mi sposto sul mio adorato letto, certa che un po' più di confort me lo sono meritato. Spengo il telefono, per non far capitare altri equivoci, e finalmente mi concedo quei piccoli 5 minuti.

Non Lasciarmi MaiWhere stories live. Discover now