Le mosse del destino

12. Anima distrutta

Dimitri

"Quindi fammi capire è bastata una sola frase per farle cambiare idea?" Alessandro è sconvolto.

Io annuisco per la centesima volta "Che palle Ale ma ti si è incantato il disco?" domanda Simone lanciandogli un cuscino.

"No, è che non capisco"risponde lui schivandolo e lasciandolo cadere a terra.

"Cosa c'è da capire?" lo guardo "Tiene alla sua media" scrollo le spalle "E ne ho tratto un vantaggio così i miei non rompono"

"E se fosse l'altra parte della frase?" interviene Simone appoggiando i piedi sul tavolino.

"La mia famiglia?" per poco non scoppio a ridere.

"Magari hai toccato un tasto dolente per lei e per questo ha ceduto" riflette.

"Simo, ma di quali sostanze stupefacenti hai fatto uso oggi?" apro il frigo e prendo una birra "Chloe tiene alla media e si vuole laureare a pieni voti, se questo progetto sarà un fallimento vedrà il suo 110 e lode scivolare dalle sue mani" dico prima di bere un lungo sorso.

"Può darsi, ma può aver ragione lui" prende parola Ale "Magari è legata alla famiglia e per essa farebbe di tutto"

"Sì, ma si tratta della mia famiglia non della sua" i loro ragionamenti mi sembrano assurdi.

"Hai mai provato a metterti nei panni di un'altra persona?" dice il biondo.

"No, mi bastano già i miei problemi" mi rabbuio.

"Lo sappiamo Dimitri" il moro parla immediatamente "Ma non siamo tutti come te, magari Chloe è una di quelle persone che si mette facilmente nelle vesti degli altri e prova ad aiutarli"

"Che si facesse i cazzi suoi" esclamo prendendo un altro sorso.

"Dimitri cazzo" sbuffa lui "Non abbiamo tutti un'anima distrutta" mi lancia un'occhiata che racchiude tutto ed io abbasso lo sguardo mentre stringo le nocche ripensando al passato "Ci sono ancora persone buone a questo mondo. Chloe per quanto ti possa sembrare assurdo magari è una di queste" si avvicina e mi batte una mano sulla spalla.

"O magari è solo una ragazza orgogliosa della sua media e che vuole laurearsi a pieni voti" pongo fine alla conversazione perché mi sembra impossibile che quella ragazza sia così sensibile e buona. Una persona del genere non ti classifica subito come pirata della strada.

"Cristo Dimitri, non sono tutte lei" non pronuncia il suo nome e non si deve neanche azzardare.

Evito di rispondere e finisco la birra in un unico lungo sorso.

"Dimitri" mi richiama e io gli do le spalle stringendo i pugni ancora più forte.

"Cazzo sei un idiota, ha ancora tutto questo potere su di te" esclama triste per me mentre io lancio la bottiglia di vetro, vuota, contro il muro in preda alla rabbia e al dolore che mi ha investito come un fiume in piena.

"Vaffanculo, che cazzo la mettete in mezzo a fare?" urlo prendendo le chiavi della moto, il giubbotto prima di uscire di casa sbattendo la porta.

* * *

Rientro a casa solo quattro ore dopo, con le nocche spaccate dal quale cola ancora qualche rivolo di sangue ma almeno ho i nervi rilassati e il dolore ha smesso di opprimere il petto. Appena lancio le chiavi sul mobiletto Alessandro e Simone corrono all'ingresso, hanno quello sguardo che io odio. Da dietro di loro sbuca mia sorella e io impreco mentalmente.