27. Due venti in contrasto

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-stai mentendo ragazzina, non è possibile..- dice scuotendo la testa, avvicinandosi al divano per potersi sorreggere a qualcosa.
-no sta dicendo la verità..- interviene alex mettendosi accanto a me, scoccandomi uno sguardo arrabbiato. -Selene è morta 18 anni fa partorendola-
-no non è possibile..- continua lei a dire come un mantra, mentre piano si siede sul divano. -Se fosse vero allora... allora- balbetta guardandomi negli occhi spaventata - tu sei..- dice facendo cadere nel sospeso la frase.
-si- dico accompagnando l'affermazione con un movimento della testa. -sono la figlia di Selene e Skylon- dico concludendo il filo logico che lei tanto fatica ad accettare.
-ma non puoi esistere, non devi esistere!!- dice lei passando alla seconda fase successiva allo shock, ovvero la rabbia.
nonostante qualche settimana fa, al bar di Syrio, sono arrivata alla sua stessa conclusione e quindi capisco il ragionamento dietro a tali parole, la durezza con cui le ha espresse mi porta ad arrabbiarmi.
-invece eccomi qua!- le grido spalancano le braccia e indicandomi -sono qua con l'orgoglio sotto le scarpe a chiedere aiuto alla donna che ha tradito la fiducia di mia madre, pensa te l'ironia..- dico con voce sprezzante. Sento il mio potere dell'aria ribollirmi dentro, le fitte ormai familiari alle spalle mi avvertono che la rabbia sta prendendo il sopravvento sull'autocontrollo che tanto duramente ho provato ad esercitare di questi tempi. L'aria nella stanza è densa di energia elettrostatica. Tuuli si alza improvvisamente dal divano,mentre anche l'aria intorno a lei inizia a vorticare. È la prima volta che vedo un' altro zenj dell'aria all'azione, e capisco cosa intendeva dire Simon quando una volta mi disse che quando inizio a sprigionare il mio potere è la stessa atmosfera che si percepisce prima di un temporale: pericolo.
-per favore calmatevi!- dice Alex mettendosi tra noi e interrompendo la nostra battaglia di sguardi a "chi ce l'ha più spaventoso". Poi rivolto verso di me: -Marine facendo così stai solo peggiorando la situazione!! Smettila - dice strattonandomi e facendomi spostare l'attenzione da mia zia a lui. Passano dei minuti e finalmente mi calmo, riportando la situazione alla normalità. Dopo che anche lei si tranquillizza, Alex si gira dalla sua parte e torna a parlare con il suo solito tono serio:
-siamo venuti a chiederti aiuto. Marine ha bisogno di qualcuno che le insegni a padroneggiare il suo arkan dell'aria.-
-lei è troppo pericolosa, andrebbe rinchiusa o..- dice con voce sprezzante, lasciando in sospeso la frase.
-proprio come volevi che rinchiudessero mia madre?- dico lanciandole una frecciatina. Vedo il suo viso cambiare : dalla freddezza dimostrata fino ad adesso, a tristezza. Dopo qualche minuto di silenzio, lei si siede di nuovo e con voce affranta dice:
-se solo fossi riuscita a farla rinsavire, forse adesso lei sarebbe ancora viva..-
Un altro moto di rabbia scaturisce in me e sprezzante mi avvicino dicendole: - o se solo tu ti fossi comportata veramente come una sorella...-
Lei alza lo sguardo e vedo vergogna ma anche ira nei suoi occhi -tu non sai nulla di ciò che ho fatto o non fatto.. non osare pensare di potermi criticare-
Siamo a un passo di distanza, io la guardo dall'alto mentre lei mi scruta dal basso. In questo momento dovrei stare zitta,smetterla di istigarla come mi ha detto di fare alex, ma non ce la faccio, le parole escono da sole: -e invece io oso perché..-
Non saprò mai come avrei continuato la frase perché in quel momento lei mi afferra il braccio. per cosa? Farmi smettere di parlare fisicamente visto che a parole non c'è riuscita? Per minacciarmi? Per picchiarmi? Forse non lo sa neanche lei consciamente. Ma non è importante perche' in quel momento accade qualcosa che scombussola tutto.

La carezza del colore blu. #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora