32nd Chapter

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32.

“Alison, che ci fai tu qui?” Louis sorrise alla vista della sua ragazza, mentre in braccio aveva Alex che ancora rideva per il solletico che aveva ricevuto.
“Io… ero passata per vedere come stavate e se tutto stava andando bene”
“Cercavamo mamma, ma qui non c’è. Torniamo su, magari ci sta aspettando lì” si intromise il bambino mentre sorrideva ad entrambi.
“Madame” con una mano Louis indicò lo spazio vicino a sé, facendo entrare la ragazza nell’ascensore, cercando così di alleggerire un po’ l’aria.

“Da qui sono alto come voi” disse Alex, misurando con la mano la sua fronte prima con quella di Alison poi con quella di Louis. Alcune risate irruppero nell’abitacolo mentre i due innamorati si scambiavano alcuni sguardi.
Quando l’ascensore arrivò al piano le porte si aprirono e il piccolo gruppo uscì.
Svoltarono in direzione della sala d’aspetto quando Alison con la coda dell’occhio notò una figura alta e slanciata che parlava segretamente con un’infermiera mentre quella le consegnava un foglio. Non appena la donna si girò un poco per permettere ad  Alison di capire chi fosse, ella ne riconobbe la figura di Jenny.
Si bloccò, afferrando il braccio di Louis mettendolo al corrente di ciò che stava succedendo.
In silenzio notarono come l’infermiera aveva nascosto una busta nella tasca del suo camice, ed entrambi nelle loro menti pensarono la stessa cosa.
Non appena la donna si spostò guardò spaventata Louis, facendo allarmare Jenny che si girò violentemente. Il suo sguardo emanava una sensazione di panico mentre i due innamorati e il piccolo la fissavano.
“Cosa stai facendo?” Louis posò il bambino a terra, mentre infuriato guardava la sua ex.
“Io veramente… ecco-“ venne bruscamente interrotta da Louis che le andò in contro violentemente, strappandole il foglio che l’infermiera le aveva consegnato poco prima.
Alison nel frattempo aveva preso per mano Alex, accompagnandolo giù per le scale dopo aver guardato Louis fuori di se.
Aprì il foglio, leggendo velocemente e capendo che quello era il test di paternità con il vero risultato: negativo.
“Non avrei mai pensato che saresti arrivata a tanto. Ma non ti vergogni? Quel bambino è stato illuso da te! Per un tuo capriccio! Io… non ci posso credere” si mise una mano nei capelli in preda all’ira.
“Io vorrei solo spiegarti! Lasciami raccontare la mia versione”
“Non mi racconterai proprio nulla. Hai tempo un giorno per prendere le tue cose e andartene. Hai avuto abbastanza tempo per raccontarmi frottole, ed ora è tempo di finirla”

Furia.
Circolava nelle vene di Louis come droga: era arrabbiato più che mai. Illuso ancora una volta e lasciato marcire per colpa delle delusioni che gli altri gli provocavano. Cosa aveva fatto per meritarsi una tale vita? Era sempre stato abbandonato a se stesso ed ogni qualvolta che riusciva a trovare un equilibrio subito questo gli veniva spezzato. Lui non meritava di essere felice.
La stabilità che Alison gli aveva donato non era durata abbastanza e lui non avrebbe più permesso a nessuno di entrare nella sua mente. Aveva accolto la sua ex dopo la vicenda che gli era stata raccontata, aveva abbandonato la felicità che non trovava da anni solo per dare un po’ d’amore al bambino che fino a poco tempo prima era stato sangue del suo sangue. O almeno lo credeva.  
Avrebbe dovuto saperlo: Jenny era sempre stata una ragazza difficile, il primo amore che ti fa sognare ma che poi ti lascia con quel vuoto dentro che solo un amore grande il triplo può curare.
Troppo amante delle feste e dei bei ragazzi figli di papà. Non solo lo aveva abbandonato in passato ma era addirittura tornata per dargli il colpo di grazia, e se il suo intento era quello di lasciarlo completamente vuoto ci era riuscita alla grande.
Alison vide il ragazzo camminare a grandi falcate attraverso il marciapiede e non sapendo cosa fare decise di lasciarlo andare, non poteva far assistere ad Alex una scenata.
Dopo pochi secondi vide la sua acerrima nemica uscire velocemente dalla struttura. Alison prese per mano il bambino avvicinandosi alla donna.
“Non voglio giudicarti, non sono nessuno per farlo, ma voglio solamente dirti che sei una persona disgustosa e spero vivamente che questo bambino riesca a trovare un po’ di serenità nonostante una madre spregevole come te”
Jenny rimase a bocca aperta rimuginando sulle parole della giovane mentre la fissava attraversare la strada diretta verso la sua auto.


Il telefono continuava a vibrare e finalmente decise di rispondere, avvicinando l’apparecchio al suo orecchio.
“Louis! Oh mio Dio dove sei?” Alison notevolmente preoccupata gli urlava tramite l’apparecchio.
“Sono seduto su una panchina, al Leicester Square” disse in un sussurro.
“Rimani lì, sto arrivando. Stai bene?”
“Si… ho bisogno di te”

Spazio d'autore

Finalmente la tanto odiata Jenny è stata scoperta! povero Louis...chissà che succederà ora con Alison!
zan zan zaaaan!!!!
Bene oggi è sabato, quindi il prossimo aggiornamento è previsto per lunedì, yeeeee (?)
Speriamo vivamente che continuiate a seguire la storia, e vorremmo ringraziarvi infinitamente per tutti i vostri commenti e per i vostri consigli! ogni singola stellina e visita significa così tanto per noi! grazie di cuore a tutte, vi vogliamo bene! un abbraccio da Lucrezia e Chiara ahw

Close As Strangers // Louis Tomlinson FanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora