ci sfiorammo..

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Ero certa che anche lui mi avesse visto. Ne ero più che certa. Per un attimo i nostri occhi si erano incrociati e sapevo che anche lui mi aveva riconosciuta. Non mi era chiaro solo perché si stesse comportando così. A meno che il perché era che io fossi diventata invisibile.

-Ei andiamo hanno aperto- mi disse Eleonor vedendomi un po' distratta.

-Sisi arrivo-

-Ok ti teniamo il posto-

Rimasi li. Da sola. Sperando che avendomi vista si avvicinasse a me, sperando che venisse e mi dicesse qualcosa così non so bene per quale motivo ma volevo solo che venisse da me in quel momento dopo avermi vista. Eccolo. Aveva cominciato a camminare nella mia direzione. Mi sentivo sollevata ora che stava arrivando, finalmente. Allora non ero diventata invisibile.

E invece no. Non fu così. Lui non stava venendo da me. Al contrario mi era passato davanti solo per dirigersi in mensa a mangiare. Ero confusa. Non riuscivo nemmeno a crederci dopo tutto perché si comportava così. Bah i ragazzi sono strani.

E con questo pensiero in testa entrai anche io in mensa. Cercai le mie compagne e fortunatamente non fu così difficile trovarle. Mi sedetti con loro in attesa che venisse servita la cena.

George's POV:

Ero tremendamente incazzato. Non me lo sarei aspettato da lei. Mi sembrava una piuttosto coerente. Non per niente ero andato subito d'accordo con lei, le avevo dato subito una mano facendomi avanti io e incominciando io a parlare vedendola piuttosto timida e riservata.

In pullman diceva tanto di non volersi mischiare con i popolari, da quanto diceva e come raccontava anche della vita a Seattle delle divisioni tra popolari e invisibili che aveva già vissuto, sembrava non sopportarli, e dopo aver visto come si comportavano anche qui, o meglio come si comportava lui con quelle più piccole, sembrava quasi schifata dai loro comportamenti e poi?

Poi invece è esattamente come tutti loro in solo un giorno già si era fatta abbindolare dal più coglione di tutto il college. Lo stesso dal quale era stata presa per il culo. Lo stesso per cui si mostrava piuttosto schifata a proposito dei comportamenti. Andrew.

Dopo aver sentito quelle parole uscire dalla bocca di James non volevo nemmeno vederla. Ero incazzatissimo. Si era già baciata con Andrew il primo giorno di campeggio? Wow!

Mentre io avevo passato tutto il pomeriggio mentre lei era ricoverata in ospedale, in uno stato ansia costante, continuamente in pensiero e con anche qualche senso di colpa perché non sono andato io in ospedale, ma anzi l'avevo lasciata con Andrew e James. Sapevo che non era colpa mia se non ero potuto andare, la preside non voleva che troppa gente andasse in ospedale, eppure comunque mi sentivo in colpa nei suoi confronti e temevo che si sarebbe trovata spaesata in mezzo a due popolari.

E invece, a quanto avevo sentito non si era trovata affatto male soprattutto in compagnia di quell'essere tanto odioso. Non potevo farci nulla. Mi dava tremendamente fastidio questa cosa. Speravo fosse diversa da tutte le altre e lo sembrava così tanto. Sembrava quella giusta, l'unica che non si sarebbe fatta abbindolare e non sarebbe cascata in una delle trappole di Andrew. E invece no. Era come le altre, se non peggio. Almeno le altre lo conoscevano già in un certo senso mentre lei no.

Non avevo nemmeno finito di sentire cosa aveva da dire James, dopo aver sentito che si erano baciati la rabbia mi aveva invaso e me sono andato indignato e fortemente incazzato per quello che avevo appena sentito. Se prima di sentire tutta la storia, quello che avrei voluto fare era solamente andarle in contro appena la vedevo e chiederle come stava come era andata in ospedale cosa le avevano fatto e scusarmi per averla lasciata con quei due, ora dopo quel racconto volevo solo starle lontano.

Distrazione di un angeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora