The end of Alie pt.1

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«Spostatevi.» disse, con leggerezza e tranquillità, rivolgendosi a Bellamy e Clarke. Il primo la fulminò con lo sguardo, ma non pronunciò mezza parola e la lasciò avvicinarsi a Roan. «Ti fidi di me?»

Roan alzò lo sguardo su di lei, fissandola attentamente e a lungo. «Si.» rispose poi, con convinzione. Alexis ammiccò ad un sorriso.

«Allora fidati di me anche stavolta. Collabora con noi, vogliamo la stessa cosa: un nuovo Comandante. È rischioso lo so, ma è l'unico modo che abbiamo per ottenere ciò che vogliamo.» fece una piccola pausa, per far riflettere anche il suo interlocutore — in questo lasso di tempo, Bellamy e Clarke si rivolsero sguardi severi, cercando di capire che diavolo stesse facendo Alexis; dopo qualche minuto la ragazza pose di nuovo la questione con cui aveva iniziato tutto il discorso. «Quindi, ti fidi di me?»

Roan ci mise di meno stavolta a rispondere, aggiungendo anche dei cenni con la testa. «Si, mi fido. Vi aiuterò.» Alexis gli sorrise, cosa che lui ricambiò. Dopodiché lei si girò e guardò gli altri due con sguardo fiero.

«Non ci voleva tanto, idioti. Potevate far parlare me, fin dall'inizio.» a quell'affermazione, Roan non riuscì a trattenere una piccola risata, mentre Bellamy e Clarke si subivano la predica di Alexis. In effetti, sapevano fin da subito che lei l'avrebbe convinto con poco, anche solo per come lui aveva reagito nel vederla. Bellamy schioccò la lingua, scocciato; Clarke invece se ne andò senza dire nulla.

«Andiamocene.» esordì poi Bellamy, tirando per un braccio anche Alexis. Quest'ultima cercò di non lasciarsi trascinare dal ragazzo, ma lui era troppo forte per lei. Una volta fuori dalla cella, si liberò dalla sua presa con uno strattone.

«So camminare anche da sola, lo sai?» ringhiò.

«Lo so, ma non voglio che tu gli stia vicino.» ribatté lui, con un tono alquanto severo, al quale Alexis si mise a ridere.

«Che cazzo vuoi dalla mia vita Bel? Roan è mio amico, mi ha già aiutato in passato, più di quanto tu abbia fatto.» gli sputò quelle parole con così tanta cattiveria, che Bellamy rimase senza parole per qualche minuto.

«Non azzardarti a dire un'altra cosa del genere. Per te ho fatto più del dovuto.»

«Scopandoti Raven? Scopandoti Gina? Ma fammi il piacere! Ora vattene, voglio parlare con il mio amico.» sottolineò quelle ultime parole, così da stuzzicare ancora di più Bellamy. E ci riuscì benissimo, Bellamy tirò un pugno al muro e se ne andò furioso.

«Scopati anche qualche terrestre, già che ci sei!» gli urlò dietro, alche Bellamy si girò con uno sguardo furioso.

«Stai zitta, Regina dei Ghiacci. Tu sei quella che si è allontanata da me, non io. Ricordatelo.»

Alexis non rispose, rimase zitta e ferma dov'era. Sapeva che, in fondo, quello che aveva ragione era Bellamy; lei era il problema principale, non lui.

***

«Litigato di nuovo?» Roan rise, non appena vide entrare nella sua cella Alexis, con uno sguardo tutt'altro che felice. Lei roteò gli occhi, incrociando le braccia.

«Non ne voglio parlare. Piuttosto, cosa hai fatto al braccio?» gli chiese lei.

«Il tuo fidanzato mi ha sparato.»

Alexis gli rivolse un'occhiataccia e in quel momento avrebbe solo voluto prenderlo a pugni. «Non è il mio fidanzato.» sottolineò con disprezzo la negazione, volendo chiarire per bene le cose. Al che, Roan alzò le mani in segno di resa e non pronunciò altra parola; fu stranamente Alexis a stupirlo, rompendo il silenzio che si era creato, e tirò fuori un argomento che Roan pensava fosse ormai diventato un tabù per la ragazza. «Mi manca Amos.» e dopo questa rivelazione scottante, Alexis si sedette in parte all'uomo, lo sguardo perso e gli occhi lucidi.

Survivors || The 100Where stories live. Discover now