Jungkook ♡ Killer AU

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di solito gli immagina su Jin sono quelli che prendono meno stelline, l'ultimo invece è andato sorprendentemente bene, sono felice vi sia piaciuto così tanto!

Cercai di vedere il mio ragazzo Jungkook tra la folla. Mi guardai ancora intorno. Eccolo che mi salutava con la mano mentre mi sorrideva. Ricambiai il sorriso e mi avvicinai.
Mi sedetti e notai che aveva già ordinato per entrambi.

"Ehi dolcezza."
"Ehi Kookie."
"Ti ho preso il solito." Sorrise.
"Grazie. Sei il più dolce del mondo."
"Lo so." Arrossì.
"Non ti vedo da settimane, che hai fatto in questo periodo?" Chiesi bevendo un sorso del mio caffè.
Si irrigidì. "Niente di che." Disse guardando fuori dalla finestra evitando il contatto visivo con me.
"Stai ancora scrivendo canzoni?" Gli chiesi cambiando argomento.
"Si. Nel tempo libero."
"Amo ascoltare le tue canzoni. Sei così bravo, mi chiedo come tu non sia ancora in qualche gruppo Kpop."
"Lo pensi davvero?" Chiese sorridendo.
"Si."

Jungkook e io parlammo fino a quando non finimmo i nostri caffè. Prima di dividerci mi invitò a passare la notte a casa sua. Non potevo rifiutare. Mi è mancato così tanto.

Quando arrivai a casa non potevo far altro che chiedermi perché Jungkook si stesse comportando così oggi. Gli ho solo chiesto che ha fatto in questo periodo.

Un pensiero orribile mi venne in mente.

E se mi stesse tradendo?

No. Non lo farebbe mai.

Mi picchiai mentalmente per aver pensato una cosa del genere. Jungkook è un fidanzato gentile e leale. Non mi tradirebbe mai.

Erano le 18:15 e Jungkook mi aveva detto di andare da lui alle 19:00. Ci metto 30 minuti ad arrivare al suo appartamento. Non credo sarebbe un problema arrivare un po' prima. Decisi di tenere i vestiti che avevo.

Presi la borsa e le chiavi ed uscii di casa.
Arrivai da Jungkook alle 18:45. Bussai alla porta. Nessuna risposta.

"Jungkook? Sono arrivata prima." Bussai di nuovo.

Ancora nessuna risposta.

Avvicinai la mano alla maniglia e sussultai quando notai che si abbassava. Ha lasciato la porta aperta.

Entrai e chiamai il suo nome. Sembra non essere in casa. Sospirai ed andai nella sua stanza, sedendomi sul letto.

Ci sono venuta un sacco di volte qui, di solito non gli importa se sono qui o no.
Ammirai le foto incorniciate di noi due appoggiate sul comodino. Mi alzai dal suo letto e guardai i disegni che aveva fatto attaccati alle pareti. Così talentuoso. Può cantare, scrive canzoni bellissime, sa disegnare e sa ballare.
Sentii la porta d'ingressi venire aperta e girai la testa verso il punto da cui proveniva il rumore.

"Jungkook?"
"T/n?!"
"Si. Sono arrivata prima."
"Um. Aspetta un secondo."
Uscii dalla sua stanza ed andai nel soggiorno. Mi bloccai quando lo vidi.

Era vicino alla porta che si toglieva le scarpe. Aveva una maschera da coniglio e la sua maglietta bianca era coperta di sangue.

"Jungkook?!"
"T/n!" Sussultò.
"P-pe-perché sei coperto di sangue? E perché hai quella maschera?"
"Credevo di averti detto di aspettare un secondo tesoro mio." Disse con tono spaventoso.
"Jungkook, p-per favore spiegami che sta succedendo." Dissi indietreggiando leggermente.

Si tolse la maschera insanguinata. Aveva un sorriso cattivo sul volto.

"Non è ovvio, amore? Sono un assassino."
"N-no. Non è possibile."

Non lui. Non il mio dolce, tenero Jungkook.

Corsi a nascondermi nel suo bagno.
Sentii i suoi lenti passi dalla porta.

"T/n~ Vieni fuori ovunque tu sia~ Non mi piace quando le persone si nascondono da me."

I suoi passi si fermarono davanti alla porta.
Ero seduta sul pavimento piangendo come non mai. Questa è davvero la fine per me?

La calciò qualche volta prima di spalancarla.

Singhiozzai violentemente mentre Jungkook camminava verso di me. Si inginocchiò sul pavimento di fronte a me.

"T/n. Guardami." Disse alzandomi il mento.
"Ti prego non uccidermi." Piansi.
"Shhh. Tesoro non ti voglio uccidere." Disse asciugandomi le lacrime.
"Co-cosa?"
"Se vuoi ancora stare con me, dovrai mantenere questo segreto."
"Non so se voglio stare ancora con te. Non mi piaci così. S-sei spaventoso."

Gli occhi di Jungkook si addolcirono e iniziarono a lacrimare.

"Piccola..."
Mi faceva male il cuore solo guardandolo. Magari non è pazzo. È ancora lo stesso Jungkook che conosco.

"Jungkook. Ho una domanda." Dissi lentamente.
"Quale?"
"Perché uccidi le persone?"
"Mi eccita." Disse con uno strano sguardo. Uno sguardo da omicida che mi rese particolarmente nervosa, ma sparì dopo poco. "Uccido solo criminali comunque."
"Ma, Jungkook... uccidendo persone, non sei anche tu stesso un criminale? E... non credi che sia un po' spaventoso che tu ti ecciti facendolo?" (Eccita non è inteso nel senso sessuale, ma più tipo mi rende felice. Scusate, non sapevo come altro rendere.)

Si fermò e sbatté le palpebre qualche volte come se stesse processando.

"Credo di si... Ma tu non capisci. Non sto facendo nulla di male. Anzi, sto rendendo il mondo un posto più sicuro."
"Jungkook, quello è il lavoro dei poliziotti."
"Shh." Disse posando un dito sulle mie labbra. "Mi ami ancora?"
Mi fermai e lo guardai. I suoi grandi occhi marroni mi fissavano aspettando una risposta.
"Si. Ti amo tantissimo."
"Resta con me allora."
"E se la polizia scoprisse che sei un assassino?"
"Non lo scopriranno. Sarà il nostro piccolo segreto." Disse avvicinandosi.
"No."
"Andrà tutto bene T/n." Mi accarezzò una guancia.
"N-no. È sbagliato."
"Shh." Premette le sue labbra sulle mie.
"Sarà il nostro piccolo segreto T/n." Sussurrò. "Va bene?"
"Io... non lo so."
"Va bene T/n?" Chiese tenendo le sue labbra vicino alle mie.

Forse... non è troppo brutto mantenere questo segreto.

"Si... il nostro piccolo... segreto." Sorrisi e lo baciai di nuovo.

" Sorrisi e lo baciai di nuovo

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BTS Imagines {TRADUZIONE}Où les histoires vivent. Découvrez maintenant