11- Calma.

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«Allora tu... sei un "immune"...»

Luna ed io rimaniamo a guardarci entrambi con un'espressione sconvolta stampata in viso.

«EH?! Come?!» emetto poco dopo.

Gli occhi color smeraldo di Luna sono sgranati e fissi su di me, le labbra rosee leggermente schiuse vengono coperte poco dopo dalla sua mano destra. Le unghie  smaltate color argento sprofondano, leggermente nella sua guancia.

«Cosa intendi Luna?»
La voce di Riccardo alle nostre spalle ci fa sussultare.
Luna rivolge lo sguardo verso il cugino che rimane a guardarla con aria estremamente confusa.

«Rick... nemmeno la mia abilità funziona su di lui... Questo ragazzo... deve essere un immune.»

«Cosa?!» faccio una pausa e mi volto a guardare prima Riccardo e poi nuovamente Luna. «Anche tu... hai un'abilità come Riccardo?! E cosa intendi per immune?!»

«Appunto! Che significa? Non ne avevo mai sentito parlare prima d'ora!» pronuncia Riccardo mantenendo lo sguardo sulla ragazza.

Luna rivolge lo sguardo verso di me e rimane in silenzio per qualche istante.
«La mia abilità mi permette di conoscere la personalità delle persone guardandole negli occhi... e su di te Daniel non funziona. Non riesco a leggere nulla...» fa una pausa e poi continua poco dopo. «Le persone sulle quali le nostre abilità non funzionano... le chiamiamo immuni... ma finora non avevo mai incontrato nessuno di questa categoria...»
Luna rivolge ora lo sguardo verso Riccardo e rimane a guardarlo con aria perplessa.
«Rick... mio padre... non te ne ha mai parlato?»

«È la prima volta che lo sento.» pronuncia Riccardo abbassando lo sguardo.

«No aspettate!» pronuncio portandomi nervosamente una mano davanti agli occhi.
«Quindi... tutta la vostra famiglia ha un'abilità?! E... su di me queste abilità non funzionano?!»

Luna annuisce con un cenno della testa.
«Io, Riccardo e mio padre possediamo tutti e tre un'abilità... anche mio zio, il padre di Rick, l'aveva...» la ragazza fa una pausa e abbassa lo sguardo.
«Non so dirti esattamente il motivo per cui le nostre abilità non funzionino su di te... non so perché sugli immuni non facciano effetto...»

Rimango in silenzio, immobile senza dire una parola.
Sono troppo confuso e sconvolto per replicare e allo stesso tempo, non sono nemmeno in grado di pensare.
È come se il mio cervello si fosse completamente congelato.

«Perché non me ne avete mai parlato prima d'ora?!» pronuncia Riccardo con tono furioso.

«Pensavo che lo sapessi... Rick... anche tua madre... era un immune...»

Riccardo sgrana gli occhi e rimane pietrificato indietreggiando leggermente.

«A quanto pare... papà non ti ha detto nulla... scusami... Pensavo davvero che lo sapessi...» continua Luna assumendo un'espressione triste.
«Tua madr-»
«Non parlare di lei.» interviene Riccardo bloccando le parole di Luna.
Rimane a guardarla con uno sguardo vuoto, inespressivo. Uno sguardo che non avevo mai visto prima.

«Mi dispiace Rick...» pronuncia la ragazza con tono triste e abbassando lo sguardo.

Riccardo rimane in silenzio senza risponderle poi rivolge lo sguardo su di me.
«Daniel.»

«Ehm... sì?» pronuncio alzando lentamente lo sguardo su di lui.

«Andiamo fuori.»
Riccardo senza aspettare la mia risposta esce dalla cucina e si avvia direttamente verso l'ingresso.

Rimango a guardarlo confuso mentre esce dalla stanza, poi riprendo le mie cose dal tavolo e le butto dentro lo zaino.
Mi alzo dalla sedia e dopo essermi infilato la giacca ed essermi avvolto con la sciarpa, mi dirigo verso la porta della cucina per uscire.
Prima di uscire mi volto verso Luna.
La ragazza mantiene lo sguardo triste rivolto verso il pavimento senza dire nulla.

Vorrei solo starti accanto. (In Revisione) Where stories live. Discover now