CAPITOLO 10

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ALISHA EDWARDS' POV

La spalla di Liam era come nuova quando si è avvicinato a me mercoledì mattina al campus.

"Ehi, Alisha" mi ha sorriso venendo verso di me e poggiandosi alla macchinetta che mi stava preparando il caffè.

"Ciao" ho ricambiato il saluto.

Non so ancora cosa pensare di Liam Hopper, ma non sembra un ragazzo cattivo come teme che sia Ronn. Eppure continuo a stare in guardia come mi ha raccomandato di fare il mio migliore amico.

"Stavo pensando di invitarti a cena, cosa te ne pare?" mi ha chiesto incespicando con le parole.

Ho deglutito, ma la mia testa aveva già deciso e aveva annuito rispondendo affermativamnete alla proposta.

"Perfetto ci vediamo alle otto e mezza" aveva detto allontanandosi dopo avermi fatto l'occhiolino.

Adesso il mio specchio mi urla che sto male con la gonna a balze nera e la camicetta bianca.

Sono due ore che rovisto nel mio armadio in cerca di qualcosa di decente.

Mi spoglio per la decima volta e un vestito bordeaux attira la mia attenzione.

Quando accidenti l'ho comprato? Non ha importanza, mi sembra perfetto per l'occasione.

"Ali, sei viva?"

La voce telefonica di Courtney mi spaventa e caccio un urletto, provocando la sua risata.

Non appena Liam mi ha proposto di uscire ho subito composto il numero della mia amica, chiedendole aiuto sul comportamento che dovrò assumere. Per quanto riguardo l'abbigliamento, invece, me la sono dovuta cavare da sola e mentre mi infilo il vestitino prego mentalmente che mi vada bene.

La scollatura mette in risalto la mia terza abbondante e la cosa non mi da fasidio come capita spesso.

Mi trovo a chiedermi se un vestito del genere possa piacere a Brett il coglione e l'attimo dopo a maledirmi per essermi posta anche solo una domanda che riguardi lui.

Non stasera, Alisha, non stasera.

Mi ripeto mentre Courtney mi racconta della serie Lucifer consigliandomela con entusiasmo.

Ogni tanto dico qualche parola per farle intendere che la sto ascoltando, ma non sono credibile neanche alle mie orecchie.

Quando alle otto e mezza sento una macchina strombazzare quasi non urlo dall'ansia.

Saluto rapidamente Courtney promettendole gli scoop sulla serata e hiudo la chiamata.

L'unico con cui ho avuto degli appuntamenti è stato Tobias ed è da un po' che non esco con un ragazzo che non sia lui quindi sono parecchio nervosa.

Afferro rapidamente la giacca ed il telefono uscendo di casa.

Quando arrivo in macchina noto che c'è del profumo nell'abitacolo che proviene direttamente da Liam.

Quest'ultimo fischia con approvazione, squadrandomi e facendomi arrossire.

Accidenti, non riesco a credere che un ragazzo del genere voglia uscire con una come me.

Insomma, non sono così bella come le altre ragazze del campus quindi mi chiedo perchè proprio io: ha rischiato la vita a causa mia, inizialmente credevo mi odiasse o almeno mi faceva credere che fosse così e adesso mi invita a cena?

Sono confusa dal suo comportamento.

Dopo aver mangiato così tanti crostacei, e aver dichiarato che il ristorante in cui mi ha portato era troppo lussuoso, quasi non mi faccio portare in braccio da Liam per quanto sono piena.

Abbiamo parlato del più e del meno per tutta la serata, raccontandoci annedoti divertenti di quando eravamo piccoli. Abbiamo ricordato, tra le risate, il giorno dell'incidente. Aveva ribadito varie volte quanto lo avesse divertito la mia espressione quando aveva rifiutato la mia offerta d'aiuto.

Beh, immagino di esser stata buffa.

"Sono contento di aver passato una bella serata con te, Ali. Sono stato davvero bene. Dovremmo rifarlo" esclama appostato davanti casa mia.

Sì, anche io sono contenta dello svolgimento che ha avuto questa cena. Ed ecco che i dubbi si ripresentano per ricordarmi che non conosco bene Liam e che potrebbe essere chiunque: sarà davvero il ragazzo che dimostra di essere? Tutto questo sarà una facciata? Spero vivamente di no. Sono rimasta troppo scottata da Tobias, non voglio rivivere quello strazio.

Ma no, Alisha. Ti stai facendo contagiare dalla negatività perenne di Ronn.

Decido di mettere da parte, per il momento, le insicurezze.

"Anche io, Liam, mi sono divertita molto. Ci organizzeremo allora. Buonanotte"

Lo saluto con la mano e mi allontano al più presto dalla macchina, entrando rapidamente in casa.

Getto le chiavi nell'ingresso e mi libero della giacca.

La casa è buia e, gettando un'occhiata all'orologio, noto che è quasi l'una.

Mi libero dei tacchi alti ed i miei piedi quasi non mi ringraziano. I talloni pulsano da morire e questo mi ricorda quanto poco abituata sia alle scarpe alte. Le prendo e mi dirigo in camera nel buio pesto, facendo attenzione a non emettere nessun tipo di rumore per non svegliare la mamma e Joe.

Quando arrivo sana e salva nella mia stanza accendo la luce e caccio un urlo.

Alla faccia di non fare rumore per non svegliare mamma e Joe!

"Cosa fai tu qui?" chiedo a Brett il coglione ,che è disteso sul mio letto, sottovoce.

Lui ghigna "Non sei contenta che ti sia venuto a trovare, piccola Alisha?".

Si alza dal letto e si avvicina a me.

"Allora, dove sei stata?" mi domanda in un sussurro sensuale.

Deglutisco un groppo di saliva con fatica.

"Io... sono uscita con un ragazzo"

Brett alza un sopracciglio, sorpreso dalla mia risposta.

C'è caldo o sbaglio? No, sono io.

"Chi?" chiede con tono freddo.

"Cosa ti importa?"

"Oh avanti Ali, non farti pregare. Sai perfettamente i miei metodi di tortura e sono certo che a te non dispiacciano" dice sghignazzando.

Accidenti se li so!

Mi è bastato una volta per conoscerli quasi tutti. Tre round di sesso meraviglioso in una sola notte direi che ti migliorano l'intero mese.

Le mie mani, inevitabilmente ed incosciamente, o almeno spero, si posano sul suo petto muscoloso e premono su esso.

"Brett.."

"Dimmelo, piccola Alisha" insiste, soffiando sull'orecchio per poi afferrare tra i denti il lobo e succhiarlo successivamente.

"Liam Hopper" rispondo arrendendomi al suo volere.

Smette di giocare con il mio orecchio e mi guarda negli occhi.

"Lo conosci?"

Scuote la testa "Mai sentito nominare, è questo il problema" dice stranito dalla cosa.

Non mi sembra una cosa tanto impossibile, insomma non può conoscere mica tutti. Il college è enorme.

"Come fa a sapere dove abiti?" domanda Brett.

Stavo per aprire bocca per rispondergli, ma mi blocco. Mi fermo a pensare, cercando di ricordare il momento in cui mi ha chiesto l'indirizzo di casa.

Non c'è stato.

Allora, come faceva a sapere dove vivo?





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