17.

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La settimana di Halloween Jongdae si adoperò per organizzare la festa. Minseok gli diede carta bianca e Jongdae per la prima volta in vita sua, non badò a spese. Alla festa avrebbero partecipato quei viscidi che volevano rimpiazzare Minseok e Jongdae voleva dimostrare a tutti che Kim Xiumin era ancora il numero uno!

Aveva ordinato le decorazioni floreali da Bloom Saloon , il fiorista più famoso di Busan, così come i pasticcini e le varie leccornie, per i ragazzini che avrebbero bussato alla loro porta quella sera, le aveva ordinate dalla pasticceria Xoxo .

Jongdae aveva scoperto il lato spendaccione del suo carattere. Gli piaceva sfilare dal portafogli la carta oro. Adorava che Mark lo seguisse aiutandolo con i pacchi. Girare in limousine era fantastico!

«Oddio sto diventando davvero l'uomo di un boss!» disse fra sè mentre rientrava a casa dopo aver terminato le varie commissioni per la festa.

«Direi che sei perfetto!» rispose Mark al volante.

«Ma io non sono mai stato così! Io ho sempre...»

«Odiato quelli come noi?»

«Già...scusa»

«Beh anch'io li odio certi come me!»

«...sarà! Però non mi ci vedo fino infondo in questi panni. Mi manca Dong-gu, mi manca la mia vecchia vita, mi manca la mia vecchia università»

«Ti manca la tua vecchia vita?»

«Beh....diciamo che mi manca la mia vecchia vita quando stavo a casa di Minseok» ammise Jongdae.

«Già! Lo scambio! Minseok è unico nel suo genere!» ridacchiò il ragazzo.

«Unico e psicolabile!» sorrise Jongdae mentre, rivolgendo lo sguardo fuori dal finestrino, pensava all'inizio di quella storia.

<<Jongdae...buongiorno>> sussurrò lui.

<<Cosa diavolo vuoi ancora dalla mia famiglia, Minseok?>> disse Jongdae a denti stretti.

<<Te>> rispose lui semplicemente.

<<Prego?>>

<<Voglio te, da oggi tu sei mio>> continuò lui come se nulla fosse.

<<Che diavolo vai blaterando? Oltre ad essere un delinquente sei anche drogato?>>

<<Smettila di dire stupidaggini e dimmi quanto ti deve quel buono a nulla di Wonhae!>>

<<Ripeto...mi deve te!>> disse l'uomo divertito.

Jongdae lo guardò in tralice.

<<Spiega>>

<<Ieri sera tuo padre...ops il tuo patrigno ha perso settecento mila won e..>>

<<Quanti???>> lo interruppe lui <<E dove li trovo io tutti quei soldi?>> gridò.

<<Lasciami finire. Come dicevo, ha perso settecento mila won e visto che non può saldare il debito mi ha ceduto qualcosa che secondo lui vale il debito>>

<<Che sarebbe>> sussurrò Jongdae avendo mezzo capito di "chi" parlava ma incapace di crederci.

<<Te>> sorrise l'uomo.

<<Ma sei pazzo? Ma siete pazzi?! Ma dove credete di essere? La schiavitù è stata abolita! Brutti stronzi!>> era furibondo, avesse avuto davanti il suo patrigno l'avrebbe ucciso.

Odio & AmoreWhere stories live. Discover now