Per te

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Per te,
Ricordi? Mi accompagnasti tu a casa quella mattina. Dovevo uscire il bassotto a cui facevo da dog-sitter. In macchina c’era tua madre. Ti chiese chi fossi e tu le rispondessi che non ricordavi bene il mio nome. Che mi serviva solo un passaggio. Io ci rimasi male, tu lo sapevi. Non volevo una storia, non volevo niente da te , volevo solo che ti ricordassi del tuo sogno e che lo custodessi nei tuoi ricordi. Volevo questo. E tu lo sapevi. Non dissi nulla. Tu mi chiedesti di prestarti il telefono e quando lo ripresi mi avevi segnato il tuo numero. Lo avevi segnato con “Ninni”. Appena mi lasciaste alla fermata del tram poco distante da casa mia, mi scrivesti subito, su Instagram perché tu il mio numero non lo avevi. Io non volevo risponderti in realtà, ma lo feci. Eri solo una parentesi, la mia prima parentesi da una notte…un’alba. Però forse potevo svegliarmi un po’ più tardi per una volta. Ti risposi dicendoti che una ragazza non fa mai la prima mossa, sai che sono orgogliosa e volevo essere corteggiata. Non sapevo come saresti cambiato. Non sapevo come saresti diventato se tu avessi capito il mio interesse verso di te.  Non sapevo e non volevo scoprirlo. Dovevamo svegliarci. Tu rimanevi fidanzato.
Mi dicesti che fino a quando provavi ancora qualcosa per lei non volevi fare altro danno e io risposi che non era mai successo. Che potevamo parlare e potevi sfogarti ma che io non volevo una relazione e che non saremo stati insieme. Non sapevo proprio niente e non volevo nemmeno sapere. Non eri disponibile e per me, dato che l’avevi tradita, non lo saresti mai stato. Eravamo amici. Amici.

L'Alba di Caøs ed ÅrmoniåOnde as histórias ganham vida. Descobre agora