16th Chapter

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16.

Alison si sentì avvampare, nonostante la risposta fosse ovvia.

“No, siamo solo amici” Cercò di sembrare il più spigliata possibile, nonostante sapesse che le maggiori erano piuttosto sveglie.

“Oh beh, allora devi essere una amica davvero importante per lui visto che continua a fissarti dal suo tavolo” ridacchiò seguita dalle altre sorelle. Alison si girò, notando che effettivamente fosse vero: Louis la stava guardando. Lui le sorrise e lei fece lo stesso, flebilmente.

Non rispose ulteriormente, continuando il suo pranzo e sperando che il momento di alzarsi arrivasse il più presto possibile.

Erano arrivati alla portata finale, e le sorelle non le avevano mostrato tanto interesse. Alison guardava la sala intorno a sé e gli invitati, contenta del fatto che da lì a pochi minuti avrebbe raggiunto nuovamente Louis.

“Sai, quel vestito mi piace parecchio” continuò Felicity “Amo il modo in cui ti sta” sorrise, e Alison stava per ringraziare, ma venne preceduta da Lottie “Oh beh, anche Louis è sicuramente d’accordo”

Tutto il tavolo scoppiò in una fragorosa risata, ad eccezione di Alison, che avvampò e strinse il tovagliolo, in mancanza di una risposta.

“Ho bisogno di un po’ d’aria” si alzò, lasciando quel tavolo e quelle risate che le riecheggiavano nella mente.

Louis la vide dirigersi verso il giardino e, chiedendo permesso ai suoi genitori e gli altri invitati presenti al suo tavolo, la seguì con due bicchieri di champagne.

Nonostante avesse i tacchi aveva un passo davvero svelto, e quasi faticava a starle dietro senza rovesciare i suoi bicchieri.

Quando finalmente si fermò, la sorprese da dietro.

“Non so cosa ti abbiano detto, ma mi scuso da parte loro, a volte sanno essere davvero irritanti” Louis le porse il bicchiere e Alison sorrise.

Il ragazzo notò le sue guance lievemente arrossate ma decise di non chiederle nulla.

Restarono per qualche attimo in silenzio, a sorseggiare la bevanda dorata ed effervescente e ad osservare l’allestimento pretenzioso del giardino, che oscurava lievemente la vista della metropoli di Londra.

“Siamo stati fortunati con il tempo” cominciò un discorso Louis “Di solito Londra di questi tempi fa brutti scherzi” sorrise e quando vide che Alison si limitò solamente ad annuire si sentì mancare l’aria. Si rese conto che era lei il carburante del loro motore, era lei il nocciolo della loro “relazione amichevole” e persino di sé stesso.

Doveva fare qualcosa, doveva dare anche lui la sua parte perché in quel momento capiva che Alison si sentiva un estranea in quel posto, lo vedeva dai suoi occhi.

“Alison” la richiamò, e non appena lei puntò i suoi occhi sui suoi vide il suo sguardo rilassarsi sempre più. “Che dici, di ballare?”

Vide Alison sorridere entusiasta, stringendo la mano del ragazzo facendosi guidare da lui, in mezzo a tutta quella gente che parlava di affari persino quando ballava con la propria consorte.

La ragazza sentì la mano di Louis posizionarsi dietro la schiena e fissò per qualche secondo le altre mani intrecciate. Un flashback le invase la mete sull’ultima volta che erano state intrecciate.

Entrambi sentirono una scossa percorrere la loro schiena, e dopo aver alzato entrambi lo sguardo, seguirono il ritmo lento della canzone, continuando a guardarsi negli occhi.

Erano cambiati entrambi in questi mesi, ed erano riusciti a compensarsi l’uno con l’altro. Erano riusciti, inconsciamente o meno, a prendere i loro punti di forza e fonderli insieme.

In quel momento, nonostante la grande folla ci fosse nella pista da ballo, c’erano solo loro.

Louis si sentiva stordito e trascinato dai quei occhi e Alison per la prima volta sentiva che Louis aveva le redini del gioco, era lui che ce la stava mettendo tutta per poter far sentire la ragazza al suo agio con lui.

Non erano entrambi fatti per quella situazione, ma nolenti ci stavano a pennello.

Chiunque in quella stanza non poteva non notare le radiazioni che trasmettevano quei due.

Lo stesso che aveva creato quella magia adesso aveva deciso di smorzarla, abbassando lo sguardo e sussurrando un “mi hai schiacciato i piedi” ridacchiando.

“Ops” sorrise sul collo del ragazzo Alison, continuando a farsi cullare da quelle note dolci.

La pista si stava sfoltendo sempre di più e i due si guardarono ancora una volta negli occhi.

Louis osservò le sue labbra ormai senza alcun lucidalabbra.

Si avvicinò ancora di più, inebriandosi del profumo della ragazza, sentendo il suo sguardo curioso ad ogni suo movimento che sembrava durare un’eternità.

I battiti di entrambi cominciavano ad aumentare e non gli interessava il fatto che fossero totalmente al centro dell’attenzione.

“Lou, Lou, balli con me?” il ragazzo sentì tirarsi il pantalone e si girò bruscamente, senza lasciare la mano di Alison.

“Proprio adesso Daisy? Non potresti aspettare la prossima canzone piccola?” La dolcezza nel tono del ragazzo fece intenerire Alison, che sorrise involontariamente alla vista della scena.

“Forza fratellone, faccia il suo ruolo!” lo prese in giro per poi abbassarsi al livello della bambina “è tutto tuo piccola” le disse, prima di alzarsi e sorridere.

Louis la guardò allontanarsi con un velo di tristezza, per poi puntare lo sguardo verso la sorellina davanti a sé , che richiedeva di essere presa in braccio.

Alison invece uscì dalla pista da ballo, avvicinandosi ad un punto poco affollato, finchè non venne raggiunta da qualcuno.

“So cosa stai facendo, Alison.”

Close As Strangers // Louis Tomlinson FanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora