3. Pioggia, moto, caffè rovesciato e una stupida presentazione

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Chloe

Caffeina. Una semplice parola nella quale è racchiusa tutta la mia sanità mentale e oggi più che mai devo averla. L'Università è in un caos senza precedenti, Torino è sotto la pioggia, io con un mal di testa allucinante e devo ancora far fronte a due ore con il professor Roncati prima di tornare finalmente a casa e stendermi sul mio amato letto coccolata da Draco e Cosmo, i miei due bellissimi Husky.

Mi avvicino alla macchinetta dove infilo immediatamente la moneta e premo "caffè espresso". Attendo con impazienza che il distributore finisca di erogare la mia salvezza e quando finalmente ho tra le mani la tanto agognata bevanda mi dirigo verso l'uscita dell'Università diretta all'edificio accanto per far fronte alle ultime due ore del giorno, dopo di che, casa, tranquillità e serie tv nel mio amato televisore in camera con Cosmo e Draco che si posizionano ai miei lati. Il caos in cui regna l'Università per gli errori della segreteria e del Rettore si nota meglio all'entrata dove molti studenti dei primi due anni manifestano incitati da un ragazzo del quinto anno, scuoto la testa e continuo a camminare per il pezzo che posso fare sotto il porticato mescolando il mio caffè. Percorro la strada che rimane in mezzo alla strada del campus, sotto la pioggia guardando il caffè e scaldandomi le mani grazie al bicchiere. Un rombo di motore mi distrae dal contenuto della tazza di plastica e mi fa scattare verso destra, questo gesto improvviso fa rovesciare il mio caffè sull'asfalto e la rabbia monta subito dentro di me. Era l'unica ancora di salvezza per far fronte le prossime due ore. Il pirata della strada si ferma e toglie il casco.

"Ma ti sembra il modo di guidare dentro il campus?" urlo fuori di me in astinenza da caffeina da più di cinque ore.

"E a te sembra il modo di camminare? In mezzo alla strada, sul serio? La mamma non te l'ha detto che non si fa?" mi domanda con fare ovvio mentre è ancora sopra alla sua stupida moto.

"Mi hai fatto rovesciare il caffè" punto i miei occhi azzurri dentro i suoi marroni.

"Sì ho notato dato che ha macchiato la mia moto" mi fa notare indicandomi il caffè che comincia a sparire grazie alla pioggia.

"Sta piovendo" stringo i denti "Fra cinque minuti non ci sarà nessuna traccia di caffè nella tua costosissima moto, mentre io devo andare a prendere un altro caffè e spendere altri soldi per colpa di un cretino che non rispetta i limiti di velocità dentro il campus"

"Mi hai dato del cretino?" si acciglia mentre io annuisco.

"Sei incredibile" esclama scendendo "Non solo cammini in mezzo alla strada come un'incosciente, ma hai pure il coraggio di darmi del cretino perché portavo la mia moto" mette il cavalletto alla moto e si avvicina a me, è più alto di me di dieci centimetri buoni.

"Porti la moto dentro al campus ignorando i limiti di velocità. Pensa se non ti avessi notato in tempo" gli punto un dito contro.

"Ripeto sei incredibile" la pioggia gli scorre sul viso e per la prima volto noto quanto sia bello.

Dannazione Chloe, chi se ne frega se è bello, ti ha rovesciato il caffè, mi rimprovera la mia coscienza.

"Tu sei un pericolo pubblico, dannazione" sbuffo incrociando le braccia "E per di più ora sono completamente bagnata e devo affrontare due ore di lezione" esclamo.

"Colpa tua, principessa" mi schernisce "Sei tu che sei qui sotto la pioggia ad urlarmi contro da dieci minuti" sfodera un sorriso e io mi arrabbio ancora di più.

"Ti stai divertendo?" riduco gli occhi in due fessure mentre lui scoppia a ridere.

"Da morire, è assurda questa conversazione" si tiene la pancia dalle risate "Solo perché ti ho rovesciato il caffè"

Le mosse del destinoWhere stories live. Discover now