CAPITOLO 16

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ALISHA EDWARDS' POV

Il clacson della macchina di Liam continua a strombazzare facendomi diventare nervosa ogni secondo di più.

"Accidenti, Brett! Fammi passare, devo andare" strillo sperando che Joe e mamma vengano in mio soccorso sentendo le mie urla.

Il mio telefono continua ad emettere vari bip indicando l'arrivo di tanti messaggi di seguito; Liam sta perdendo la pazienza ed anche io.

Brett non ha nessuna intenzione di muoversi dalla sua posizione da duro con tanto di braccia incrociate e sguardo di fuoco.

"Te l'ho detto, Edwards: tu non vai da nessuna parte" mi squadra dalla testa ai piedi "tantomeno con questo vestito" aggiunge dopo avermi esaminato con la furia sempre pià violenta dietro le sue iridi stupendamente verdi.

Il mio corpo è attraversato da tanti piccoli brividi, ma uno più grande attraversa la mia schiena.

Ritorno bruscamente al mondo reale e con i piedi per terra quando il clacson di Liam riprende a suonare.

Tento di oltrepassare Brett, ma lui mi sbarra nuovamente la strada.

Rilascio un urlo frustrato che mi ricorda tanto una foca in agonia, ma non mi rammento quando io abbia avuto occasione di sentirne una.

"Cosa vuoi da me?"

"Non voglio che tu esca con quel tizio, non mi piace affatto. Non è affidabile"

"Disse colui che si sbronza dalla mattina alla sera"

Okay, è stato decisamente un colpo basso da parte mia. Rinfacciargli la sua più grande debolezza è stata la cosa più brutta che gli potessi dire e lui sembra incassare il colpo.

"Fottiti, Edwards" dice avvicinandosi minacciosamente al mio viso "sei una stronza, fai tanto la santarellina ma sei sempre pronta ad aprire le gambe"

Le sue parole sono dette con l'intento di ferirmi questo è chiaro, seppur lui ci sia appena riuscito io non gli do la soddisfazione di farglielo notare più di tanto, ma la rabbia mi fa vibrare tutto il corpo portandomi ad alzare la mano per poi farla schiantare violentemente sulla sua guancia.

"Sparisci dalla mia vita, Warren"

Riesco a sfuggire dalla sua presa e attraverso velocemente il corridoio puntando alla soglia di casa.

Lo sento chiamarmi con tono di chi ha appena capito di aver commesso un errore e di chi si sta già pentendo delle parole appena pronunciate con tanto disprezzo, ma non gli permetto di aggiungere altro che esco correndo verso la macchina di Liam.

***

Sono passate due settimane ed io e Brett ci comportiamo come due perfetti sconosciuti.

Mi sono scusata con Liam per tre giorni di seguito fino alla nausea per averlo fatto aspettare tanto, lui mi sorrideva noncurante ripetendomi quanto sia normale che una donna si faccia aspettare.

Il problema è che io non sono quel tipo di donna seppur sia perennemente in ritardo.

Non farei mai aspettare qualcuno sotto casa per mezz'ora, risulterei maleducata e a me non piace esserlo.

Scuoto la testa, cacciando via la vocina che mi ripete che non mi faccio scrupoli ad esserlo con Brett il coglione. Beh, dopo quello che mi ha detto è il minimo.

"Mi sono calmato, Courtney mi ha rassicurato che non c'è nessuno oltre me"

Alzo gli occhi al cielo "Ti ha fatto un pompino" tiro ad indovinare io.

Ronn sorride malizioso ed annuisce soddisfatto.

Lo tiro da un braccio fermando la sua camminata verso la classe di letteratura inglese.

"Sul serio? Ti fai convincere così?" gli chiedo mettendo le mani sui fianchi e alzando un sopracciglio.

L'espressione di Ronn passa da divertita ad incredula.

"Non crederai sul serio che Courtney mi tradisca"

"Ti ricordo che fino a qualche settimana fa anche tu dubitavi di questo"

"Ed io ricordo a te che, fino a qualche settimana fa, mi ripetevi che lei è solo pazza di me e che ero paranoico"

Touchè.

Ronn sospira "Mi fido di lei, quello era stato solo un momento di debolezza causato dalla stanchezza di tutto lo studio che ho affrontato"

E' il mio turno guardarlo incredula.

"Mi stai prendendo in giro? Mi hai detto che hai visto dei messaggi sul suo telefonino che ti hanno alimentato i sospetti"

"Era una suo cugino lontano" afferma facendo spallucce.

Non voglio che Ronn e Courtney si lascino, ma cosa mi dice che Courtney non stia facendo lo stesso gioco di suo fratello? Temo che il mio migliore amico soffra.

Quest'ultimo non vuole sentire altro ed entra nell'aula.

E va bene allora, che se la sbrighi da solo!

Vado a sedermi poco distante da lui e cerco di portare la mia attenzione interamente al professore, ma non riesco nel mio intento e alla fine dell'ora mi ritrovo senza appunti.

Accidenti.

'Fanculo a Brett, 'fanculo a Ronn e 'fanculo a tutti quanti.

La mia distrazione diventa ancora più marcata quando incrocio lo sguardo di Brett nei corridoi.

Trattengo una risata quando sbatte accidentalmente contro un insegnante e godo malignamente sentendolo scusarsi impacciatamente.

"Buongiorno, dolcezza"

La voce familiare di Liam esce in un sussurro dalla sua bocca ed il suo fiato mi solletica il collo quando mi mormora il suo saluto all'orecchio.

Sorrido smagliante girandomi completamente verso di lui, circondandogli il collo con entrambe le braccia per poi stringerlo in un caloroso abbraccio.

"Ehi" lo saluto a mia volta contenta di vederlo.

Ormai è quasi un mese che ci frequentiamo e i miei dubbi nei suoi riguardi sono cessati del tutto: è un ragazzo meraviglioso, gentile, spiritoso ed incredibilmente bello.

"Come sono andate le lezioni?"

"Tutto bene"

Per quanto mi possa piacere Liam, Brett è sempre nella mia testa e sento l'esigenza di risentirlo vicino.

Questi quattordici giorni mi sono serviti per prendere fiato e fare i conti con ciò che provo, ma ancora sono confusi e insensati.

Quando sono con Liam sto davvero bene, ma non c'è paragone con i momenti passati con Brett.

Mi manca più di quanto io non voglia ammettere a me stessa o a chiunque altro. Proprio per questo spero che si avvicini a me, staccandomi dalle braccia di Liam perchè è solo nelle sue in cui voglio stare e non desidero altro da giorni ormai, come una fame insaziabile che mi prende in una morsa lo stomaco e lo aggroviglia malamente.

Ho carenza del suo corpo premuto contro il mio come se fosse una coperta che mi scalda la pelle nei giorni più freddi e le sue labbra che disegnano meraviglie sul mio corpo mi facevano sentire la miglior tela del più talentuoso dei pittori.

Ma lui non viene da me per riprendermi e, deludendomi, si volta e se ne va.

SeductionOn viuen les histories. Descobreix ara