Musica Che Resta. -Capitolo 74

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In questa sera così speciale, non potevo che deliziarvi con un Capitolo nuovo.  Mi raccomando!!! Tutti con il numero 11!!!!! Dai dai dai!!!

Buona lettura! E buona finale!

Prendo il telefono dopo l’ennesima richiesta di Piero di fargli foto  mentre si accinge a preparare la cameretta di edamame. Smetto di fare foto, e faccio partire il video
“ecco quello che succede nei giorni off! Io con la panzotta sul divano, mentre preparo il lavoro per i giorni prossimi, lui….” Giro il telefono “a montare la next to me!!!“ dico ridendo mostrando Piero intendo a cercare di capire le istruzioni della culla da attaccare al letto.

“oggi siamo a 19 settimane + 4, e domani matiina abbiamo la morfologica!!!” dice sorridendo Piero

“ecco diciamolo, lui ogni mattina mi chiama e dice ‘pianeta mamma, chiama chiara!!!’” dico ridendo

“aspetta, spieghiamo, che ho scaricato l’applicazione della gravidanza, e che ti sto tenendo sotto controllo tutti i parametri.”

“non li sopporto più…” dico ridendo per poi spegnere il telefono “cosa farei senza di te…”

Si mette a ridere per poi concludere il montaggio e lasciare tutto in studio. Ci mettiamo in camera abbracciati nel letto, mentre ci parliamo e ci baciamo. La passione è un po’ scemata. Il pancione mette soggezione a Piero, ed è un po’ restio ad avvicinarsi per fare l’amore con me.

Mi provo ad avvicinare baciandolo con più passione. Piero si lascia andare, mettendosi sopra di me, stando attento a non schiacciarmi

Gli provo a togliere  la maglietta ma lui mi ferma, e si rialza con una scusa, anche se so che mi desidera più di qualsiasi altra cosa.

Sorvolo, e mi metto a dormire abbracciata a lui, dopo avergli baciato le labbra e avergli dato la buonanotte.

La mattina mi sveglio presto. La visita è alle 10, e dobbiamo essere li poco prima per fare l’accettazione. E così facciamo, alle 9 siamo in clinica, e mezz’ora dopo nella sala d’attesa dello studio della dottoressa.

Mi chiama puntuale. Facendomi le solite domande di rito, e facendomi sdraiare sul lettino.

“dottoressa, ma, domanda: durante la gravidanza è possibile avere rapporti?” chiedo senza vergognarmi minimamente, mentre lei mi mette il gel sulla pancia

“ma… chiara…” dice Piero scandalizzato

“certo!! Anzi!!! Fa benissimo per l’elasticità della cervice!!!! Basta stare attenti ai movimenti, ma niente è vietato in gravidanza!” dice la dottoressa sorridendo “tranquillo Piero.”

“grazie dottoressa” dice per poi guardare me e sorridermi imbarazzato.

“vediamo il vostro edamame allora?!” dice togliendogli dall’imbarazzo “eccolo qui!!!” dice sorridendo “partiamo subito dal cuoricino, poi misuriamo tutto il resto.”

Nella stanza di leva il suono del suo cuore, un tum tum generale, il più bel suono della mia vita. Ci spiega le altri parti, mostrandoci le misure, che risultano essere perfettamente nella norma.

“si nasconde…” dice provando a rivelarci se il piccolo è maschio o femmina “non si fa vedere.”
Finisce l’ecografia, e non siamo riusciti a sapere il sesso del bambino. Ma sta bene, ed è questo quello che conta. È bellissimo, 23 centimetri di amore puro. Mi pulisco e andiamo felici verso la nostra macchina.

“è destinato ad essere chiamato edamame, fino a che non sarà con noi in carne ed ossa.” Dice Piero sorridendo

“amore mio, dillo a papà. Io sono stato una sorpresa, e lo sarò fino alla fine.” Mi accarezzo la pancia dolcemente

“vorrei tanto una femmina sai?” dice sorridendo guardando avanti la strada.

“una femmina? E non vuoi il maschio?” chiedo stranita

“no.. Vorrei una principessa da viziare, e da portare sulle spalle, da amare quasi quanto te.”

Mi giro, gli sorrido prendendoli la mano. Guida fino a casa nostra dove  ci mettiamo sul divano a guardare un film dopo aver ordinato una pizza.
Lo guardo mentre è concentrato a guardare la tv. Mi alzo e mi metto sulle sue gambe e lo abbraccio iniziando a baciargli subito il collo. Piero si irrigidisce, lasciandosi baciare dolcemente

“la pancia. Io la vedo, e so che li dentro c’è mio figlio. Non riesco. Ho voglia di farti mia. Ma non riesco”dice dispiaciuto

“ho bisogno di fare l’amore con te.” Dico baciandolo in modo quasi disperato “te ne prego.”

Mi prende la mano e mi porta camera. Mi inizia a spogliare, baciandomi di tanto in tanto le labbra, il collo, la pancia. Gli tolgo la maglietta e gli bacio il petto. Vedo la sua pelle cospargersi di brividi. Sorrido quando mi prende e mi fa sdraiare sul letto ordinato, per poi baciarmi ogni lembo della mia pelle.

“dimmelo se ti faccio tanto male, o se provi fastidio” dice con il fifiatone.

“va bene” dico iniziando a togliergli i pantaloni insieme agli slip.

Sorride e mi bacia ovunque prima di scendere tra le gambe ed iniziare a baciarmi per inumidirmi leggermente. Mi porta al limite, per poi risalire e farmi assaggiare il mio sapore. Si posiziona meglio tra le me gambe, per poi entrare dentro di me, molto lentamente.

“wow…” dico strizzando gli occhi e posizionando le gambe sul suo bacino

“male?” chiede agitandosi

“no.. Non lo ricordavo cosi.” Dico per poi baciarlo sulle labbra mentre dolcemente si muove dentro di me.

Lo accarezzo ovunque cercando anche il minimo contatto. Lo faccio mettere sotto di me, spingendolo fino in fondo. Faccio fatica ad abbassarmi per baciarlo. E quindi ci pensa lui  sedersi per venirmi in Contro.

“aspetta” dico quando sento che lui è al limite,

“sei stanca? Vuoi cambiare?” rallenta perdendo un po’ di eccitazione

Lo faccio uscire e mi metto a caproni, tirando in avanti i capelli. Ci mette poco a venire dietro di me, e rientrare dolcemente, per poi iniziare a spingere con più forza, fino ad abbandonarsi sulla mia schiena, dopo a aver raggiunto entrambi il punto di non ritorno.

“ci sei? Ti ho fatto male?” chiede quando vede che fisso il soffitto coperta dal lenzuolo.

“è stato bellissimo” dico poggiando la testa sul suo petto.

“ogni volta con te è bellissimo amore” dice accarezzando la pancia da sopra la coperta

Sento uno strano movimento dentro di me, e lo guardo, cercando di capire se lo ha sentito o meno. Gli prendo la mano e la faccio passare sotto il lenzuolo, posandola sulla parte bassa della mia pancia.

“ommamma” dice Piero emozionato “è davvero lì dentro!!!” dice quando sente ancora il movimento.

“è strano da dentro.” Dico spostando la mano più a lato, dove ora sta scalciando

“bravo a papà, un calciatore diventerai!!” dice sorridendo baciandomi la pancia.

Rimaniamo a letto, lui a parlare con la mia pancia, mentre la bacia è la accarezza, come se fosse il suo bene più prezioso. Le sue mani accarezzare ogni suo centimetro, soffermandosi talvolta a picchiettarci sopra con le dita.

Deve essere questo quello che tutti chiamano felicità.

Insegnami a SorridereWhere stories live. Discover now