Distrazione di un angelo

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-Chloe forse ancora non ti è ben chiaro il concetto. Per te questa è un'opportunità importante ci siamo appena trasferiti e ancora non conosci nessuno di qui, questo potrebbe aiutarti a farti socializzare con gli altri ragazzi della tua età, magari troverai anche qualche amica che diventerà poi importante, per questo ci andrai che tu lo voglia o no perché io e tuo padre crediamo che per te sia la cosa migliore.-

-Ma perché non capisci che non ci voglio andare? Non l'ho mai voluto fin da quando la preside ve l'ha proposto dicendo che sarebbe stata un'ottima opportunità per inserirmi nel nuovo college visto che non devo iniziare il primo anno e la conoscenza passerà in secondo luogo. Siete voi che volete che io vada a sto cazzo di campeggio con quelli del college, a me non interessa un cazzo di tutto questo.- urlai contro mia madre dopo l'ennesima volta in cui cercava di convincermi che andarci era la cosa migliore. Eravamo in cucina, solo io e lei, e mancava un'ora alla mia partenza che tanto ormai avevo capito non sarebbe stata rimandata.

-Vediamo di calmarci, signorina.- disse mia madre sottolineando l'ultima parola in modo più che evidente. Stava cercando di fare la madre responsabile come fanno tutti i genitori per contrastare l'uso ormai più che comune di tutti gli adolescenti delle parolacce. Non la sopportavo quando iniziava con le sue prediche e quando partiva non la smetteva più. -Io non capisco quale sia il tuo problema con questo campeggio organizzato dal college, Chloe dovresti essere contenta hai l'occasione di farti nuovi amici prima dell'inizio del terzo anno nel nuovo college, dovresti essere contenta di questa occasione perché quando si inizia il terzo anno non è più come il primo che tutti si devono ancora conoscere.- fece una piccola pausa guardandomi con occhi che cercavano di essere i più convincenti possibile poi riprese a parlare. -Questi che conoscerai in campeggio saranno gli amici con cui passerai tutti i giorni di ogni settimana quando inizieranno le lezioni. Con loro andrai alle prime feste, farai le tue prime esperienze di vita e speriamo inizierai finalmente a staccarti dal tuo mondo virtuale.- non c'è la facevo più a sopportare quelle parole, ogni volta che parlavamo di questo argomento lei doveva sempre cercare di convincermi che era quello di cui avevo bisogno. Davvero non la sopportavo più ero sul punto di sbottare. Con lei non avevo mai avuto un rapporto così tanto affiatato come con mio padre, e ogni volta che dovevamo parlare di qualche argomento non sapeva trovare le parole giuste e non la riuscivo ad ascoltare, così la maggior parte dei nostri discorsi finiva a metà perché io me ne andavo subito.

-Mamma non ho bisogno di staccarmi dal mio mondo virtuale ok? Non sono una dipendente dal pc. Il fatto è che lo uso soltanto per sentirmi con Alexa, ora che siamo lontane chissà quanti chilometri mi manca, si mi manca.- dissi le ultime parole con una voce sottile sottile, mi sentivo male a pensarci.

Eravamo distanti chissà quanti chilometri la nostra amicizia era in pericolo: a dividerci un intero oceano.

-Lo so Chloe tu e Alexa siete molto legate nonostante chissà quanti chilometri ci siano tra Seattle e Londra, capisco anche che non ne sei dipendente ma mi piacerebbe che trovassi anche la tua migliore amica anche qui insomma vorrei che trovassi la Alexa di Londra, capisci cosa intendo?- disse mia madre e a queste parole rimasi stupita non me le sarei aspettata da mia madre cioè si stava seriamente preoccupando per me è per il fatto che non avessi una migliore amica con cui condividere tutto proprio come facevo con Alexa (?)

-Si mamma capisco cosa vuoi dire...ma sai là ormai mi ero abituata a essere una delle tante sfigate invisibili non mi faceva nemmeno più effetto che i più popolari non sapessero della mia esistenza. Là ero con Alexa eravamo in due e con lei mi sentivo di avere tutta la forza del mondo addosso potevo avere contro tutti ma con Alexa stavo sempre bene. Qui devo ricominciare tutto e so già che sarò sola e ricominciare vuol dire sentirsi rifiutata un'altra volta da tutti e sentirsi di nuovo gli occhi da primo giorno addosso che poi sicuro già dopo un paio d'ore non ci saranno più perché io non ero nessuno non lo ero mai stata e nemmeno in questa nuova scuola lo sarò.- pronunciai queste parole più come se stessi parlando a me stessa invece che a mia madre, infatti subito dopo aver finito di parlare me ne pentii e sperai che il tono di voce talmente basso le avesse impedito di sentire.

Distrazione di un angeloWhere stories live. Discover now