per te

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Per te,
Tu mi osservavi e per te, che amavi disegnare, vedere quello scempio doveva essere orribile. Eppure mi osservavi come fossi brava, mi osservavi come se ci vedessi qualcosa in quelle macchie indistinte di nero. Osservavi il mio foglio e poi cercavi il mio sguardo. Parlavi con gli altri. Scherzavi. Ancora adesso mi osservi mentre disegno, mentre mi cerco in linee troppo complesse per una mente che con le linee forma solo parole. Parole, che messe insieme sono più confuse delle mie linee.
Dopo poco meno di un’ora calò il silenzio, spezzasti una discussione che faceva da sottofondo ai miei pensieri. Non sentendo più la tua voce, alzai lo sguardo dal mio foglio. Il tuo sorriso si era spento, avevi gli occhi stracolmi di delusione. Non pensavo che fossi capace di uno sguardo così colmo di sentimenti contrastanti. Seguì il tuo sguardo per cercare di capire, ma tu ti eri già alzato, ed eri scomparso nel buio della notte. Rimasi seduta, non capivo niente. Forse dovevi fumare. Dopo qualche minuto però, temetti che te ne fossi andato. Se te ne fossi andato, io cosa facevo lì? Se tu te ne fossi andato, perché io ero ancora seduta? Se tu te ne fossi andato, me ne sarei andata anche io. Sarei scomparsa, come te. Sarei scappata come te. O forse, se te ne fossi andato, lasciandomi sola con persone che mi sembravano solo maschere e squali, in seguito,  sarei scappata da te, che mi avevi abbandonata lì.

L'Alba di Caøs ed ÅrmoniåΌπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα