capitolo 11

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《Detto cosa?》

Chiesi leggermente infastidita. Lui alzò gli occhi al cielo per poi sospirare.

《Lui non è un ragazzo normale, così come non lo è Taeyong, Dejun o... me.》

Lo guardai confusa fino a quando una voce profonda attirò la nostra attenzione.

《Non credi di aver parlato già abbastanza per questa sera Renjun?》

Era Jaemin. Quel Renjun lo fronteggiò guardandolo in disapprovazione. Sembrava arrabbiato.

《E tu non credi di aver messo in pericolo la sua vita facendola entrare nella tua? Non sa nulla di te! Non sa nulla di quello che sei. Credi che facendo così la stai proteggendo? Proteggendo dall'inevitabile?》

Vidi Jaemin arrabbiarsi e prendere Renjun per il colletto della felpa per poi strattonarlo leggermente.

《Stanne fuori》

Sibilò a denti stretti aumentando la presa. Renjun sorrise sarcasticamente allontando le mani di Jaemin con un gesto veloce.

《Non ti permetterò di mettere in pericolo la sua anima. Fosse l'ultima cosa che faccio》

Jaemin sospirò e la sua espressione divenne dispiaciuta, guardò un ultima volta Renjun per poi voltarsi verso di me.

《Mi dispiace...》

Lo guardai sempre più confusa.

《Perché ti dispiace? cosa sta succedendo?》

Vidi Renjun scuotere il capo per poi passarsi una mano tra i capelli prendendo successivamente parola.

《O glielo dirai tu o lo farò io》

Disse rivolgendosi a Jaemin.

《Fai come ti pare》

Disse per poi sbuffare, estraendo il cellulare dalla tasca per poi usarlo come se nulla fosse. Renjun era esasperato. La situazione sembrava quasi comica se non fosse che io ero terrorizzata e totalmente confusa.

《Credo sia arrivato il momento di sapere la verità. Ma prima di iniziare con le spiegazioni, dovrai vedere una cosa.》

Renjun chiuse gli occhi. Un forte vento ci colpì in pieno. Delle ali enormi spuntarono dalla sua schiena, i suoi capelli biondi diventarono neri come la pece. Le mie gambe cedettero ritrovandomi per terra con la schiena attaccata al muro. Ero sconvolta.

《È-è uno scherzo?》

Riuscì a pronunciare a stento. Renjun mi prese per mano facendomi alzare. Guardò Jaemin che sbuffó platealmente.

《Lo farò, ma non qui》

Renjun annuì e... andò via con un movimento veloce sparendo nel cielo oscuro.

《Tu sei come lui?》

Jaemin non mi diede ascolto e mi prese per mano portandomi fino ad una zona isolata, Renjun era lì che ci aspettava, mi sorrise per farmi tranquillizzare. Jaemin si allontanò da me.

《Se avrai paura, se dopo vorrai andartene, non avere più nulla a che fare con me. Sopratutto per quello che dopo ti dirò, avrai tutte le ragioni per farlo》

Renjun si avvicinò a lui posandogli una mano sulla spalla. Jaemin mi guardò intensamente con uno sguardo malinconico. Lo stesso vento di prima ci colpì, la prima cosa che notai furano i capelli di Jaemin, non più castani ma della stella tonalità della luna, i suoi occhi diventarono azzurri. Capì che quello che era accaduto tempo addietro non era affatto un sogno. Due ali nere enormi spuntarono e si sollevò qualche centimetro da terra. Una forte luce lo circondava, quasi accecante, come un'aura. La luce si spense e tornò coi piedi per terra.

The Angel Of Death - Na JaeminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora