per te

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Non conoscevo ancora nulla di te, ne di ciò che diventavi con quelle persone.
Non è una colpa quella che ti do in questo mio strano racconto, non è una colpa. Tu non hai una colpa, nè mi facevi del male. Vorrei chiarire che va bene ciò che facevi; tutti abbiamo una maschera sociale, tutti abbiamo più di una maschera. Quella era la tua maschera "gialla", la maschera della simpatia squallida, che si indossa con gli amici ai quali vuoi star simpatico. Alla maschera del "sono simpatico", personalmente, preferivo quella un po' più sottile , bianca e nera che urlava "sono sbagliato".
Personalmente, la tua maschera gialla l'ho sempre detestata. Sai essere davvero divertente, ma quando indossi quella maschera ti omogenei alla stupidità altrui e da 'divertente' diventi 'idiota'. Ognuno ha la sua forma d'umorismo, ti do ragione.
Non devi prendertela con me, io ancora non capivo nulla, io ancora non conoscevo nemmeno un quarto della persona che eri. Ero una povera ignorante in merito. Ti osservavo, aspiravo a leggerti e in quel momento, avevo trovato una pagina, all'interno del capitolo, che era scritta in un'altra lingua. Non ero delusa, non mi piace questa parola. Non potevi deludermi, ricorda che non eri nulla ed io non ero nessuno.
Nulla e nessuno
Ecco cosa eravamo, poi diventammo
Io e tu.
Poi, dopo.
Dopo molte albe

L'Alba di Caøs ed ÅrmoniåWhere stories live. Discover now