45. Tu sei il mio guerriero

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> Leggete l'angolo autrice al termine del capitolo, grazie per l'attenzione e buona lettura! <


Chloe

"Dimitri devi fare piano" lo sgrido quando si libera dalla mia presa per percorre gli ultimi scalini di casa sua da solo. Mi volto verso i suoi migliori amici in cerca di aiuto ma entrambi alzano le mani come per dirmi "Sai com'è fatto, se non vuole l'aiuto di nessuno è inutile provarci"

Sono passati sette giorni da quando Dimitri è stato operato d'urgenza, lo hanno tenuto in osservazione per un paio di giorni e poi lo hanno trasferito in reparto fino ad oggi quando il primario di chirurgia, che lo ha operato, gli ha dato il via libera per tornare a casa. 

Tornare a casa dopo essere stato operato al torace a causa di un colpo d'arma da fuoco non significa poter percorrere scalini da solo senza sostenersi a qualcuno, non significa nemmeno sollevare pesi e men che meno tornare ad allenarsi; ma questo il mio ragazzo non lo capisce. 

"Ragazzi davvero?" mi lamento guardando il moro e il biondo. 

"Ce la faccio a salire un paio di gradini" borbotta contrariato, da tutta la mia apprensione, il diretto interessato.

"No che non ce la fai e anche se ce la facessi non puoi" mi impunto "Smettila di fare sempre di testa tua, la ferita non è ancora guarita e i punti possono saltare in qualunque momento" ripeto per la millesima volta, anche in macchina nel tragitto ospedale-casa abbiamo discusso di questa cosa.

"Tu smettila di darmi ordini, principessa" sorride quando lo raggiungo.

"Non ti sto dando ordini, pirata della strada" controbatto "Mi sto solo preoccupando per la tua salute. Vuoi tornare in ospedale per caso? Sai inizio a pensare che abbiano sbagliato a farti uscire og-" non riesco a finire la frase perché la bocca del ragazzo dagli occhi color cioccolato entra in contatto con la mia.

"Ti ho già detto che non puoi farmi stare zitta in questo modo" mi allontano e lo sento sbuffare, questa volta è lui a guardare i suoi migliori amici.

"Ma siete ancora vivi voi due? Perché inizio a preoccuparmi dato che non avete ancora detto una singola parola da quando siamo scesi dalla macchina" domanda.

"Ci stiamo solo godendo lo spettacolo" scrolla le spalle Simone.

"Mancano solo dei popcorn e una bella bibita fresca, ma non mi lamento" continua Ale.

"Molto simpatici" diciamo in coro io e Dimitri.

"Ohhh, che carini, dicono anche le cose nello stesso momento ora, hai visto Ale?" il biondo ci prende in giro.

"Tu fai di peggio con Gaia, non vuoi che Chloe lo sappia vero?" lo minaccia il mio ragazzo e lui sbianca "Bravo, perché sai che ti prenderebbe in giro a vita, giusto?"

Sono così felice che niente sia cambiato tra loro tre dopo quella notte. I primi giorni sono stati tesi tra Simone e Dimitri, ma appena il biondo gli ha spiegato quello che è realmente successo non poteva continuare ad essere arrabbiato, non è stata colpa sua. 

Invece, le cose tra me e Alessandro non sono ancora tornate come erano prima nonostante tutti i tentativi di Dimitri per farmi cambiare idea, le scuse ripetute di Alessandro e le belle parole di Simone. Sono ancora arrabbiata con lui ma almeno ora riesco a parlargli senza usare un tono seccato o aspro. 

Quando finalmente entriamo in casa Dimitri accetta, per non farmi arrabbiare, di aiutarlo ad andare nella sua stanza. 

"Lo sai che saresti proprio brava come infermiera?" sorride quando lo faccio sedere sul letto.

Le mosse del destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora