It Hurts

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[ Dato che è l'ultimo capitolo della seconda serie e domani è Santa Lucia, il capitolo lo faccio uscire oggi. Spero vi piaccia❤️ ]

Aspettarono per un tempo così lungo che parve un'eternità, ma ancora non era arrivata alcuna notizia da parte di Raven. Tutt'un tratto però, si sentirono degli spari provenire dalla diga e capirono al volo che in qualche modo Raven c'era riuscita, anche se ora Mount Weather sapeva del loro piano.

Mount Weather iniziò quindi a bombardare l'esercito con vari spari, bloccandoli quindi ad una distanza di più o meno cinque metri dalla porta. Nessuno sarebbe perciò riuscito a sbloccarla in quel modo, visto che l'idrazina sarebbe esplosa solo a comando manuale.

Il soldato Miller però, si offrì volontario per dirigersi verso la porta — dato che per suo figlio avrebbe fatto qualsiasi cosa —, scortato da un gruppo di Terrestri. Purtroppo, nemmeno quel piano funzionò e tutti i Terrestri vennero abbattuti, mentre Miller si nascose sotto ai loro cadaveri per uscirne vivo.

La sparatoria nel frattempo continuava e il tempo a loro disposizione per far saltare la porta era sempre meno, perciò Lincoln decise di giocare d'azzardo. Scagliò una freccia infuocata contro la porta e la sua serratura saltò.

«Grande!» urlò Alexis, andando a battersi un cinque col terrestre. Quest'ultimo le sorrise, poi, mentre la Comandante si dirigeva ad uccidere il cecchino, andò ad abbattere la porta insieme ad altri robusti uomini. Ci riuscirono, ma non tanto grazie alla loro forza, quanto al fatto che qualcuno gliel'aveva lasciata aprire.

Lexa tornò poco dopo l'apertura della porta insieme al cecchino, Carl Emerson, e ordinò a tutti di abbassare le armi. I Terrestri le obbedirono prontamente, mentre lei andava a liberare Emerson. Nel frattempo, dei Terrestri uscivano dalla porta.

«Cosa diavolo sta succedendo...?» si chiese Alexis, non capendo niente di ciò che stava accadendo in quel preciso istante. Lexa intanto suonò la ritirata e tutto l'esercito Terrestre se ne andò, insieme alla sua gente appena resa libera.

«Lexa ha fatto un patto con Mount Weather. Ma non includeva anche la nostra gente.» le spiegò Clarke, avvicinandosi lentamente a lei, con sguardo affranto. Nel contempo, anche il Popolo del Cielo se ne stava andando, rassegnato al fatto che nemmeno quel giorno avrebbero liberato la loro gente.

«Dimmi che scherzi.» ringhiò Alexis. Purtroppo però, Clarke era più seria che mai. «Come hai potuto lasciare che ti tradisse in questo modo? Come hai potuto fidarti così ciecamente di lei?» sbottò, gesticolando furiosamente.

«Sto facendo del mio meglio!» urlò altrettanto rabbiosamente Clarke.

«Stai mentendo a te stessa. » sibilò l'altra, con una furia omicida negli occhi. Clarke non osò controbattere oltre, sapendo bene che Alexis non aveva tutti i torti e che se avrebbe anche solo osato proferire la minima parola la collera di Alexis si sarebbe trasformata in qualcosa di ancora più pericoloso.

***

Clarke si diresse poi alle miniere, dove Octavia stava cercando di trovare una via d'accesso per Mount Weather. Anche Alexis andò lì, ma partì qualche minuto dopo Clarke e arrivò giusto alla fine della discussione tra le due, dove a quanto pare anche Octavia stava sgridando Clarke.

«Vi si sente da in cima alle gallerie, idiote.» sbottò, portando le mani sui fianchi. Le due si girarono improvvisamente verso la provenienza della sua voce, non avendo avvertito il suo arrivo.

Stavano per controbattere, quando la porta d'accesso a Mount Weather si aprì. Nessuno osò fiatare, estraendo semplicemente ognuno la propria arma. A tutte e tre ci vollero alcuni secondi per riconoscere le figure di quattro ragazzi, a loro molto familiari, ma che in quel momento risultavano molto cambiati esteriormente.

Survivors || The 100Where stories live. Discover now