Ci vediamo, tesoro!

1.7K 123 2
                                    

Matt's POV:

Stare li con lei, in un fresca mattina montana, a ridere scherzare e guardarci semplicemente, senza parlare più di tanto, solo fissarci intensamente negli occhi, mi sembrava la cosa più bella del mondo in quel momento. Più la guardavo più mi incuriosiva e mi intrigava e arrivato sulle sue labbra, mi ci era voluto qualche secondo prima di riprendermi, mi avevano come ipnotizzato sembravano quasi magnetiche, e la voglia di baciarle per il resto della mattinata si faceva sentire.

Mi iniziai ad avvicinare sempre di più, ma sempre in modo lento così da non spaventarla.

Non ero sicuro nemmeno io del perché fossi così attratto dalle sue labbra e nemmeno del perché stessi cercando di baciarla. Non era come mi comportavo di solito, prima ero piuttosto come Andrew, cioè non ai suoi livelli che ne passa una quando ne ha voglia..in pratica io non stavo li a bacini e bacetti, cercavo solo di andare a segno in poco tempo e poi mi piaceva l'idea non avere la palla al piede fissa.

Per quelle con cui andavo poi non riuscivo mai a provare nulla, era più forte di me ma quello che succedeva a letto, poi non mi lasciava grossi segni impressi nella memoria e nemmeno nel cuore; anche se quelle ragazze poi magari cominciavano a venirmi dietro fino alla morte, per me erano solo una scopata e via. Non poteva nascere nulla.

Ora invece perché stavo li e l'unica cosa che mi frullava nel cervello era che volevo posare le mie labbra sottili sulle sue, così belle da guardare e così morbide al tatto.

Chloe's POV:

Ero pronta oppure no? Si ero pronta. E se invece non lo fossi? Oddio si avvicina sempre più. Non c'è la faccio. Non so se sono pronta. Massi sono pronta. No ok, non lo sono. E se invece lo fossi?

La confusione più totale regnava nella mia testa. Non riuscivo a capire se quello che volevo era che accadesse o che non accadesse. Mi resi conto di quale fosse la cosa giusta da fare giusto un momento prima che accadesse.

Mi ritrassi appena in tempo per non sentir poggiare le sue labbra sulle mie. Non so il perché di quel gesto, ma ritrarmi fu la cosa più spontanea che mi venne da fare.

Glielo leggevo in faccia che era deluso e che non se l'aspettava che mi spostassi e questo mi fece sentire in colpa immediatamente perché era solo colpa mia. Lo vedevo a disagio ora, teneva lo sguardo basso non parlava e sul suo viso c'era come un'espressione vuota. Ma io non volevo che si sentisse così a causa mia.

-S-scusa- mormorai con un filo di voce. Non volevo assolutamente rovinare quello che si stava creando e avrei voluto spiegarglielo al più presto. -È che.. non so come spiegartelo.. non so.. ecco se sono.. diciamo abbastanza pronta per questo, cioè perché.. ecco coi ragazzi non ho forse molta esperienza no cioè non so come si dice e boh ho.. be ecco forse un po' di paura, forse di essere.. delusa.. di soffrire..- ero chiaramente in imbarazzo a dovergli confessare queste cose ma volevo rimediare.

-Non stai mantenendo la promessa che mi hai fatto ieri sera eh, sei di nuovo in imbarazzo. Tranquilla ho sbagliato io forse non sono il tuo tipo- mi sorrise e per qualche secondo i nostri sguardi si intrecciarono di nuovo.

-No non è così davvero anzi sei molto più del mio tipo, cioè sei semplicemente perfetto, molto meglio del mio tipo- scoppiai a ridere, lui posò lo sguardo su di me, poi rise anche lui. Devo avere una risata contagiosa!

-Allora ti propongo una scommessa- fece una pausa per guardarmi negli occhi e assicurarsi che anche io lo stessi facendo. -ci stai?-

-Non perdo l'occasione di accettare una scommessa- sorrisi.

-Allora..- continuava a guardarmi e con il solo uso del mio sguardo lo incitai a proseguire. -scommettiamo che entro domani sera ti convinco a dire che ti piaccio?- mi guardò con la tipica espressione di sfida, anche un po' maliziosa.

Mi sembrava che si fosse bloccato il mondo.. Come come come(?) entro domani dovrebbe piacermi?! Ma stiamo scherzando è appena cominciato il campeggio, come è possibile, non ci riuscirà mai e poi c'è così poco tempo.. No non c'è la farà!

-Eii ti stai già tirando indetro?- ritornai alla realtà.

-No no stavo pensando ecco-

-Sese dicono tutti così-

-Guarda che mi offendo- misi un finto broncio. Che però non durò molto perché Matt mi prese e iniziò a farmi il solletico. Cominciai a ridere a crepapelle e sentivo anche lui che rideva con me, evidentemente era divertente per lui ma io non riuscivo nemmeno a parlare da quanto ridevo.

-B-b-b- non riuscivo proprio a parlare e lui non sembrava avere voglia di smetterla. -bastaaaa!- in un attimo riuscii a riprendere fiato e a chiedergli di smetterla.

-Ti basta?-

Annuii, avevo il terrore che ricominciasse.. Ora poi che sapeva il mio punto debole era difficile liberarsene.

-Allora ci stai o no alla scommessa?-

-Ovvio, mica mi tiro indietro, tanto non ci riuscirai- lo guardai con aria di sfida.

-Vedremo, ho tempo fino a domani sera- si alzò come per andarsene, poi mi guardò, si abbassò verso di me, prese il mio viso tra le mani e mi diede un dolce bacio, che non feci in tempo a ricambiare perché si era già staccato.

-Ci vediamo, tesoro!- mi disse mandandomi un bacio volante poi si girò e se ne andò.

Rimasi li per qualche minuto ancora, un po' intontita da quel bacio. Poi decisi di rientrare dalle ragazze. Le raggiunsi in camera e dopo aver riso a crepapelle con loro perché pensavano che mi avessero rapita, non avendomi trovata al loro risveglio, siamo scese giù per fare colazione.

'Più tardi..'

-Ragazzi ultima manche di gioco poi tutti a tavola per il pranzo, riprenderemo questo pomeriggio- urlò la preside che voleva avvisarci della quasi fine del gioco cui stavamo giocando da poco dopo aver fatto colazione.

-Finalmente dio sono tutta sudata, sono sfinita, sono boh non lo so nemmeno io talmente sono stanca- dissi per poi scoppiare a ridere, rivolgendomi a Eleonor, in squadra con me

-Già veramente non c'è la faccio più nemmeno io- rise anche lei.

Finito di giocare avevamo ancora un po' di tempo prima di mangiare così, dopo essermi messa d'accordo con Eleonor e Maya avevamo optato per una rinfrescata e una sistemata veloce in camera per poi scendere e andare a mangiare.

Iniziammo a salire le scale, ma una volta sul pianerottolo dei ragazzi, prima ancora che potessi continuare a salire assieme alle mie compagne, qualcuno mi fermò.

-Ei, non si saluta- Matt mi aveva preso per un braccio e costretta a voltarmi verso di lui, per poi accarezzarmi dolcemente il viso, facendomi arrossire e sorridere contemporaneamente.

-Emh..- spostai la sua mano dal mio viso ma continuai a tenerla nella mia, poi mi voltai di nuovo verso le ragazze che intanto si erano fermate a godersi la scena sulle scale. -Ragazze voi andate pure, vi raggiungo più tardi-

-Dai andiamo Eleonor.. poi vogliamo delle spiegazioni però- mi disse Maya cominciando di nuovo a camminare, mentre Eleonor rimase ancora qualche secondo a fissarmi, così risposi con un semplice sorriso enormemente grato a Maya e anche Eleonor dopo quella conferma riprese a salire.

Mi rigirai verso di lui che mi prese per i fianchi cogliendomi impreparata e mi diede un secondo bacio, questa volta più lungo ed ebbi il tempo di ricambiare. Quando ci staccammo mi ritrovai con le braccia attorno al suo collo, mentre lui ancora teneva le sue sui miei fianchi.

Una volta staccati rimanemmo per un po abbracciati così come distanti dal mondo. Appoggiai il viso sulla spalla nascondendomici dentro, rimasero fuori solo gli occhi che intanto vagavano nel vuoto.

Rimasi li, avevo il suo profumo che mi entrava fino a dentro.. Rimasi li perché mi sentivo come in paradiso.

In paradiso finché non spuntò quella faccia, anzi quel ragazzo dal corridoio, lo riconobbi, era proprio lui.. Ora ero in una specie di limbo tra il paradiso che mi abbracciava e l'inferno che ci stava squadrando, da capo a piedi.

Distrazione di un angeloWhere stories live. Discover now