33- Il giorno della mostra scientifica.

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Dopo aver versato anche il mio latte nella mia tazza, lo raggiungo al tavolo, sedendomi nella sedia davanti a lui.

«Papà... posso farti... delle domande?»

Mio padre assume un'espressione confusa, alzando un sopracciglio e inclinando leggermente di lato la testa.
«Mmmh? Certo Dani. Di che si tratta? Se ti servono dei consigli su Riccardo... posso provare ad aiutarti ma credo che tua madre possa esserti più d'aiuto...»

«Eh?! N-no... con lui va tutto bene... si tratta proprio di mamma in realtà...»

L'espressione di mio padre si fa più seria e resta in silenzio, aspettando la mia domanda.

«Come... come sta andando con lei? Io... la vedo ogni tanto durante la settimana e credo che il rapporto tra me e lei stia aumentando gradualmente... e che in generale le cose stiano andando bene... però... in effetti... non so come stiano andando le cose tra di voi...»

«Dani... ovviamente, tra me e tua madre non ci potrà mai più essere quello che c'è stato prima, o almeno dal mio punto di vista.»

«Questo lo so papà, infatti... non intendevo quello.»

«Ora io e lei, stiamo cercando di mantenere un buon rapporto... lo stiamo facendo soprattutto per te Dani... c'è ancora molto da "recuperare" sia da parte nostra che da parte tua con lei e ci vorrà del tempo.»

«Sì... però... in generale... si può dire che le cose vanno bene... vero?»

Mio padre assume un'espressione confusa e mezzo interrogativa e resta a guardarmi in silenzio per qualche minuto prima di riprendere a parlare.

«C'è qualcosa che ti preoccupa Dani?»

«Volevo solo... sapere come stesse andando tra di voi... per me... è importante...»

«Puoi stare tranquillo Dani. Non ci sono più i problemi di prima... certo... non posso dire di aver cancellato tutto quello che è successo in questi anni... ma sto cercando di mantenere un rapporto normale con lei, come mi hai chiesto tu.»

«Mmmh... meglio così.»

Mio padre, dopo aver bevuto un sorso di latte dalla sua tazza, riporta lo sguardo verso di me e accenna un sorriso.
«C'è dell'altro che devi chiedermi?»

«Beh... io... vedi io... da quando ci siamo trasferiti qui... non ho fatto altro che chiedermi... "Davvero non partiremo più?"... e... io... ho continuato a pormi dei dubbi su questo...»

«Daniel... io l'ho sempre saputo che a te non è mai piaciuto trasferirti in continuazione... tu non ti sei mai lamentato... ogni volta che prendevo la decisione di trasferirci tu non dicevi mai nulla... ma dal tuo sguardo lo capivo che questo non ti è mai piaciuto...»

«Non è proprio così... certo non posso dire di essere stato contento di aver fatto tutti questi traslochi... Però... praticamente mi ero abituato a non restare per troppo tempo in un luogo...»

«Tutto questo è successo solo per colpa mia... mi dispiace Daniel...» mio padre fa una pausa e una volta finito di bere il suo latte, si alza in piedi per mettere la tazza a lavare, per poi voltarsi nuovamente nella mia direzione.
«Da quando siamo arrivati qui... sono successe tante cose... sia positive che negative... e... tutte queste situazioni... tra cui la questione di tua madre... ci hanno anche permesso di avvicinarci di più... ti confidi molto di più con me... e in generale posso dire che osservandoti... ti vedo molto più felice e sorridente da quando siamo qui.»

«Papà io... mi sono sempre trovato abbastanza bene ogni volta che ci siamo trasferiti... non ho mai avuto troppi problemi ad adattarmi... però...»
Faccio una pausa e resto a guardare mio padre dritto negli occhi per qualche istante.
«Però... non potrò dirti di sì se mai deciderai di trasferirci di nuovo... se mai dovesse succedere di nuovo... mi opporrò... io... non voglio andarmene da qui...»

Vorrei solo starti accanto. (In Revisione) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora