Era tutto nella mia mente.

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Ecco appunto. Incrociai il suo sguardo per un secondo, era li con quel bellissimo verde che rendeva i suoi occhi meravigliosi. La visione di quegli occhi ad un soffio dai miei rendeva quel momento ancora più bello e più reale. Li vedevo, erano occhi determinati che si mostravano senza dubbi su quello che stavano facendo. Lo vidi sporgersi ancora un po' in avanti verso di me, sempre mantenendo quel contatto visivo. Ormai stava succedendo. Il mio cuore batteva a chissà quanto se mi stessero misurando ora la frequenza cardiaca, la macchina segnerebbe che il mio cuore non ha una frequenza misurabile. Socchiusi gli occhi e mi abbandonai a quella sensazione bellissima, al suo profumo e al suo respiro sulla mia pelle. L'unica cosa che aspettavo era solo quel contatto tra le mie e le sue labbra. Non aspettavo altro solo quel bacio. Chiusi totalmente gli occhi. Ero pronta. Aspettai quel bacio. Il cuore in gola. Il cervello chissà dove. E quel bacio.

..che non arrivò..

Subito dopo che ebbi chiuso i miei occhi, sentii un rumore. Sussultai. Non capivo cos'era stato.

Poi Andrew che si staccava leggermente dal mio volto e il suo profumo che abbandonava le mie narici. Le sue mani però stavano ancora dove erano prima e lui era sempre vicinissimo a me. Aprii gli occhi e vidi una sagoma sulla porta. La riconobbi.

Un attimo di silenzio.. sembrò durare un eternità. Poi una voce.

-Ei ho interrotto qualcosa?- riconobbi quella voce immediatamente. Gli occhi già avevano visto quella figura e già avevano capito chi era ma sentirla parlare era tutta un'altra cosa. Rendeva tutto così..vero.

Non avrei saputo rispondere prontamente a quella domanda. Stava succedendo qualcosa con Andrew o me lo ero immaginata?

Quell'attimo che mi era sembrato durare tantissimo aveva davvero il significato che speravo?

-Veramente no, James. Prima è venuta l'infermiera e le ha detto di vestirsi che può tornare a casa- James a quell'affermazione fece una faccia piuttosto stupita.. poi Andrew continuò. -Come vedi io mi sto semplicemente prendendo le sigarette così me ne vado giù a fumare mentre lei si riveste con calma.- allungò una mano dietro di me e prese dal tavolino accanto all'altra parte del letto le sue sigarette. Non appena le ebbe prese le mostrò con aria soddisfatta a James.

Ora le sue mani non avevano più il contatto con le mie cosce e quello che stava dicendo stava smontando ogni singolo mio viaggio mentale, ogni singola emozione che avevo provato e che ancora si manifestava in qualche parte del mio corpo. A quanto pareva per lui non stava per succedere niente.

E se l'avesse fatto solo per non dire a James di una ragazza? Era strano non era il tipo, di solito mostrava le sue ragazze come trofei.

E se invece tutto quello che era successo l'avessi solo immaginato? Se quei due secondi in cui tutto stava accadendo fossero stati solo frutto della mia immaginazione e lui stava davvero prendendo le sue sigarette?

-Ah perfetto allora vengo giù con te a fumare- nella voce di James si percepiva il fatto che non fosse convinto della spiegazione data da Andrew.

-Va benissimo- sorrise Andrew. E andò verso la porta. James uscì per primo e non appena fu fuori, Andrew si girò a guardarmi e mi fece l'occhiolino. Poi uscì anche lui.

Rimasi li, in camera. Sola tra i miei pensieri. Quell'occhiolino era il segno che a James voleva nascondere quello che effettivamente stava succedendo poco prima o era un'altra delle sue proposte indecenti?

Speravo sinceramente che fosse la prima. Non mi importava chi ero e come apparivo se a nemmeno due giorni dalla partenza già mi ero fatta un ragazzo, era uno dei popolari, uno dei più fighi e si stava interessando a me. Chiunque avrebbe colto quell'occasione, soprattutto se il tuo obbiettivo è quello di non apparire più come la solita sfigata che nessuno di quelli popolari e fighi si fila.

Distrazione di un angeloTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon