35. Damon l'egoista

154 2 0
                                    

«Tu... qu-qui» dissi con voce strozzata.

Prima che Amanda potesse rispondermi, Al le corse incontro e si buttò su di lei facendola arretrare di qualche passo.
La strinse forte, come per impedirle di allontanarsi; si aggrappò a lei come se fosse l'unica cosa che potesse sorreggerlo da tutto il resto; ed incavò la testa tra i suoi capelli setosi nascondendo l'emozione forte che si faceva padrona del suo volto.

Probabilmente le sussurrò qualcosa, poiché Amanda assunse un'espressione premurosa, arrossendo lievemente.

Io rimasi immobile, non potevo credere che la biondina fosse lì, con noi. E ancora non riuscivo a capire quale fosse il motivo, poi lo immaginai.

Melissa e Caleb rimasero come me, anche se un po' meno sconvolti visto che con lei non avevano lo stesso rapporto che invece c'era tra noi.

Poco dopo Al liberò la sua ragazza dal suo abbraccio possessivo, ma non si allontanò da lei.

Asciugò dalle lacrime con il dorso della mano e subito dopo prese il volto di Amanda tra le sue mani, sorridendole.

«Tu sei matta» sussurrò quasi ridendo, «Rischi di farmi prendere un colpo!» continuò.

«Se avessi avvisato, mi sarei persa questa scena» disse la bionda poggiando la sua mano su quella del compagno che era ancora avvinghiato a lei.

Poi spostò lo sguardo su noi altri e continuò:«... e poi, se l'avessi fatto, dove sarebbe stato il divertimento?»

Le sorrisi da lontano.

Al, con un sorriso che occupava gran parte della sua faccia, scompigliò i capelli della ragazza e le spinse il capo sul suo petto, abbracciandola ancora una volta.

Una scena commovente, non avrei mai voluto interromperla, ma gli Esclusi avevano fiutato la presenza di un nuovo angelo e si stavano avvicinando minacciosamente; sarebbe stato meglio se li avessi risvegliati dal loro momento amoroso.

«Ragazzi», Al alzò gli occhi su di me, infastidito, «gli Esclusi» dissi.

Il mio amico spostò lo sguardo sull'esercito di tuniche nere dietro di me e allentò la presa.
Amanda si staccò dall'abbraccio e si raddrizzò, mirando anche lei alle schiere.

Mi misi davanti a loro, come scudo, e lo stesso fecero Melissa e Caleb.
Al diede la mano ad Amanda.

«Chi è la Bianca?»

«È nostra amica, non c'è pericolo.» dissi io con sguardo duro.

«Ma è una beata!» affermò qualcuno dall'esercito.

Mi voltai per guardare i biondini dietro di me, Al aveva un atteggiamento protettivo mentre Amanda aveva la fronte corrugata e lo sguardo serio, fiutava del pericolo.

Presi di nuovo la parola.
«Ma non è una nemica. Fidatevi di me, dopotutto, siamo alleati, dovreste credermi sulla parola»

Nessuno commentò, fin quando Oskar fece cenno col capo ai suoi per dir loro di abbassare le armi.
A quel punto tutto si calmò e gli Esclusi tornarono all'accampamento.

Un altro pericolo scampato.

                                ~·~

«Come hai saputo dov'eravamo?» chiese Caleb ad Amanda una volta che questa ebbe sistemato il suo zaino nella tenda di Al.

«Beh, è stato abbastanza facile in realtà. Mi è bastato seguire il ragionamento di Damon per capire.»

Sussultai a quell'affermazione.

DANNATOWhere stories live. Discover now