11. La verità viene sempre a galla

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Louis era in cucina a preparare il pranzo e con lui c'erano le due ragazze, io ed Al invece ci trovavamo nel soggiorno a chiacchierare.

«Ti senti a disagio?» chiesi.

«A disagio? Perché dovrei sentirmi a disagio? Solo perché frequento un angelo schierato col Paradiso che è totalmente diverso da me e a cui tengo molto, e perché mi trovo a casa sua con un ragazzo del suo gruppo con cui in passato abbiamo avuto molti litigi e tra l'altro che sarebbe capace di spaccarmi il naso sa sapesse di questa relazione?» rispose Al andando completamente nel pallone.

Era nervoso, si vedeva. Non era scherzoso come al solito.

«Relazione?»

«Cazzo Damon, non è questo il punto ora!»

«Hai ragione. Tranquillo, Amanda non dirà nulla a Louis e neanche io» lo rassicurai.

«So bene che Amanda non dirà nulla...» muoveva freneticamente il piede.

«Dubiti di Catherine?» chiesi lentamente.

«Ah Dam, non fare la vittima ora. Cate non sa nulla di noi, non sa neanche che siamo tutti nemici. Non è a conoscenza neanche della storiella che hai inventato!»

Non lo guardai in faccia. Lui usciva con una nemica, e ora il problema era Cate? Ma se poteva scordarselo! Non solo l'avevo aiutato.

Mi alzai dal divano e raggiunsi gli altri in cucina.

Al sbuffò.

«Hey. Damon ci ha degnati della tua presenza!» ironizzò Louis.

«Sentivo un certo... profumino» sorrisi cercando di essere simpatico.

«Louis sta preparando una zuppa messicana, piccantissima»

«Cate ha ragione! È molto piccante, dovrebbe piacere a te ed Al, per come siete... tosti» affermò Louis con una punta di sarcasmo.

Feci una risatina finta.

Louis continuò a parlare della sua salsa con Cate e mi allontanai, non me ne poteva fregar di meno. Fu solo in quel momento che notai Amanda seduta al tavolo in disparte, era pensierosa. Mi avvicinai.

«Amanda, a cosa pensi?»

Lei tornò alla normalità e si raddrizzò sulla sedia.

«Oh, scusa. Meditavo»

«Su cosa?» non avevo mai parlato con lei, ma se Al la trovava interessante magari avrei potuto impare a conoscerla.

«Beh... io mi sono affezionata ad Al, anzi mi piace molto. È riuscito a farmi dimenticare totalmente il ragazzo per cui avevo una cotta; ossia... Louis» stava nascondendo entrambe le mani sotto il tavolo, era imbarazzata.

Sussultai. Louis?

«Quindi era per Louis che stavi male»

«Sì, ma questo Al non lo sa. Non vorrei che...» si asciugò una lacrima, prima che le rigasse il volto.

«Oh no Amanda, tranquilla. Al non è il tipo, non ti lascerebbe mai per un motivo del genere. Soprattutto se sa che per lui provi davvero qualcosa. Pensa che adesso è preoccupato di non piacere a Louis e che se questo scoprisse della vostra "relazione"» virgolettai «gli staccerebbe la testa»
Feci una smorfia per sdrammatizzare.

«Davvero pensa questo?» inclinò il capo.

«Sì! Dai, vai a parlare con lui, potresti anche dirgli ciò che hai detto a me» le feci l'occhiolino.

«Hai ragione» mise una mano sul mio braccio «Grazie Dam. Non sei così cafone come pensavo» dopo avermi sorriso, si alzò dalla sedia e raggiunse Al nel soggiorno.

DANNATODove le storie prendono vita. Scoprilo ora