15. In cerca di chiarimenti

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-Concentrati!- dice Alex per la centesima volta frustrato. -Prova a sentirti di nuovo come prima del rilascio di energia, incanala la tua forza, concentrala nella mano.-
-Ci sto provando..- dico esasperata, è da ore che prova a farmi fare questo esercizio. Senza successo.
-Non ti stai concentrando!- mi ripete per la centun-esima volta
-Lo sto facendo invece- dico stanca
-Non è vero o ti sarebbe riuscito- dice arrabbiato.
-Pensi di essere simpatico??- gli chiedo cercando di fulminarlo con lo sguardo. Peccato che veniamo interrotti da Syrio o ci sarei riuscita.
-Vedo che non facciamo progressi..-dice guardando la scenetta. -Beh meno male, mi sono dimenticato di spostare la macchina- dice scherzoso, pure lui.. Dopo aver visto il casino che ho combinato in camera ci ha messo a disposizione il cortile dietro il suo locale per farmi esercitare ed evitare altri incidenti.
-Oggi fanno tutti gli spiritosi..- dico esausta.
-Dai non preoccuparti, noi tutti abbiamo dovuto imparare a usare i nostri poteri, solo che avevamo a disposizione anni-
-E insegnanti migliori..- dico guardando Alex e facendogli la linguaccia.
-Se vuoi che lo faccia Syrio io sono ben contento.. Mi stai facendo impazzire!- dice alzando le mani al cielo esasperato.
-Mi piacerebbe ma sai che non sarei molto di aiuto. Essendo uno Zanj della terra io attingo la mia forza in modo diverso.- dice appoggiandomi la mano sulla spalla. Tutto il suo braccio è pieno di tatuaggi, ma proprio sotto alla manica corta intravedono uno a me familiare, di cui ora conosco il significato. È il tatuaggio dei discendenti dell'Arkan Maa.
-Syrio sono arrivati due estranei che cercano Alex e Marine- dice la cameriera affacciandosi alla porta.
-Devono essere Sasha e Simon- risponde Alex mentre si dirige dentro il bar. Io e Syrio lo seguiamo all'interno e ci troviamo davanti i due gemelli un pò ammaccati. Sasha è quella che sta messa peggio: ha la gamba sinistra fasciata e del sangue che gli cola dalla nuca. È stata messa seduta sul bigliardo così che Simon le potesse guardare la ferita.
-Come state?- chiede Alex avvicinandosi ai fratelli.
-Stavolta è successo a me..- risponde Sasha digrignando i denti mentre la ferita viene pulita.
Mentre Simon spiega ad Alex come ha gestito l'inconveniente attacco con la polizia, con l'aiuto di  alcuni loro amici Zenj in centrale, io mi concentro sulla gemella. Sembra infuriata e anche amareggiata, e ciò che ha detto attira la mia attenzione. Avendo ancora Syrio vicino a me che assiste la scena a braccia conserte, ne approfitto e chiedo maggiori spiegazioni.

-Cosa intendeva dire quando ha detto che è toccato a lei stavolta?- chiedo senza farmi sentire dagli altri. Dopo un sospiro carico di compassione mi dice:

-Sono anche loro un caso particolare. E' raro che nascano gemelli nella nostra razza, o se ciò accade di solito appena dopo il parto si decide di tenere solo il maschio e..- si interrompe facendomi intendere quale possa essere la fine tragica delle bambine. 

-Ma è orribile.- dico manifestando il mio disdegno.

-Lo so, ma c'è un motivo valido. I poteri della stirpe si tramandano appena vengono partoriti nel loro elemento naturale, ma visto che i gemelli nascono nello stesso momento ognuno di loro assorbe solo una parte del potere. Ciò significa che sono deboli. Per far si che possano ricevere tutta la forza di cui hanno bisogno uno dei due deve soccombere, così che il potere vada a completare l'altro Zanj. Non so perchè i loro genitori li abbiano tenuti entrambi, ma per quanto mi ha detto Alex hanno appreso una tecnica per far passare il potere da una parte all'altra, rafforzando uno e indebolendo l'altro, per poter sopravvivere nei combattimenti. A quanto pare in questo frangente è stata lei che è stata sottratta dell'energia.- 

-E' così triste..- dico guardando con occhi nuovi i due gemelli scontrosi. 

-E' tutta questione di energia, la nostra stirpe si basa su questo. Gli elementi sono potenti e dobbiamo imparare a controllarli e per farlo dobbiamo essere forti sia mentalmente che fisicamente.,sennò impazziamo.- 

-Come è successo come quelli simili a me?- chiedo ricordando le parole di Alex.

-Esatto, nel tuo caso tu contieni due elementi, l'aria e l'acqua. Noi Zanj siamo stati creati sulla base di un solo elemento, quindi tu sei un'eccezione molto pericolosa. Il tuo corpo è forte perchè ha tutta questa energia mescolata, ma debole perchè non sei in grado di controllarli entrambi. Bisogna che tu ti alleni per poterlo fare o il potere avrà la meglio su di te e finiremo come a Pompei..-

-Cosa? l'eruzione del Vesuvio è stata causata da uno Zanj?- chiedo sorpresa.

-Si esatto. Si chiamava Rajah, era uno zanj nato dall'unione del fuoco e della terra. All'epoca c'erano stati pochissimi casi come voi quindi non sapevano a cosa andavano incontro. A quanto dice la storia fin da piccolo aveva mostrato sintomi di instabilità, poi quando i suoi poteri si manifestarono diventò completamente pazzo.-

-Che fine ha fatto?- chiedo curiosa.

-Non si sa. La storia dice che è morto durante la catastrofe del Vesuvio, altri ritengono che sia ancora vivo e che sia lui la causa delle più disastrose eruzioni avvenute nel corso della storia.- 

-Ancora vivo?? Ma sono passati secoli!- dico sconcertata.

-Si ma visto che viviamo attraverso gli elementi noi non moriamo di vecchiaia, ma solo se privati dell'energia del nostro elemento o se ovviamente veniamo feriti mortalmente. Nel vostro caso avete ben due elementi quindi potete vivere per secoli.-

-Davvero??- wow, Alex non mi ha raccontato nulla di tutto ciò. Quindi in teoria io sarei immortale.. Mi chiedo allora quanti anni abbia lui. Ma prima..

-Perchè mia madre è morta partorendomi?- chiedo esprimendo il mio dubbio. Appena la accenno il suo comportamento cambia. E' visibilmente triste e malinconico. 

-Come ti ho detto, quando nasciamo dobbiamo essere in contatto con il nostro elemento per poterne trarre l'energia, però voi eravate nel mondo degli umani e quindi il rito non è stato compiuto a dovere. Essendo un essere molto forte, durante il processo di nascita devi aver sottratto il potere da lei in quando era la cosa più vicina a te che aveva a disposizione l'energia. Questo spiega anche perchè tu abbia sviluppato già i tuoi poteri dell'Arkan Ilme, mentre quelli di tuo padre no.- 

O mio dio, questo significa che l'ho uccisa io, è colpa mia se è morta.. Cioè ho sempre saputo che era morta di parto però potevo ancora attribuire la colpa all'incapacità delle suore ad affrontare un frangente simile, mentre ora so che la colpa è solo mia. Ho rubato il potere da lei, l'ho uccisa per poter nascere. E' morta a causa mia. Sento le lacrime bagnarmi la faccia mentre mi sento in colpa per tutti i pensieri cattivi che ho avuto nei suoi confronti. Per quanto tempo l'ho odiata perchè mi aveva abbandonato in questo mondo, come se avesse scelto lei di morire pur di non stare con una bimba così strana. E ora scopro che non sono strana, che sono come lei e che sono io la causa del mio stesso male, sono io che ho fatto si che mi abbandonasse. 

Sono io che l'ho uccisa. 

La carezza del colore blu. #Wattys2016Where stories live. Discover now