Leave or Die

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Il clima che quella sera si percepiva al campo Jaha era molto più allegro e spensierato di quanto lo fosse mai stato, grazie anche al ritrovamento dell'alcool prodotto da Monty qualche settimana prima.

Gli unici però che non dimostravano tutta questa serenità, erano alcuni tra i più giovani. Avevano tutti motivazioni alquanto diverse, ma erano comunque ugualmente tesi.

«Okay, ripeti.» Bellamy stava osservando attentamente la mappa disegnata da Clarke di Mount Weather, ma ancora ci capiva ben poco.

«È come un labirinto. Arriviamo alla diga attraverso questo tunnel. È tutto connesso al sistema principale, quella è la nostra via d'accesso.» spiegò nuovamente Clarke, indicando dei punti precisi sulla mappa nel mentre che parlava.

Bellamy la guardò svariate volte e due ovvi problemi iniziarono a vagargli nella mente. «Certo. Evitando I Mietitori e gli uomini della montagna... — fece una piccola pausa, in cui il suo sguardo si andò a posare sulla sorella ed Alexis, che stavano animatamente parlando tra di loro. Avrebbe protetto quei sorrisi. Per un attimo anche Alexis si voltò verso di lui, e quest'ultimo riportò quindi subito lo sguardo su Clarke — Te lo giuro, se tua madre non autorizza la missione, andrò da solo.» affermò infine, con una convinzione quasi estrema.

«Non saresti solo.» replicò subito Clarke, con altrettanta certezza.

***

«Stanno parlando di Mount Weather, non è vero?» chiese Alexis all'amica, dando qualche occhiata ai due ragazzi che stavano seduti ad un tavolo poco più in là di loro. Nel contempo, Octavia ed Alexis fingevano qualche sorriso, così da non far capire agli altri due che li stavano spiando.

Octavia annuì con un semplice gesto del capo, lanciando un veloce sguardo sulla mappa di Bellamy e Clarke. «Clarke ha disegnato una mappa di Mount Weather. Probabilmente stanno studiano un piano per entrarci.»

Alexis rimase in silenzio per qualche secondo, mentre osservava i due ragazzi parlare. Ora l'espressione di Clarke sembrava più triste, molto diversa rispetto a prima. Probabilmente stavano parlando di Finn e di ciò che aveva fatto, Alexis riusciva a capirlo chiaramente.
C'erano poche cose in cui era veramente brava, ma tra quelle poche c'era sicuramente il saper leggere le persone.

Parlando del diavolo, ecco che Finn si unì a Clarke e Bellamy, e quest'ultimo si vide costretto ad andarsene.

Bellamy si diresse quindi proprio verso la coppia di amiche, che dovettero subito cambiare argomento e fingere una risata.

«Ehi.» sorrise leggermente, ed entrambe le ragazze gli risposero con un altro saluto, uno un più freddo da parte di Alexis, e uno più caloroso da parte di Octavia.

Ci fu poi un attimo di silenzio, in cui si avvertì una strana tensione tra i tre, ed Octavia preferì lasciare da soli i due ragazzi. Sapeva che avevano tante questioni ancora irrisolte, e forse quello era il momento giusto per cercare di sistemarle. O almeno sperava che lo fosse.

«Raggiungimi dopo.» disse, rivolta ad Alexis, prima di andarsene. La ragazza annuì con un cenno del capo, poi Bellamy si decise finalmente a parlare.

«Senti.. Alex.. Ultimamente c'è una domanda che continua a tormentarmi..» fece una pausa, in cui lei lo guardò stranita, non avendo la minima idea di che cosa potesse star parlando. Lo incitò quindi a continuare, essendo curiosa di sapere. Bellamy prese tutto il coraggio che poteva e le pose quella fatidica domanda che da giorni tanto lo spaventava. «Dove sono i tuoi genitori?»

Alexis rimase spiazzata da quella precisa questione, anche se un po' se l'aspettava. D'altronde, le voci giravano in fretta e probabilmente era arrivata anche a lui quella che parlava di lei e Marcus Kane. Non aveva quindi altra scelta se non dirgli la verità, ma era una cosa a cui non era ancora pronta. Avrebbe trovato una scappatoia, come sempre. «Morti.» cercò di sembrare il più convincente possibile, e fortunatamente il ragazzo sembrò cascarci in pieno.

Survivors || The 100Where stories live. Discover now