capitolo 7^

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ad un certo punto della serata non riuscì a capire più nulla, un po' per l'alcool ingerito a quantità impensabili ed un po per quelle maledettissime luci psichedeliche che contribuirono a rendere tutto più confuso, mi resi a malapena conto di aver perso di vista Jimin.

il mio corpo continuava a muoversi frenetico, attaccato a quello di Jungkook che sembrava davvero non avermi riconosciuto. In tutto quel casino una domanda continuava a ronzarmi per la testa.

e se domani non ricordassi più niente di tutto questo? se con il sorgere del sole, tutto scomparisse? potrei mai dimenticare un momento simile?

i suoi fianchi continuarono a muoversi a tempo con i miei, le sue mani delicate non smettevano un solo attimo di sfiorarmi. Quella sera provai sulla mia stessa pelle quanto potesse essere magnifico sentirsi normali, stare insieme al proprio sogno, ma della consapevolezza che come in una favola, tutto si sarebbe dissolto col sorgere del sole.

sentì il suo fiato caldo solleticarmi il collo, lasciandoci poi un delicato e caldo bacio sopra.«Dio,mi stai facendo impazzire, ragazzino.» Ringhiò nel mio orecchio, stringendomi a se, facendomi rabbrividire.

«ne sono felice.» gli dissi ammiccando, spingendo poi i fianchi contro i suoi, voltandomi per guardarlo negli occhi.

Sono un coglione...

****

Dio che mal di testa... ma quanto cazzo ho dormito? pensai.

Senza pensare, allungai il mio braccio verso il comodino per afferrare il cellulare, per controllare l'ora, quando sfortunatamente, colpì una figura al mio fianco.

Sbarrai gli occhi e mi voltai di scatto, trattenendo il respiro.
La figura era interamente coperta da un lenzuolo blu, lasciando scoperta solamente la chioma corvina. Ci misi un po' prima di realizzare chi fosse, effettivamente l'individuo e quando realizzai, mi prese un colpo.

Jungkook...? Cosa ci fa nel mio letto?

Successivamente concentrai il mio sguardo sulle pareti della stanza, sulla disposizione dei mobili, ma soprattutto, sul letto.

Aspetta... Ma questa non è la mia stanza! Dove diavolo sono finito?

Cercai di fare mente locale degli avvenimenti accaduti la sera prima, ma quando ci provai, un forte mal di testa mi colpì in pieno, facendomi mugolare.

oddio ho fatto sicuramente qualche cazzata... sono un coglione.

Iniziai lentamente a farmi sopraffarre dal panico.
Cosa sarebbe successo se avesse aperto gli occhi, ritrovandomi lì? Mi avrebbe certamente ammazzato.

Subito dopo un pensiero ancora più spaventoso, prese spazio nella mia mente. Così lentamente scostai le coperte blu dal mio corpo, rivelando sfortunatamente le mie gambe completamente scoperte, a parte per dei miseri boxer che lasciavano intravedere veramente troppo.
La parte superiore del mio corpo era coperta da una t-shirt bianca, largha, che ricadeva quasi come un vestito, sul mio snello fisico.

a quel punto sentì tutti i colori del mio viso, sparire completamente.

Oddio, Oddio Oddio. Che fine hanno fatto i miei vestiti?! Cos'è successo? Cos'ho fatto?

Mi voltai di nuovo verso di lui e rimasi a fissarlo per minuti interminabili, ogni suo particolare portava il mio cuore a fare dei salti micidiali, capaci di togliermi il respiro. A destarmi dal mio sogno ad occhi aperti fu un leggero mugolio, fuoriuscito dalle sue belle labbra rosee. Rizzai la schiena e lo osservai proprio come una preda, fissa spaventato il suo predatore.

Si voltò nel sonno, lasciando cadere il lenzuolo e questa sua azione rivelò il suo petto muscoloso, completamente esposto e privo di maglia.

«oh mio dio, cosa ho fatto...?» mormorai, portandomi entrambe le mani fra i capelli, stringendo la presa sulle mie grigie ciocche.

Lui probabilmente disturbato dalla mia voce, si lametò nel sonno, spaventandomi.

Cercai di alzarmi delicatamente da quel morbido letto, senza far svegliare Jungkook. Volevo semplicemente cercare alla svelta i miei vestiti per fuggire via, ma sfortunatamente sentì una mano afferrare il mio braccio.

Tremai.

La sua voce assonnata subito mi colpì in pieno, facendomi capire di non aver più possibilità di fuggire. «hey buongior-no...» quando mi voltai verso di lui, sembrò rimanere completamente scioccato, le sue labbra si aprirono in un'espressione di quasi terrore, vidi bene quanto in quel momento avrebbe tanto desiderato sparire.

Si mise seduto di scatto, stringendo leggermente la presa sul mio braccio, innervosito.
«e tu che diavolo ci fai in casa mia? Dov'è finito il ragazzo di ieri sera- dopo queste parole i suoi occhi si ingrandirono a dismisura. - no, non mi dire che sei tu, ti prego. Io non posso aver seriamente ballato con te, non posso averti seriamente baciato, no non è possibile. »si portò le mani tra i capelli corvini, quasi strappandoseli.
Quel gesto mise in vista i muscoli del suo addome e sentì quasi un rivolo di saliva scendere dal lato della mia bocca. Mandai giù il groppo bloccato in gola e tossì.

«ma mi stai ascoltanto?!» esclamò, con tono parecchio nervoso.

«e- emh s-si... c-certo, ti ascolto.» battei  le palpebre un paio di volte, prima di riprendermi.

«eri tu il ragazzo di ieri sera?» domandò, cercando di mantenere la calma.

«si...ero io. Sono io. Sicuramente non sono comparso nella notte...»>dissi convinto. «ora p-potresti spiegarmi per favore i-il motivo per cui mi ritrovo con solo dei boxer e una maglietta, che s-sicuramente non è mia, in casa tua? è s-successo qualcosa ieri sera? a-abbiamo fatto qualcosa?»chiesi titubante, strappandomi le pellicine morte dalle dita, per il nervoso.

sentì il suo sguardo bruciarmi addosso, il che mi fece provare un forte calore al petto. «i tuoi vestiti li ho messi a lavare. Si, sarebbe sicuramente successo qualcosa, se non mi avessi vomitato addosso per poi svenire. Quindi prima di metterti a letto mi è toccato pulirti e cambiarti, per poi fare lo stesso con me. Se avessi saputo da subito la tua identità,ti avrei lasciato sul pavimento ricoperto di vomito. E poi che cazzo hai fatto ai capelli? Ti sei messo la varecchina in testa per caso?»disse con tono annoiato, per poi sbadigliare.

Le sue parole mi ferirono come una pugnalata dritta nel cuore, ma in fondo cosa mi sarei dovuto aspettare? Quello era Jeon jungkook, la persona che senza alcun motivo prese ad odiarmi senza sé e senza ma.

Eppure come può arrivare ad avere sentimenti così negativi nei miei confronti? Perché ha ballato con me se mi odia? Perché non sapeva chi fossi...

«ora puoi anche andartene,voglio tornare a dormire, addio.» disse, per poi girarsi dall'altro lato.

«e-emh scusa... s-sono in boxer,c-come faccio ad andarmene?» balbettai, completamente a disagio.

si girò di scatto fulminandomi con lo sguardo. velocemente si alzò dal letto, aprì le ante del suo grande armadio ed afferrò un paio di pantaloncini della tuta per poi lanciarmeli in faccia, dicendo. «mettili e vattene. Ora! » esclamò, spingendomi verso la porta della stanza.«sparisci. l'uscita puoi benissimo trovarla da solo. Ah, e ovviamente se solo osi dire a qualcuno quello che è successo ieri sera, ti taglio le gambe.» per poi sbattermi la porta in faccia.

Cosa ho fatto per meritare tanto odio?

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angolo niente

ma buongiorno! (o buonanotte,dipende)

sono tornata dopo tanto,come va? spero bene.

scusatemi ancora,notte notte. ;)

dark dream || KookVWhere stories live. Discover now