7. Proposte

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Catherine e Amanda ci stavano aspettando al centro della piazza.

Catherine era sorridente e impaziente, e bellissima come sempre.

Amanda invece aveva un'espressione seria... immaginai che ci avesse riconosciuto e che per lei (come per noi) non era affatto un bell'incontro.

Ma Catherine... attirava gli angeli? No, perché fino a quel momento non l'avevo vista passare del tempo con un mortale... sul serio.

«Hey Dam, Al! Come state? Lei è Amanda, una mia carissima amica»

Amanda fece un cenno con la testa per salutarci, impassibile.

«Ciao Cate, Amanda» feci io, con un finto sorriso. Non potevo dire a Cate di conoscere già la bionda imbronciata, sarebbe stata una lunga storia da raccontare...

«Io sono Al» disse il mio amico, sfidando con lo sguardo Amanda.

«Beene. Ora che ci siamo presentati... che si fa?» chiese Catherine ancora impaziente.

«Pensavo di far passare del tempo insieme ad Al e Amanda. Che ne dite ragazzi?» proposi sfregandomi le mani.

Al, con le mani nelle tasche, mormorò un "va bene", mentre Amanda mi rifilò uno sguardo assassino.

«Non credo che sia una buona idea» ammise alla fine.

«Bene, allora io me ne torno a casa» rispose Al, ma lo trattenni con il braccio.

«Tu non te ne vai da qui senza la bianca. Chiaro?» sussurrai al suo orecchio.
Al annuì contro voglia e si avvicinò alla ragazza.

«Penso che un giretto assieme non sarebbe così male in fondo. Possiamo provarci... alla fine è solo una perdita di tempo mentre quei due fanno i piccioncini»

Amanda continuò a guardarlo seria e senza sbattere ciglio, ma Al non si scompose e aspettò che la ragazza cedesse.

Sapevo che Al sarebbe stato il tipo giusto, se la cava in queste cose.

Cate abbassò lo sguardo e sospirò sconfitta.

Sperai fino alla fine che la candida accettasse l'offerta, ma a quanto pare era abbastanza testarda.

«Sai, preferirei uscire con mille ragazze piuttosto che con te, ma ci tocca. E lo sai il perché? Beh, perché siamo amici di questi due rompipalle, e proprio perché li vogliamo bene, dobbiamo sacrificarci. Se accetti, ti prometto che sarò il meno antipatico e coglione possibile, potrei anche farti passare un bel pomeriggio sai?» cercò di convincerla Al.

A quelle parole alzai un sopracciglio, in teoria mi aveva dato del rompiscatole, ma lasciai correre.

Amanda riuscì a mostrare un sorrisetto e finalmente sciolse le braccia che erano incrociate al petto.

«E va bene. Ma che sia l'unica e ultima volta!» ammiccò lei, guardando me e Catherine.

La bruna mostrò un sorriso a trentadue denti e annuì freneticamente.

Amanda si rese conto della felicità della sua amica, e sorrise a sua volta. Poi guardò Al (che credo stesse sorridendo anche lui, ma non riuscivo a vederlo visto che era di spalle) e gli mormorò qualcosa che non riuscii a sentire. Dopodiché si avviarono, ma abbastanza separati nel camminare: come se il contatto tra loro due fosse letale.

«Alloooora» disse Cate con un sopracciglio alzato e un sorrisetto malizioso «dov'è che si va?»

«Prima ho qualcosa per te!» dissi io e le porsi la busta con il vestito che le avevo comprato.

«Damon ma che fai?! Non dovevi!» si lamentò lei, ma si vedeva che il mio pensiero le avesse fatto piacere.

Quando vide il vestito, sgranò gli occhi: «Ma è bellissimo!» esclamò sorridente.

«Ti piace?» chiesi impaziente.

«Lo adoro... graziee!» mi saltò addosso e mi gettò le braccia al collo. La strinsi forte a me e le sussurrai un "prego".

DANNATOWhere stories live. Discover now