Piango.

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Non stavolta.

Non sarò così scema ancora una volta. Questa serata sembrava cominciare bene stavo seduta al tavolo con le mie amiche e quel ragazzo con cui stava nascendo qualcosa e poi? Poi tutt'un tratto arriva George che mi vuole parlare, mi porta fuori e mi da il primo pugno allo stomaco quando dice che non vuole aver nulla a che fare con me, poi la stanzetta con Andrew e la serata sembra essere di nuovo sul punto di decollare, poi la foto e James secondo pugno allo stomaco, forse anche terzo. Tutto falso, voglio scappare. Voglio andare via da sola, ma Matt mi ferma, mi porta fuori e li cominciano ad arrivare pugni forti sullo stomaco, lui è gay. Poi scappo corro via ho bisogno del mio spazio, ma ci si mette Andrew e la sua ragazza. E i pugni si spandono a tutto il corpo. Scappo, scappo cercando il mio posto lontano da tutto e tutti, non riesco a raggiungerlo, non trattengo le lacrime, mi bagnano il viso e fermarle è impossibile.

Ora veramente per stasera ho dato abbastanza. Che sia importante o no, ora sono più importante io, io e le mie lacrime, io e quelle lacrime che tanto facilmente non smetteranno di scorrere.

È difficile, stavolta, mettere davanti me a tutto il resto. È difficile perché non sono abituata a mettere me davanti ad ogni cosa, mettere il mio stato d'animo a confronto di tutto e capire che è più importante che io stia bene, piuttosto che ascoltare stupide giustificazioni o scuse.

Lo guardo, è arrivato davanti alla mia porta, mi guarda con uno sguardo perso che appena incontra le mie lacrime diventa uno di quegli sguardo che si rivolgono alla gente per cui provi pena. Si, proprio uno di quelli, come se io in questo momento, gli facessi pena.

Non voglio ascoltare una sola parola di quello che ha da dirmi e non voglio che continui a fissarmi in quel modo, quindi lo guardo un ultima volta, poi richiudo la porta alle mie spalle.

Mi appoggio alla porta chiusa e lo sento picchiare con la mano sulla porta, tra una lacrima e l'altra lo sento chiamarmi e dirmi che deve parlarmi che è importante, ma la cosa non mi interessa, non mi riguardano i suoi problemi che ne parli con la sua ragazza, quando qualcuno ha qualcosa di importante da dirmi, salta sempre fuori qualche problema: prima con Matt, prima ancora quando i miei genitori me l'avevano detto perché dovevo andare in campeggio e prima ancora quando da Seattle dovevamo trasferirci.

Guardo Maya, mi guarda da seduta sopra al suo letto, con le gambe incrociate. Le sente anche lei le urla di Andrew, ne sono certa, ma non dice nulla. Il suo sguardo non è come quello di Andrew di poco fa, non è come di una persona che ti guarda e ti giudica per i tuoi comportamenti, il suo sguardo è gentile come se sapesse come mi sento, come se sapesse che voglio solo che anche Andrew mi lasci in pace che non mi urli contro che non continui ad insistere ma che semplicemente se ne vada, perché per ora ha già fatto abbastanza.

Le lacrime intanto stanno continuando a scendere come se davvero fossero fiumi in piena, ho il viso completamente bagnato e vedo tutto piuttosto sfocato come appannato, perché le lacrime mi rendono la vista così. Chi sa piangere mi può capire.

Piango.

Maya sente tutti i miei singhiozzi mentre piango, sente tutte le urla e i colpi che Andrew continua a dare alla porta, ma probabilmente sta aspettando, come me, che lui se ne vada.

Lui non se ne va. Continua e continua. L'ultima frase che riesco a sentire mi fa scoppiare in lacrime ancora più di prima, le sue parole sono: "smettila di piangerti addosso io devo parlarti è importante riguarda prima, riguarda me e Jessica, riguarda noi". Devo addirittura portarmi una mano alla bocca per evitare che i miei singhiozzi li senta pure lui, ma credo che ormai sia tutto inutile. Lascio la porta e raggiungo trascinandomi il mio letto. Mi butto sopra a peso morto e porto il cuscino sopra alla mia testa. Voglio piangere in pace, senza sentirlo urlare più.

Maya dopo un po deve essere esasperata sento che si alza e poi subito dopo sento la porta aprirsi e chiudersi.

Andrew's POV:

-Smettila di piangerti addosso io devo parlarti è importante riguarda prima, riguarda me e Jessica, riguarda noi- non c'è la faccio, non voglio arrendermi, quella stronza l'ha fatto apposta, mi ha baciato apposta davanti a lei, e io l'ho assecondata. Coglione coglione e triplo coglione. Come ho potuto cazzo bastava che la respingessi una cazzo di volta, e invece non c'è l'ho fatta.

L'ho ferita. Ho ferito Chloe. Coglione coglione e di nuovo coglione.

Non voglio arrendermi cazzo la sento singhiozzare anche da qua fuori, so che sta malissimo so che quelle lacrime sono tutte a causa mia e ogni lacrima che lei versa a me fa male.

Vederla piangere è una coltellata in pieno petto e ogni lacrima sembra un ago che mi viene infilato in corpo.

Continuo a battere sulla porta, come vorrei buttarla giù e poterla prendere tra le mie braccia, coccolarla e farla smettere di piangere, e poi baciarle quelle labbra morbide.

Eppure non posso perché sono un coglione, perché sono andato dietro a Jessica e al suo bacio, senza accorgermi del suo intento finché non ho visto Chloe.

La porta si sta aprendo. Dio forse mi darà un'altra possibilità, stavolta non farò il coglione, stavolta Jessica potrà andare a farsi fottere questa volta Chloe non sarà ferita ne delusa da me, lei non merita tutto questo ho sbagliato già varie volte, non posso continuare così.

-Andrew basta!- Maya.. Non è Chloe. Le ho fatto troppo male, sono un coglione alla millesima.

-Vattene e lasciala stare, lei non vuole vederti e non so ancora nemmeno cosa è successo ma stasera non è serata e di sicuro tu sei l'ultima persona che lei ora vorrebbe avere accanto, per favore Andrew va via, se ti vorrà vedere verrò io stessa a cercarti immediatamente, ma per favore lasciala stare, almeno questa sera-.

Maya mi sta veramente parlando come se avesse il cuore in mano, usa un tono dolce e la sua promessa mi pare ragionevole, ma le sue parole nonostante siano dolci, sono il colpo di grazia per me.

Chloe non vuole vedermi, Chloe non vuole me al suo fianco, Chloe preferirebbe chiunque al suo fianco in questo momento.

-Andrew lo sai che lei quando le stai vicino sta bene non c'è bisogno che te lo dica io, si vede, ma stasera ha bisogno di sfogarsi, ha raggiunto il limite e non c'è la fa più. Deve sfogarsi e per sta volta lo sfogo passa attraverso le lacrime. Ti prego, vai, davvero-. Annuisco. Lei è sincera è davvero una buona amica per Chloe e anche per me. Non sono stato mai così carino e gentile nei suoi confronti, in realtà tra me e lei i rapporti sono stati veramente pochi, eppure lei è sempre gentile con me.

Mi sussurra un grazie e se ne torna dentro. Sento ancora qualche singhiozzo di Chloe, ma sembrano essere rallentati, forse non sentirmi urlare e stare sola l'ha calmata..

-Ei tesoro vuoi parlare?- sento Maya che si rivolge a Chloe. Ma non sento la risposta. Voglio sapere cosa sta succedendo a Chloe, e voglio sapere quanto male le ho fatto.

Mi siedo appoggiandomi con la schiena sul muro di fianco alla porta di Chloe, così da sentire meglio.

Gli altri saranno giù per il ritrovo e poi cominceranno i giochi, nessuno dovrebbe venire a fare rumore o a disturbare la mia copertura.

-Maya io non c'è la faccio più- di nuovo mille singhiozzi, cazzo fanno male.

-Tesoro calmati, io sono qui abbiamo tutto il tempo-.

-Stasera è stata la peggiore di tutto il campeggio, davvero io non voglio più andare avanti in questa avventura- sento tra un singhiozzo e l'altro.

-Che è successo?-

-Prima George, poi l'incontro con Andrew, la foto, James, poi Matt e mi ha usata, e poi lui, lui e lei, io lo sapevo che stava con lei e non con me, ma davanti a me, l'ha fatto davanti ai miei occhi, io.. Non lo so ma ha fatto più male del previsto vederlo davanti a me-.. altri singhiozzi.

Cazzo se fa male. Dio, fanno più male di tutti questi perché io so che sono tutti solo per causa mia..

Distrazione di un angeloWhere stories live. Discover now