17th Chapter

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17.

Alison guardò Lottie confusa, non riuscendo a capire dove volesse arrivare.

“Sta lontano da mio fratello, lui non ha bisogno di te” quasi ringhiò, avvicinandosi e puntando i suoi occhi azzurri su di lei. Erano nettamente diversi da quelli del fratello.

“Lottie io credo che non dovresti-“

“Non dirmi cosa devo fare! Siete tutte uguali, volete solo una cosa da mio fratello: i soldi” continuò, spingendo la mora verso il tavolo del buffet.

La bionda ridacchiò “Non posso crederci che ci sia ricaduto di nuovo, è bastato farsi imbambolare da due occhietti verdi.”

“Non azzardarti a parlarle così” una voce familiare fece riprendere fiato ad Alison, che era rimasta in apnea per tutto quel tempo.

Lottie non la conosceva, non sapeva niente di lei.

Da una parte capiva il suo essere protettivo nei confronti del fratello, ma forse era un po’ troppo eccessiva.

Mentre Alison si rilassava i due fratelli stavano alzando i toni, fortunatamente coperti dalla musica ad alto volume.

Ci sarebbe mancato che il matrimonio prendesse una brutta piega per colpa sua.

Non sapeva come intervenire, se non guardarli. Purtroppo avvicinarsi al ragazzo per dargli sostegno avrebbe solo peggiorato l’umore della ragazza, quindi si limitò a rimanere appoggiata al tavolo, guardando Louis preoccupata.

Sentì la sua mano intrecciarsi con un’altra, e seguì Louis di fuori.

Il cielo azzurro era stato rimpiazzato da uno scenario rossastro, con qualche nuvola celestina qua e là.

Non appena si fermarono, seduti su un divanetto, con il tramonto davanti a loro, Alison gli riprese la mano, massaggiandogli il dorso lentamente per farlo calmare.

“Vorrei far capire a tutte loro che tu sei diversa” sospirò e il cuore di Alison le arrivò in gola.

Vedere i suoi capelli svolazzare con la leggera brezza, vedere l’azzurro dei suoi occhi illuminato dai raggi di sole le scatenavano una sensazione incredibile.

“So che non ti senti a tuo agio in mezzo a tutto questo, nemmeno io mi ci sono mai sentito, e non sto parlando del matrimonio” Alison lo lasciò parlare “Ma è proprio per questo che io sceglierei mille volte te, Alison.”

La ragazza non realizzò totalmente le parole, poiché le loro labbra erano già attaccate l’uno all’altro.

Sentiva le mani di Louis prenderle il volto, approfondendo il bacio in una maniera sempre più lussuriosa, sempre più disperata, cose se non avesse bisogno di altro.

Non appena si staccarono, dopo numerosi secondi, sorrisero entrambi l’uno contro l’altro, ancora con i loro nasi a contatto.

Le mani di Louis scesero agli avambracci e entrambi presi dall’ ecstasy del momento non potevano fare a meno che continuare a sorridere.

“Scappa con me”

“Cosa ma sei pa-“

“Ho perso fin troppo tempo della mia vita, andiamocene”

“Ma Brad-“

“Capirà, ne sono sicuro, ti fidi di me?”

Il suo tono era come un sussurro piacevole, e Alison, presa dalla frenesia della sua risposta non poté non annuire.

“Mi fido di te Louis”

“Sono stato assolutamente un genio a venire con la decappottabile, ora si che è una fuga come si deve!” quasi urlò Louis, per via del vento che faceva diventare impossibile scambiare due parole.

La luce nei suoi occhi era contagiosa, sembrava che l’adrenalina pungesse ogni parte del suo corpo

“Sappiamo fare decisamente le cose in grande stile!” rispose la ragazza, buttando indietro la testa facendosi inondare dal vento.

Sporse un braccio aldilà della portiera, facendo passare il vento freddo fra le fessure delle dita.

Louis la guardò curioso “Che stai facendo?” le chiese

“Sto toccando la libertà, non vedi?” scherzò, sorridendo.

Non appena aveva varcato la soglia dell’uscita della sala da ricevimento Alison era rinata, forse anche scossa da quello che stavano facendo.

Si sentivano due diciottenni in fuga da tutte le responsabilità e ad entrambi tutto questo piaceva tremendamente.

Continuarono a ridere senza un vero motivo, e a guardarsi, liberi di fare qualsiasi cosa volessero, di inseguire qualsiasi capriccio o voglia fosse venuta loro in mente.

Louis guidò fino a casa della ragazza, dove velocemente e distrattamente si cambiò il vestito con qualcosa di più pratico ed infilò in un borsone lo stretto necessario.

Louis invece si sarebbe accontentato del suo cambio del golf nella macchina, con qualche abito sportivo decisamente contrastante con quello che indossava in quel momento.

Ma non importava, in quel momento si sentivano pronti per fare una follia dopo l’altra, anche se ne sarebbero pentiti in futuro.

Dovevano vivere il presente, e quel presente erano Louis e Alison, insieme.

Spazio d'autore
Oh mio Dio! Siamo così felici di aver superato le mille visite! Grazie a tutte, vi vogliamo bene!!
Inoltre un grazie particolare alle due ragazze che hanno commentato nell'ultimo capitolo! Al prossimo aggiornamento!!!! Baci, Chiara e Lucrezia.

Close As Strangers // Louis Tomlinson FanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora