capitolo 9^

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erano passate ore ormai ed era arrivata, la tanto attesa ricreazione. Jimin non aveva voglia di uscire dalla classe, così senza costringerlo ad alzarsi, me ne andai tranquillamente in bagno. Feci velocemente quello che dovevo fare e poi mi ritrovarmi a guardarmi allo specchio, con un'espressione quasi triste. Non ero ancora riuscito a riprendermi dall'accaduto di qualche sera fa, avevo ancora ben impresso il suo sguardo pieno di disgusto rivolto verso di me.

Ero tranquillamente intento a lavarmi le mani, immerso nei miei pensieri, quando improvvisamente venni afferrato per il braccio destro e sbattuto con violenza contro il bordo del freddo lavandino, in ceramica.

Confuso ed agitato, chiusi gli occhi con l'intento di riprendermi dal forte impatto con esso e quando riaprì gli occhi, per capire chi fosse, mi ritrovai davanti alla possente figura di Kim Namjoon.

Sul suo viso era presente un'espressione completamente rilassata e oserei dire, anche felice.

«hey, sei taehyung giusto?»disse, con un ghigno stampato sul viso.

Confuso annuì. Il suo sorriso si allargò ed iniziò ad avvicinarsi, un po troppo, alla mia figura.

«l-lasciami andare, ti prego...»iniziai a tremare, nel frattempo sentì la campanella suonare in lontananza ed iniziai ad andare il doppiamente nel panico. Se la ricreazione è finita, posso anche smettere di sperare che qualcuno entri e mi salvi...

«o non avere paura, giochiamo giusto un pochino, non vuoi? Jungkook sarebbe d'accordo se ora ti prendessi e ti lavassi la faccia nella tazza del cesso, giusto? se non ricordo male, e io non ricordo mai male, era proprio questo quello che sarebbe successo se non fosse arrivato il tuo stupido amico nano l'altra volta, no? quindi perché non continuare, mh?»

Detto questo mi prese di forza, trascinandomi dentro una delle cabine in cui erano situati i gabinetti. Cercai di liberarmi, di dimenarmi e scappare, ma sembrava un qualcosa di impossibile. La sua mano era stretta con forza intorno al mio polso e faceva male.

Per farmi stare fermo mi tirò un forte schiaffo che mi fece sbattere il viso contro le fredde mattonelle della parete.

Il mio sguardo si fece appannato per colpa del forte impatto con il muto, percepì le lacrime scorrere sul mio viso, la testa faceva malissimo e finì con l'accasciarmi a terra, ormai privo di forze, ma ancora abbastanza cosciente.

Venni afferrato per la seconda volta e venni trascinato verso il water ormai arreso al mio destino, eppure proprio quest'ultimo sembrava voler graziarmi per una volta. La porta dei bagni venne aperta di schianto e fece ingresso proprio Jungkook, che appena vide la scena sgranò gli occhi

Mi fu difficile capire immediatamente chi fosse, eppure appena lo riconobbi, quasi mi sentì doppiamente male.

«Namjoon, ma che cazzo stai facendo?»sbraitò lui.

Sembra incazzato nero...

«oh, jungkookie ti va di darmi una mano a dare una lezione a questo sfigato?»

«Namjoon non te lo chiederò una seconda volta. Che cosa cazzo stavi facendo prima che arrivassi? cosa gli hai fatto per farlo finire in quelle condizioni?! Rispondimi cazzo!» non capì cosa lo stesse spingendo a reagire in quel modo. solitamente era lui a ridurmi in quelle condizioni, solitamente era lui a distruggermi in mille pezzi.

«Tranquillo kookie, stavo terminando la faccenda dell'altra volta. Avevo voglia di divertirmi un p-» non riuscì a terminare la frase che Jungkook lo afferrò per il colletto della camicia che aveva in dosso e lo sbattè contro il muro, lontano da me.

«non ti azzardare mai più a mettergli neanche un singolo dito addosso, mi hai capito? questa questione riguarda me e lui. Decido io quando agire ma sopratutto decido io se agire. Hai capito?»

dopo quel discorso Namjoon rimase completamente senza parole, ma Jungkook innervosito dalla mancata risposta, aumentò la potenza della stretta e ripeté. «sono stato chiaro?» gridando.

«s-si sei stato chiaro, non lo toccherò più. Solo non capisco cosa ti prenda.»

«nulla, ora vattene in classe, io devo risolvere il problema che hai creato. Ma hai visto in che razza di condizioni lo hai ridotto?! vattene cazzo.> disse, mollando la presa sul colletto e spingendolo fuori dal bagno.

si avvicinò cautamente a me, chinandosi.

«hey, stai bene? riesci ad alzarti?» sembrava vagamente preoccupato e la cosa mi stupì.

«s-si credo di riuscirci. in fondo ci sono abituato...» sussurrai l'ultima parte, ma dalla sua espressione quasi ferita, credo proprio abbia sentito.

«comunque grazie di aver preso le mie difese. Sinceramente non me lo sarei mai aspettato.» finì, con un timido sorriso.

«si okay, non l'ho fatto per te, comunque. Semplicemente odio chi si mette in mezzo, potrei benissimo finire quello che stava facendo lui.» disse con tono freddo.

prima che riuscissi a dire qualcosa, lui se ne andò davanti la porta, pronto ad uscire.

«ma ora non ho tempo, devo andare a lezione. Magari sarà per la prossima volta. Comunque sappi che ci tengo a rivederti nudo. Sai, fisicamente non sei messo male, potrei addirittura farci un pensierino. Il problema è la faccia, ma per quello basta che ti metta una busta in testa prima di fare qualcosa. Ora vado, medicati da solo. » non mi lasciò nemmeno il tempo di ribattere che uscì sbattendo la porta. Arrossì sia per l'imbarazzo che per la rabbia, non volevo e non potevo credere alle sue parole.

dio quanto feriscono le sue parole. fanno fottutamente male. Faccio così schifo?deve per forza dirmi quelle cose orribili? Mi ha preso per uno schifoso oggetto usa e getta?

stronzo...

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ma ciao :)

come sempre compaio ad orari indecenti, scusate, ma ho ispirazione solo a quest'ora tarda. Di giorno non riescio mai a scrivere.

ora vado a nanna, Buonanotte. ;)

domani correggo.

dark dream || KookVWhere stories live. Discover now