capitolo 63 (al)

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[Stellinare]


《Sei arrivata》

Annuì a Jaemin seduto sugli scalini della villa di Johnny.

《Non c'è mai stata nessuna amica d'infanzia vero?》

《No..》

Sussurrai abbassando lo sguardo. Lo sentì sospirare profondamente

《Mi hai mai amato?》

Alzai lo sguardo di scatto incontrando i suoi occhi spenti

《Certo》

Risposi e lui sorrise forzatamente per poi scuotere il capo

《Forse me lo merito. Ti avevo promesso tante di quelle volte che sarei rimasto e poi finivo sempre per abbandonarti. Però... avrei preferito lasciarci diversamente Mizuki. Avresti potuto evitare di andare proprio da Mark. Potevi dirmelo che con me non eri felice》

Alzò la voce alzandosi fronteggiandomi

《Mi dispiace》

《Mi sento un'idiota. Come ho fatto a non capire il giorno del ballo di fine anno che le lacrime che avevi versato erano perché non riuscivi ad accettare il suo addio? Come ho fatto a non realizzare quanto tu fossi legata a lui? Come hai potuto affezionarti a Mark? Come? Se quel giorno sul tetto della scuola, Taeyong non fosse intervenuto, tu ora non saresti qui! Saresti morta Mizuki!》

Posò le sue mani sulle mie spalle, mi guardava con aria affranta. Il mio corpo prese a tremare e altre lacrime scesero copiose, deboli singhiozzi fuoriuscirono dalle mie labbra. Jaemin aveva ragione, aveva ragione su tutto, eppure non riuscivo a vedere Mark come lo vedevano gli altri. Mark era cambiato, me lo aveva dimostrato.

Mi asciugai il viso con una mano e tirai su col naso. Mi allontanai leggermente da Jaemin per cercare di trovare un po' di ossigeno. Mi girava la testa, mi faceva male il petto, sentivo il freddo penetrarmi nelle ossa nonostante fosse estate.

《Voglio entrare in casa》

Dissi con voce tremante superandolo dirigendomi verso la porta

《Non hai nient'altro da dire?》

Disse facendomi voltare

《Cos'altro potrei dire o fare per farti sentire meglio? Ho sbagliato Jaemin e mi dispiace terribilmente. Sei l'ultima persona che avrei voluto far soffrire. Avrei voluto accorgermene prima di cosa avevo realmente bisogno》

Detto ciò entrai in casa lasciandolo fuori con lo sguardo rivolto verso il basso. Tenevo a Jaemin ma tenevo anche a me stessa. Avremo sofferto entrambi stando insieme fingendo che tutto andasse bene. La vita perfetta che ci stavamo costruendo non sarebbe durata a lungo. Si sarebbero verificati altri problemi, lui probabilmente dopo un litigio avrebbe deciso di andarsene senza dirmi nulla. Non potevo accettare di vivere con questa paura.

Mark probabilmente non mi avrebbe dato la vita che volevo, ma avevo bisogno di sentirmi viva, e con lui sentivo di poter tornare a respirare. Sembrava tutto più semplice e rischioso al tempo stesso.

Vidi Minhee scendere le scale e raggiungermi. Pregai non mi rivolgesse domande volevo solamente dormire ma con mia sorpresa mi abbracciò stretta

《Ehi, come stai?》

《Bene credo》

Sussurrai leggermente. Mi accarezzò i capelli stringendomi più forte

《Vedrai che andrà tutto bene. Qualunque scelta prenderai io ti sosterrò》

The Angel Of Death - Na JaeminWhere stories live. Discover now