The end of Alie pt.1

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Un'arena esultante, un pover uomo costretto a combattere e un leone fiero e ignaro del suo destino: era questo ciò che stavolta appariva nel suo sogno. Lei era sugli spalti, ma non su uno qualsiasi. Era accanto all'imperatore, in quel caso probabilmente Giulio Cesare.

«Ave, Caesar, morituri te salutant.» disse l'uomo, ovvero il gladiatore di quella giornata. Era la solita frase che loro rivolgevano al pubblico, prima dell'inizio dei giochi. Alexis non pronunciò alcuna parola, cercando di decifrare quello strano sogno e sapendo che tanto nessuno l'avrebbe sentita; d'altronde, era tutto frutto della sua fantasia.

Si osservò in giro, ma non notò nulla di strano. L'unica cosa che poteva farla riflettere era appunto la frase pronunciata dal gladiatore: "Ave, Cesare, quelli che vanno a morire ti salutano". Che fosse una qualche premonizione sulla sua morte o sulla morte di qualcun altro? Quelle diavolo di premonizioni erano sempre più complesse da decifrare.

Tutt'un tratto, durante il combattimento, il sole divenne così caldo da far scomparire ogni cosa. Era appena arrivata un'apocalisse, così, dal nulla. E in quel preciso istante, Alexis si risvegliò completamente sudata, Hachiko che le leccava una mano.

«Alex? Tutto bene?» Monty si avvicinò a lei preoccupato, avendo avvertito quanto fosse stata irrequieta durante il sonno di quella notte. Alexis scosse la testa, alzandosi dal letto con uno sguardo perso.

«Ho bisogno solo di una doccia.» ammise infine, e così fece.

Ripensò a quel sogno, ma non trovò alcuna spiegazione, alcun collegamento. A meno che una nuova Apocalisse non fosse alle porte e loro sarebbero destinati a morire tutti. Scacciò però quei pensieri dalla testa: stava sicuramente delirando, ora avrebbero sconfitto Alie e i problemi sarebbero finiti lì. Ma sapeva anche lei che i suoi sogni non mentivano.

Passò qualche altro giorno, in cui Raven e Monty tentarono di sabotare Alie dall'interno, ma ogni tentativo fu vano. Quando tornarono poi gli altri dalla loro missione, Alexis vide l'ultima persona che si sarebbe aspettata con loro.

«Roan?» non appena scorse la sua figura scendere dal Rover, si avvicinò a lui con un'espressione sconvolta. Era legato e aveva un braccio fasciato, perciò voleva dire che non era sicuramente un loro ospite gradito.

L'uomo s'illuminò al vederla così tranquilla, sapendo di ciò che era successo ad Amos e a tutti gli altri terrestri. Era strano da dire per lui, ma quando ne era venuto a conoscenza si era preoccupato molto per la ragazza. «Alexis!» cercò di andarle vicino, ma Bellamy lo bloccò all'istante con uno sguardo letale e una presa ferrea.

«Non azzardarti nemmeno a sfiorarla.» gli sussurrò all'orecchio, ma chiunque in quella stanza capì cosa era stato detto dal ricciolino. Alexis roteò gli occhi, ma non intervenne in alcun modo: avrebbe avuto l'occasione di parlare con Roan più tardi, e magari da sola.

«Luna ha detto di no.» Octavia non fece grandi giri di parole e non sprecò tempo in chiacchiere inutili: arrivò dritta al nocciolo della questione più importante; tutti infatti si chiedevano dove fosse Luna.

«Ma questo è il nostro lasciapassare per Polis — Bellamy mise una mano sulla spalla di Roan, che lo guardò alquanto scocciato — Bryan, Harper, portatelo in cella.» i due obbedirono all'istante agli ordini di Bellamy, andandosene con Roan.

Bellamy e Clarke spiegarono che avrebbero voluto usarlo per arrivare ad Ontari, grazie al titolo di Re di Azgeda di Roan; avrebbero quindi impiantato la fiamma ad Ontari e tutto sarebbe finalmente finito. L'unica cosa, era convincere Roan ad aiutarli.

***

Clarke e Bellamy andarono a parlare con Roan, ma i loro sforzi per convincerlo non furono molto efficaci. Parlavano di volere la stessa cosa, ovvero un nuovo Comandante, tuttavia Roan non era molto propenso a fidarsi di loro. Alexis osservava la scena da lontano, e alla fine non poté che intervenire. In fin dei conti, lei sapeva come farlo collaborare — visto il loro rapporto — ed era d'accordo col piano di Bellamy e Clarke di impiantare la fiamma ad Ontari, quindi l'avrebbe fatto volentieri.

Survivors || The 100Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora