6th Chapter

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6.

Louis spense il motore ed estrasse le chiavi per poi metterle nella tasca destra dei jeans, e fermarsi un attimo prima di uscire ed affrontare la serata.
Lambeth era un tranquillo borgo di Londra a soli venti minuti dal suo appartamento.
Si ricordò di quella volta in cui una sua assistita era stata cacciata di casa dal suo marito violento e che lo chiamò nel bel mezzo della notte. Fu allora costretto a venire in questo posto, per lui sperduto, alle tre del mattino. Però non se lo ricordava affatto così.
Sospirò e decise di scendere dalla macchina.
Percorse il vialetto e ostentò prima di suonare il citofono ed aspettare che lei andasse ad aprire.
Non appena la porta si aprì, una Alison con i capelli sciolti e lisci, vestita di un paio di jeans ed una camicetta pannalo accolse con un sorriso.
“Oh ciao, vieni entra pure” lo invitò facendosi spazio di fianco a lei per permettergli di entrare.
La casa era piuttosto accogliente, decisamente diversa e meno moderna rispetto all’appartamento del ragazzo, che non poté fare a meno di sentirsi piacevolmente accolto.
“La cucina è da questa parte” mormorò Alison, facendo segno con la mano di seguirla.
Louis, curioso, continuò a far viaggiare i suoi occhi da una parte all’altra della stanza, notando cianfrusaglie sparse per tutta la casa.
“Hai un buon gusto in fatto di arredamento vintage” osò il ragazzo, mettendosi le mani nelle tasche dei jeans, continuando a guardarsi in torno per non affrontare lo sguardo della giovane, intenta a non scottarsi con una pentola piena di riso ai funghi.
“Grazie” rispose cordiale “spero ti piacciano i funghi”
“Oh si, onestamente li adoro” sorrise “ma non li mangio da parecchio”.
Alison riempì i piatti per poi servirli in tavola, facendo si che entrambi si sarebbero potuti sedere.
“Hai sentito Brad?” chiese curiosa Alison alludendo alla serata precedente.
“In realtà, ora che ci penso, no”rispose dopo aver preso posto. “E tu?”
“Ancora no” sospirò, prima di portarsi alla bocca una cucchiaiata di riso.
“E’ molto buono, sei un’ottima cuoca” spezzò il silenzio Louis, guadagnandosi un sorriso.
“Hai già scelto cosa indossare al matrimonio?” chiese Alison, cercando di fare conversazione.
“No, devo andare a scegliere l’abito con Brad credo. Tu invece? Solitamente sono le donne che impiegano mesi a trovare un abito adatto” rispose Louis divertito, facendo roteare gli occhi alla giovane.

“Non è vero! Io andrei anche in pigiama, solo che non è consono all’evento”.
Il silenzio ricadde nuovamente nell’appartamento e Alison non perse l’occassione per chiarire alcune sue idee, domandando a Louis “Perché ti nascondi dietro questa facciata da duro?”


Louis rimase per un attimo sconcertato dalla domanda che la ragazza gli aveva appena posto. La guardò nervosamente e disse “Cosa intendi dire?”
“Insomma … sei tutto il tempo un ragazzo di poche parole e distaccato, anche se stasera ti vedo un po’ più sciolto”
“Sono fatto così, è il mio carattere” tagliò corto il ragazzo.
Lei, sospirando rispose: “Secondo me non sei realmente come dai a vedere” sorrise, portando il bicchiere da vino alle labbra.

“E invece si, non sono tanto interessante come credi signorina Miller”

Alison fu sorpresa dal fatto che Louis sapesse il suo cognome, eppure non credeva di averglielo mai detto . Probabilmente lo aveva letto sulla cassetta delle lettere fuori la  porta.
Fissò Louis e non riuscendo a sostenere il suo sguardo si alzò per portare via i piatti vuoti.
“Sono sicura che tu sia una persona veramente fantastica. Non conosco la tua storia e  non so perché sei così, ma spero che tu riesca a far uscire il tuo vero carattere”

Close As Strangers // Louis Tomlinson FanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora