Per te

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Per te,
Devo ringraziarti per avermi mostrato come ti sentivi. Perché tu non eri capace di spiegarlo a parole. Per spiegare ciò che provavi e sentivi usavi una matita e qualche penna a china. Lo fai tutt'ora e devo ringraziarti. Perché se posso dire di sapere come stai è grazie ai disegni che condividi con me. Devo ringraziarti perché, con il tempo, sei stato tu a farmi capire che non si deve per forza martoriare un foglio per far capire che la rabbia ti sta divorando, che non è necessario calcare con il nero quando senti il rancore farsi avanti e che un disegno non deve essere solo un ricordo, deve essere anche una dichiarazione. Devo ringraziarti perché grazie a te ho capito che non si disegna solo quando si è arrabbiati o tristi, ma si può disegnare anche quando si è felici. Grazie a te ho scoperto che i disegni si possono dedicare e se pensi forte ad una persona, in qualche strano modo, le linee prendono forma da sole. Forme dolci come ciò che pensi di quella persona. Ti devo ringraziare anche se inizialmente credevo che tu non capissi. Tu non lo facevi per il mio stesso fine e il non accettare che per me fossero solo ricordi, mi faceva credere che tu fossi troppo attaccato alla forma delle cose. Non capivo che dietro ogni tua critica c'era una parte di te che mi spronava a fare di meglio. Però devo ringraziarti, perché hai usato la mia testardaggine per aiutarmi. Devo anche scusarmi però, perché io non diventerò mai "brava". Ognuno ha la sua forma d'arte. La mia non è il disegno. Con quello parlo a te che sai capire, ma con la mia arte parlo a me che so ascoltare.
Mi devo scusare perché io non diventerò mai "brava". Ognuno ha la sua arte e con essa, ognuno è un tipo d'artista. Io sono già incompresa così. Non mi serve un altro modo. Però grazie, perché mi hai insegnato tanto, su una cosa tanto tua. Un giorno andrai lontano e anche se io, probabilmente non sarò al tuo fianco, sappi che da qui, farò il tifo per te.
E alle persone non dirò "Io conosco quell'uomo", ma dirò "conosco quell'artista e conosco la sua arte e ha qualcosa di speciale" e quando mi chiederanno cosa, risponderò: "il cuore".
Tutti hanno un cuore, pochi sanno farlo parlare. Pochi sanno usarlo. Tu sì.

L'Alba di Caøs ed ÅrmoniåWhere stories live. Discover now