Capitolo 1 ^

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MESSAGGIO DAL FUTURO  ^.^

Ho deciso di revisionare la storia, sono consapevole che ci metterò una vita, ma penso sia necessario. Sono consapevole che i primi capitoli possano risultare decisamente molto infantili e poco connessi fra loro, vi prego di non farmene una colpa. Sono consapevole di essere migliorata leggermente nella scrittura, man mano negli ultimi mesi. mi impegnerò per rendere questa storia all'altezza delle vostre aspettative. Vorrei anche cercare di dare più personalità a dei personaggi che nel corso della storia, sono risultati un po banali e tralasciati.

Vi ringrazio di tutto e sopratutto dell'attenzione, vi auguro Buona lettura e spero che la storia vi piaccia.

baci. ^.^

Ed eccomi, anche oggi, come di routine, a camminare per questi corridoi strapieni di adolescenti. Adolescenti che non fanno altro che scontrarsi l'uno con l'altro, per arrivare in tempo nelle loro rispettive classi, prima dell'inizio delle lezioni, per evitare di beccarsi un rimprovero.

ed io come mio solito mi ritrovai a dover volare tra quei monotoni corridoi, in mezzo a quelle monotone persone, per arrivare in orario, senza "scontrarmi" con i soliti bulli che mi perseguitavano dal primo giorno di scuola, dal primo momento in cui mi trovai lì.

Si divertivano con poco, gli bastava rovinarmi la giornata, farmi inciampare e cadere di faccia sul pavimento davanti un po di gente per poi iniziare a ridere come degli idioti, quello che certamente erano. Si, sto parlando di Min Yoongi, Kim Namjoon e per ultimo ma non meno importante abbiamo Jeon Jungkook conosciuto come Bunny, per i suoi dentini che lo facevano sembrare un dolce coniglietto, ma appunto, solo in apparenza.

Quest'ultimo era il leader del trio di stronzi che si divertiva a torturarmi.
«Kim! dove vai così di fretta?» sentì chiamarmi e raggelai sul posto, come se li avessi chiamati sentì i loro passi avvicinarsi e mi girai lentamente, ritrovandomeli davanti. Non risposi, ingoiai semplicemente il groppo che mi si era bloccato in gola e che mi rese difficile, persino respirare. «che c'è poppante, il gatto ti ha mangiato la lingua per caso?»intervenne Jeon Stronzo Jungkook con un ghigno malvagio su quel bel viso -che se non appartenesse ad un totale stronzo, avrei potuto farci anche un pensierino su- avvicinandosi sempre di più, costringendomi ad indietreggiare pian piano sempre di più, facendomi infine sbattere contro un armadietto posto alle mie spalle, si ritrovò esattamente davanti a me, i nostri respiri si mescolarono, rimasi immobilizzato a fissarlo, come imbambolato, per un secondo mi parse beccarlo a fissarmi le labbra con quegli occhi incredibilmente neri e penetranti, ma la magia svanì bruscamente, non appena mi ritrovai con la faccia schiacciata al suolo, con i pantaloni della tuta leggermente calati, per la violenza dell'azione ed un piede sulla testa, bloccarmi, ad impedirmi di alzarmi.

nel frattempo nel corridoio sbottò un frastuono, un rumore incessante di risate continue provenienti dai due complici e dalle persone ancora presenti in corridoio, persone che avrebbero dovuto aiutarmi e che invece non fecero altro che bullarsi di me, per ben due anni. Già, mi trovavo in quello schifo da due anni per colpa di un trasferimento.  Io e la mia famiglia ci trovammo costretti a trasferirci per una proposta di lavoro offerta a mia madre.

A Taegu era tutto diverso, avevo un migliore amico, Jung Hoseok, eravamo come fratelli, inseparabili, mentre in quel posto non avevo nessuno.
a quel punto avrei potuto dire di essermi abituato a quel trattamento, ma nel profondo è impossibile abituarsi ad essere trattati come spazzatura, nel profondo si cerca sempre la pace, ed in quel momento, disteso su quel pavimento freddo, ripetutamente umiliato da tutti, mi ritrovai a trattenere le lacrime, per non aumentare ulteriormente l'umiliazione e la profonda vergogna che mi assaliva.
Jungkook si piegò sulle ginocchia ridacchiando, per poi prendermi per i capelli in modo violento per far si che lo guardassi negli occhi, diventando estremamente serio. «cosa c'è? Pensavi seriamente che ti avrei baciato?! Sei veramente così ingenuo o semplicemente stupido?»disse freddamente per poi tornare a ghignare aumentando la stretta tra i miei capelli, facendomi gemere di dolore e inumidire gli occhi, non risposi restando con gli occhi chiusi, aspettando semplicemente che tutto finisse, che la campanella suonasse o che qualcuno venisse a salvarmi.

Intanto dietro di lui la folla iniziò a dissolversi pian piano facendo restare solo gli altri due che si godevano la scena, come due pazzi, con le braccia incrociate.

La mia mancata risposta portò quest'ultimo ad innervosirsi ulteriormente, facendomi sbattere violentemente il viso al suolo provocandomi un dolore lancinante alla guancia destra ed alla fronte dove si formò successivamente un  livido parecchio grande. «perché ti ostini a non rispondere? Ci tieni così tanto a soffrire?! Dio quanto mi fai incazzare, sei sempre così silenzioso, sei fottutamente noioso. Mi fai schifo, sei patetico.» disse per poi rivolgersi ai suoi "cagnolini" «andiamo ragazzi mi sto annoiando.»per poi tornare a rivolgersi a me «per quanto riguarda te, ci vediamo in  giro. E stai attento, se ti trovo ti distruggo.» finì per poi ghignare e farmi l'occhiolino dandomi le spalle ed andandosene con i suoi amici, lasciandomi spiazzato su quel pavimento ancora spaventato e dolorante con ancora l'umiliazione in circolo nelle vene.

Ciao a tutti, io sono Kim taehyung, mi trovo al terzo anno di liceo e questo è il mio incubo, Jeon Jungkook.

dark dream || KookVDove le storie prendono vita. Scoprilo ora