..non è niente

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Matt's POV:

Era strano. Avevo puntato tutto sul tempo, sul fare in fretta, tutto così da provare a vedere se così funzionava e quella ragazza mi avrebbe preso per davvero. Credevo che fosse stata tutta colpa mia se con le ragazze precedenti non avevo poi continuato nessun tipo di rapporto. Perché non mi impegnavo mi interessava solo arrivare a portarmele a letto, relazioni brevi e storie serie non facevano al caso mio.

Non perché non volessi ma perché non avevo mai trovato quella ragazza con cui condividere queste esperienze, mentre Chloe, be Chloe mi sembrava una con la testa a posto e anche carina, insomma una brava ragazza, quella perfetta con cui avere una relazione. Inoltre, speravo che puntando sul tempo e sul fare tutto in fretta riuscissi ad essere coinvolto e preso finalmente così da poter iniziare una relazione.

Chloe's POV:

Avrei voluto sprofondare totalmente nella sua spalla pur di non farmi vedere, ma nonostante tutto quello che facessi per nascondermi dal suo sguardo, continuavo a sentirmi i suoi occhi puntati addosso.

Mi irrigidì mentre lui continuava a fissarci da dietro a Matt. Faceva quasi paura, stava li a fissarci e anzi non fissava noi, sono più che sicura che stesse fissando solo me.

Rimase li qualche secondo ancora a fissarci, solo quando vide Matt che si staccò da me e mi baciò, mi lanciò un'occhiata fulminea e poi se ne andò non so dove, so solo che da quel momento di lui non ho più saputo nulla, nemmeno a pranzo l'avevo visto e nemmeno nei successivi giochi del pomeriggio. Sembrava essere sparito, la cosa non mi preoccupava però, più non c'era e non lo vedevo meno mi irritavo, meglio così.

Andrew's POV:

Dentro di me sentivo un qualcosa crescere sempre più. Non so cosa fosse per l'esattezza ma so che era tremendamente forte. Il mio unico desiderio ora, era che quel ragazzo, non che mio migliore amico anzi mio fratello, la lasciasse, niente più. Volevo solo che le stesse lontano, che non la toccasse in nessun modo. In fondo non stava facendo nulla di male la stava solo abbracciando, come due semplici amici, eppure non volevo che la toccasse.

Ei ma che cavolo, la sta baciando?

Ho visto abbastanza, dopo averli visti intrecciare le loro lingue davanti ai miei occhi, decisi che ne avevo abbastanza, così decisi di starmene da solo per l'intera giornata. Avevo detto alla preside che non mi sentivo bene e lei mi aveva dato il permesso per starmene in camera da solo. Avevo bisogno di schiarirmi le idee, in fondo cosa mi importava se la toccava, la abbracciava, la baciava e tutto il resto, o no?

Dopo cena..

Chloe's POV:

-Ragazzi piove questa sera, per ciò siamo costretti a fare dei giochi dentro, quindi dopo aver posato tutti i cellulari, ci ritroviamo tutti nella sala dove ci organizziamo di solito- ammonì la preside. Fantastico pensai, una bella serata di pioggia e giochi al chiuso... wow meglio di così non si può proprio..

-Dai andiamo a prendere i telefoni- Maya mi prese per mano.

-Si mamma- ridemmo.

-Mi dispiace deluderti, cara bambina, ma non sono io la tua mamma...- mi mostrò il mio telefono -ecco perché dopo cena ci danno questo oggetto, per chiamare la mamma- mi sorrise e non potei fare a meno di ridere per quel tono da maestra dell'asilo che aveva usato.

-E non dimentichiamo il papà, se non lo saluto poi si arrabbia- feci una voce da bambina, ma Maya non sembrava divertita. Sembrava come persa nei pensieri dopo quello che avevo detto sul papà.

-Ei Maya ho forse detto qualcosa di sbagliato?-

-No niente, è solo che... no vabbe..non è niente-

-Ei, sai che a me puoi dire quello che vuoi anche se non è niente- mi sorrise e ricambiai il sorriso.

-Be ecco.. non è facile parlarne ma, mio papà sei mesi fa ha fatto un incidente con la moto, cioè una macchina gli è andata addosso ad una velocità assurda e lui e la moto sono finiti un bel po più in la, colpa dell'impatto. E da quel momento- guarda il cielo per trattenere le lacrime. Poi riabbassa lo sguardo e torna a guardarmi: -da quel momento lui è in coma...- scoppia a piangere.

Non so cosa fare, se non stringerla in uno degli abbracci più sinceri che posso donarle. È ancora in lacrime e prova ad allontanarsi da me, ma non voglio che si allontani perché l'ho facevo anche io con Alexa le prime volte che piangevo per qualcosa, so che ha paura che mi stia stancando con il suo pianto e voglio che capisca che sono sincera le voglio stare vicino, così la stringo più forte prima che si allontani e continuo con il mio abbraccio.

-Non sento la sua voce da quel momento, da quella mattina quando mi ha salutato prima che andassi a scuola, non vedo i suoi occhi non assaporo più i suoi abbracci i suoi baci sulla fronte come fa un papà, da quella fottuta, fottutissima mattina..quando me ne sono andata per andare a scuola era allegro e sorridente come sempre mi ha preparato la colazione, salutato abbracciato e augurato buona scuola come sempre e quando sono tornata però tutto è cambiato non era più un giorno come sempre. Ho trovato mia madre in lacrime, non parlava e sembrava sotto shock, poi d'un tratto ha parlato e in tre parole il mondo addosso, mi disse solo questo: papà, incidente, coma. E il mondo mi crollò addosso- nel suo tono percepivo un pizzico di rabbia verso se stessa nonostante lei non avesse alcun tipo di colpa. Prima di ricominciare a parlare poi sembrava essersi un po calmata, ma ora le lacrime le rigavano di nuovo le guance, e il mio abbraccio forse non le bastava nemmeno più, non era il mio quello che desiderava più di ogni altra cosa.

A vederla così e dopo quel racconto da brividi, avevo le lacrime agli occhi anche io. Potevo solo immaginare quanto dolore in sei mesi e quante illusioni che le avevano messo in testa a quella ragazza così fragile che stava tra le mie braccia come se avesse solo bisogno di essere protetta dal mondo. Lei si, proprio lei, la più scatenata tra noi tre, quella che vedevo sempre allegra e sorridente e che sembrava aver voglia solo di divertirsi assieme alle amiche.

-Ei ok mi sono ripresa scusa-

-Non devi assolutamente scusarti di niente, forse sono io che devo chiederti scusa perché ho parlato troppo- abbassai lo sguardo.

-No ma va, non potevi saperlo, è solo che quando si parla di papà penso a come siano fortunati gli altri che lo hanno tutti i giorni a casa, e che magari nemmeno trattano come si merita, come facevo anche io prima di rendermi conto di quanto fosse importante lui nella mia vita.-

-Già molti, me compresa, li danno per scontati i genitori eppure capiamo quanto sono importanti solo quando ci succedono cose come quella-

-Già anche io facevo parte di quei molti-

Driiiiin. Driiiiin. Il telefono di Maya squillò.

-Ok è mia madre devo risponderle o starà in ansia, grazie per tutto davvero, continuiamo con le confessioni stasera se ti va- annuii poi la seguii con lo sguardo mentre usciva sotto la tettoia per ripararsi dalla pioggia. Era bello poter condividere di nuovo ogni tipo di emozione con una amica, una come Alexa.

Mi ricordai che dovevo chiamare anche io i miei. Presi il telefono e composi il numero di casa.

-Ciao mamma....Si qui tutto bene voi?....Mm, qui stasera piove....Sisi mi diverto molto, anche con le mie compagne di stanza, una sembra Alexa, è fantastica.....Si ok avevate ragione.....Maya.....Va bene mamma ci sentiamo domani, passami papà.....Ei ciao papà......Tutto bene dai....Qui piove......Sisi mi sto divertendo....Va bene papi ci sentiamo domani un bacione grosso......Ciao ciao......Ah papà.......Ti voglio bene!- attaccai. Quella frase non la dicevo molto spesso, a nessuno dei due, nemmeno a mio papà con il quale avevo un rapporto più stretto che quello tra me e mia madre.

Andai nella rubrica e arrivai al numero di Alexa, stavo per premere la cornetta per chiamare, quando qualcuno da dietro mi afferrò per un polso e costringendomi a seguirlo mi trascinò dentro ad una saletta piuttosto piccola dell'albergo. Non sapevo nemmeno dell'esistenza di questa saletta perché nessuno ci era mai stato, e non ci stava nessuno da anni probabilmente a giudicare dalla polvere su quell'unico mobile, anzi quella cassettiera, appoggiata al muro della stanza.

Distrazione di un angeloWhere stories live. Discover now