11. Incontri al bar

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Entriamo dentro al locale. Mentre all'esterno sembrava più che altro una catapecchia malandata, all'interno vige un'atmosfera di allegria e festa. Musica, colori e voci si mischiano nel bar dove una ventina di persone passano il tempo a giocare a biliardo, bere birra o guardare la TV. Sono tutti molto attraenti, soprattutto le donne emanano un'area sensuale. Sempre mano nella mano con Alex ci avviciniamo al balcone dove una rossa prosperosa gli sorride chiedendogli cosa desidera bere

-Syrio- dice secco. Non ho mai sentito di questo tipo di bevanda.. La ragazza si scurisce in volto e gli risponde: -non so chi sia- Allora si stava riferendo a una persona..

-E' urgente, digli che si tratta di Skylon- la barista si irrigidisce e poi velocemente scompare in cucina senza dire una parola. Io guardo stranita Alex che tranquillo, apparentemente, guarda il bar. Poi tutto d'un tratto, come se si fosse appena ricordato di me, mi guarda e chiede

-Hai fame?-

-Si- dico rendendomi conto che è da ieri che non mangio. Ci sediamo ad un tavolino all'angolo, lontano dal balcone e dal biliardo. Poco dopo arriva una bistecca con patatine. Mi agguanto sopra al piatto senza chiedermi troppo quando avesse fatto le ordinazioni. Quando sono abbastanza piena e i fumi della fame non mi acciecano più mi accorgo che nel mentre Alex non sta mangiando nulla. Continua a tenere lo sguardo verso la cucina e l'unico segno di nervosismo è dato dal suo battere costantemente il piede.

-Cosa è questo posto?- dico dopo aver finito tutto

-Un rifugio per noi- dice guardando i due tizi che giocano a biliardo

-Per la tua specie?- dico scrutando quelle persone così umane

-La nostra specie..- dice correggendomi. Io faccio finta di non averlo sentito, ancora non riesco a metabolizzare questa cosa.. Tutto d'un tratto irrompe nel bar un omone alto e muscoloso. Avrà sui 35 anni e a vederlo sembrerebbe capace ad alzare una macchina con un dito. Nella stanza cala il silenzio mentre lui si guarda intorno fino a quando la sua attenzione viene attirata su di noi. Lentamente, con falcate da gigante, si avvicina al nostro tavolo, mentre il resto delle persone continua le proprie attività lanciando comunque un'occhiata nella nostra direzione.

-Cosa ci fai qua?- dice con voce rauca al mio accompagnatore.

-Si tratta di lui..- dice Alex rimanendo calmo davanti a questa montagna di muscoli.

-Me lo hanno riferito.. non voglio entrare in questa storia, quindi vattene- dice incrociando le braccia.

-So che gli devi la vita- dice alzandosi Alex.

-Quel favore glielo reso già tempo fa..- dice gonfiando il petto come pronto all'attacco.

- Allora fallo per Selene- al pronunciare queste parole egli si sgonfia e una strana luce di tristezza si vede nei suoi occhi

-E' morta..- dice come in un sussurro

-Lo so. ma sua figlia è qui e ha bisogno di te- detto questo Alex si volta verso di me e mi porge la mano. Io la prendo e lentamente mi alzo. Non capisco cosa sta succedendo..

-Marine, lui è Syrio.- mi dice presentandomi il gigante. Poi rivolgendosi a quest'ultimo

-Syrio lei è Marine, figlia di Skylon e Selene.- Cosa???

La carezza del colore blu. #Wattys2016Where stories live. Discover now