dark dream || KookV

Capitolo 4^

Non so con quale forza io sia poi riuscito ad alzarmi il giorno seguente, eppure mi ritrovai di nuovo a vagare per i corridoi di scuola, come un fottutissimo vagabondo.

Ero stato tentato fino alla fine a rimanere in casa, nel mio fantastico e caldo letto, a dormire abbracciato al cuscino. Ma una chiamata improvvisa di Jimin ci mise davvero poco per dissolvere ogni mia speranza presente all'interno del mio piccolo e fragile cuoricino.

«oh avanti Tae, te la sei presa davvero così tanto?! Sei l'unica persona che io conosca dentro questo orrendo posto, è ovvio che abbia insistito così tanto purché venissi. dai fai un sorriso per il tuo piccolo Jimin.» continuò, seguendomi  per tutto il corridoio, mentre io incurante continuai tranquillamente a camminare, ignorandolo. «dai, dai, dai. devo assolutamente dirti cos'è successo ieri, mentre tornavo a casa!» esclamò con entusiasmo, battendo le mani. «cosa? ti sei perso?» dissi con fare annoiato.«wow, hai risposto!- questa sua esclamazione mi fece scappare un sorriso. ma come faccio io a tenergli il muso? è adorabile...  -comunque no...  o almeno quasi. beh diciamo che ci sono andato vicino...  ma non è questo il punto! -iniziai a ridere come un idiota. - ehy! aspetta... stai ridendo! questo significa che non sei più arrabbiato!» esclamò rivolgendomi un sorrisino furbo, per poi saltarmi addosso, abbracciandomi. «sei davvero perspicace Jimin. Comunque cosa devi dirmi di così importante?»dissi con ancora il sorriso sulle labbra.«oh giusto! smettila di distrarmi. Ieri sera, dopo essere scappato correndo, diciamo che mi sono quasi perso. Ero convinto di aver preso la strada giusta, ma sono capitato in un vicolo cieco... -»mi scappò un'altra risata e Jimin mi lanciò un'occhiata di fuoco. «dai come faccio a non ridere? è abbastanza comica come cosa.»mi giustificai io.

«sai, quasi ti preferivo timido come ieri mattina...comunque, stavo andando nel panico perché non trovavo più la strada di casa, quando ad un certo punto si è avvicinato questo tizio figo -di cui sfortunatamente non ricordo il nome- e con una pazienza assurda mi ha riportato verso casa, incredibile! non mi è mai capitato di incontrare qualcuno di così dolce. Mi crederesti se ti dicessi che mi sono innamorato?! non rivedrò mai più la mia anima gemella...» Tirò fuori tutto così velocemente da rendermi complicato capire, gran parte del discorso.«jimin, calmati! e no non ti crederei mai. è totalmente impossibile innamorarsi in otto secondi di un tipo completamente a caso che ti offre un suo aiuto.» dissi io spazientito, appoggiandomi al mio armadietto guardandolo.«non vale il fatto che fosse bellissimo? insomma, aveva dei capelli color menta veramente molto arrapanti!  non che si vedesse molto bene con la luce scarsa dei lampioni, ma sono sicuro fosse arrapante, ricordo molto bene le mie emozioni...» a quelle parole i miei occhi diventarono due veri e propri fanali.«ma- Jimin! Dio, contieniti.» esclamai per poi tirargli uno scappellotto dietro la testa, imbarazzato.

«scusa, non posso farci niente. Gli ormoni sono pur sempre ormoni, mio caro TaeTae.» ed iniziò a fare uno stano giochetto con le sopracciglia, ammiccando. «idiota.» e mi lasciai scappare un'altra risata che si interruppe a tempo record grazie -o per meglio dire, per colpa - di Jungkook.

«ma buongiorno, piccolino.» disse, avvicinandosi con la sua solita camminata strafottente. «porca merda!» esclamai a bassa voce, per non farmi sentire. «Tira. Fuori. Le. Palle.» mi sussurrò Jimin in un orecchio per poi allontanarsi lanciandomi uno sguardo tra l'intimidatorio all'incoraggiamento. Deglutì per poi farmi coraggio, staccandomi dagli armadietti.

voglio tornare a casa...  

« Jungkook, c-cosa vuoi? vattene.»balbettai, picchiandomi mentalmente. 

stupido idiota, ti strappo la lingua! 

aspetta... ma non posso strapparmi la lingua da solo...

 beh, lo farò comunque!

 sto impazzendo... ma è normale parlare da soli?

 certo che si!

a distrarmi dai miei pensieri fu una figura robusta, che mi prese di forza, facendomi sbattere contro un armadietto quasi fino a romperlo. Dio che male... 

«non fare il bimbo cattivo, non vorrai mica farmi arrabbiare, vero? sai, divento molto cattivo quando mi arrabbio.» mi sussurrò lui,  nell'orecchio, in modo sensuale -sarebbe anche stato eccitante se non fosse stato per la sua mano, che prese a stringermi la faccia sformandola, facendomi provare dolore.-

incredibile come ogni sua azione, non facesse altro che causare dolore. E non un dolore in grado di distruggermi solo fisicamente, ma uno di quelli in grado di strapparti il cuore dal petto e renderlo una semplice poltoglia sformata, completamente inutile e irriconoscibile.

riconobbi in lontananza le voci di Namjoon e di Yoongi, che pian piano si avvicinavano a noi e lì, capì di essere davvero nei guai, fino al collo. «oh ragazzi! oggi il bimbo fa i capricci, meriterebbe una lezione, non credete anche voi?» disse ridendo malignamente, continuando a tenermi bloccato.«perché, cosa ti ha detto?» disse Namjoon, avvicinandosi.

«ha osato rispondermi!»disse con enfasi, namjoon lo guardò confuso.«scusa ma... non era quello che volevi... ? »disse esitando leggermente. «cos- No! non deve permettersi mi mancarmi di rispetto.» disse Jungkook arpionandomi i capelli facendomi lacrimare.«m-ma n-non ho detto n-nulla...»sussurrai flebilmente.

Jungkook mi rivolse uno sguardo di fuoco.«stai zitto!»

«io direi di lavargli la faccia nella tazza del cesso.» intervenne Yoongi con voce annoiata, guardandosi le unghie.

a quell'esclamazione sgranai gli occhi, finendo per piangere ancora di più. «N-no! V-i prego no!» gridai con il poco fiato rimasto in gola, dimenandomi «l-lasciami!» in momenti come quelli sembravano sempre sparire tutti, niente professori, niente alunni, bidelli. Tutti magicamente spariti, ma la realtà è che tutti facevano finta di niente per non avere responsabilità. A chi importa di un povero ragazzo solo e maltrattato? beh vi svelo un segreto, non importa proprio a nessuno.

ed in tutto quel casino, comparve la dolce voce del mio amico Jimin. Il mio angelo custode.

«sapete ragazzi, dubito che al preside faccia piacere ricevere questo video, quindi vi conviene allontanarvi velocemente, altrimenti siete fottuti tutti e tre.» disse con calma rigirandosi il telefono tra le mani, Jungkook mi lasciò di scatto, per poi voltarsi e tentare di lanciarsi contro Jimin, ma quest'ultimo si scansò con facilità per poi incenerirlo con lo sguardo. «oh, no no. riformulo la frase, toglietevi immediatamente dal cazzo, oppure questo video farà il giro della scuola. In questo momento mi trovo proprio sulla chat del cordinatore di classe, quindi vi consiglio di evaporare. Ora.» mormorò con autorità. Jungkook imprecò per poi riavvicinarsi lentamente a me e sussurrarmi. «beh, non sarai per sempre in sua compagnia.» lanciandomi un sorrisetto. «ehy, ma che sei coglione?! ho detto allontanati, cazzo!»si imbestialì jimin.

«okay okay, ho capito nano. però devo ammettere che hai le palle, complimenti.» disse con ironia Jungkook.«già! compensano con la mancanza delle tue. Adesso sparisci, ora!» gli gridò di nuovo contro, jimin. I tre si voltarono, allontanandosi. L'espressione di Yoongi, dopo aver visto Jimin era cambiata drasticamente ed indugiò leggermente, prima di distogliere lo sguardo da lui. Che strano... 

«un'ultima cosa, ehy testa color menta! la prossima volta, nella tazza del cesso lavaci la tua di faccia, magari ti trovi più a tuo agio, stronzo!» jimin... oh mio Dio, non ci credo.

è fantastico, cazzo... 

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angolo chiacchiera

oh si sono viva, scusate, mi sono presa un po di pausa in cui non ho fatto assolutamente niente, ma ne avevo fortemente bisogno . Detto questo, come potete vedere sul mio profilo, è spuntata una nuova trama. non so precisamente quando inizierò a pubblicare capitoli ma ora ho intenzione di concentrarmi più su questa, che ultimamente ho trascurato troppo .

stavo pensando anche ad un'altra storia collegata con questa, ovvero una Yoonmin, ho già la trama scritta ma penserò prima a portare un po avanti questa.

detto questo, vi lascio. buonanotte. ^-^