Capitolo 22^

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P.v jungkook.

Appena chiusa la porta,  sentì un forte tonfo proveniente dall'interno della casa e allarmato iniziai a bussare prepotentemente al portone, urlando il nome di taehyung.

«taehyung! Taehyung cosa succede?! Ti prego rispondi! Dimmi solo se stai bene, poi ti giuro che me ne vado e ti lascio in pace come desideri! Tae?!»ma non ricevetti risposta.

Allarmato iniziai a guardarmi in torno, cercando disperatamente una finestra aperta che sfortunatamente non trovai, essendo in pieno inverno.

Così, disperato cercai una chiave di scorta.

Sotto il tappeto: niente;
Stessa cosa, nei vasi vicini;
Così mi misi a controllare nel vaso per le piante arrampicanti, attaccato al muro, dove finalmente trovai la chiave, nascosta da una pianta di passiflora.

Presi la chiave e velocemente aprì la porta, ritrovando il mio adorato taehyung, disteso sul pavimento, privo di sensi.

Mi feci prendere dal panico, si vedeva benissimo quanto fosse debole, ma non mi sarei mai immaginato che potesse addirittura svenire privo di forze.

Mi fiondai al suo fianco, smuovendolo per cercare di ricevere qualche segnale da parte sua, ma era totalmente immobile, l'unica cosa udibile era il suo leggero respiro, che usciva a malapena dalle sue bellissime labbra.

<Taehyung, cristo! Ti prego, svegliati!> lentamente poggiai una mano sulla sua fronte, sorprendensomi nel sentire quanto fosse calda. Sembrava bruciare.

Mi allarmai e lo presi in braccio, portandolo nella sua stanza ed appoggiandolo delicatamente sul suo letto, poi corsi in bagno - che trovai con poca difficoltà- e riempì una bacinella d'acqua fredda, poi presi un asciugamano e tornai velocemente da taehyung.

Quando tornai mi accorsi che stava sudando veramente troppo, così lo spogliai da quei vestiti scomodi, presi una tuta dall'armadio e glie la misi. Nel farlo, notai i numerevoli lividi presenti sul suo corpo e mi sentì male.

Non meritava un trattamento simile, mi aveva dato fiducia, mentre io non avevo fatto altro che farlo stare peggio.

Scusami tae... Non ti merito...

Velocemente finì di rivestirlo, per poi metterlo sotto le coperte.

Presi il panno bagnandolo per poi posarlo sulla sua fronte ardente.
Preoccupato cercai il suo telefono per chiamare qualche suo famigliare per chiedere dove fosse il termometro. Non volevo rovistare nei cassetti sentendomi ulteriormente una persona orribile.

Trovai il numero della madre e velocemente attivai la chiamata.

Rispose dopo ben quattro squilli, stavo quasi per attaccare quando sentì la dolce voce della madre di taehyung. «pronto? Taetae cosa c'è? sai che sto lavorando. »chiese a bassa voce, probabilmente per non disturbare i colleghi.

Mi feci coraggio ed iniziai a parlare. «salve signora. Sono jungkook, il ragazzo che ieri sera era a casa vostra ad aspettare taehyung...»

«oh, ma che piacere tesoro. Cos'è successo? Sta bene taehyung? Come mai mi stai chiamando con il suo telefono?»sembrava allarmata, ed iniziai ad agitarmi anch'io.

«v-vede... Taehyung non si sente molto bene, m-mi servirebbe sapere dove si trova il termometro, per favore...»

«oddio cos'ha?! Non dovevo lasciarlo a casa da solo...sta tanto male? Torno immediatamente a casa, mi prendo il giorno!»

«oh n-no stia tranquilla! posso benissimo pensarci io, non si p-preoccupi, lo faccio molto volentieri. M-mi servirebbe solo sapere dove si trova il termometro, davvero.»

dark dream || KookVDove le storie prendono vita. Scoprilo ora