Per Me, Per Sempre-Capitolo 54

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Capitolo dolcioso!? Preparatevi a farvi venire il diabete 😂😂
Oggi sono contenta, e felice, perché sono riuscita a scrivere gli ultimi pezzi, degli ultimi capitoli di questa storia. (aspetto solo i tuoi @one_more_time95)

Preparatevi, perche ne ho già in mente un'altra... Chi volete che sia il protagonista???

Io mezza idea ce l'ho... Ma.... Vorrei il vostro aiuto!!!

Per Ora... Buona lettura!!! Ci aggiorniamo presto!!!
A voi le tastiere!!!

“amore hai tutto no?“ chiedo mentre carico le due valige e gli abiti eleganti in macchina

“pronti per taormina.” Dice entusiasta “sono così felice che hai deciso di venire ai concerti amore mio….”

Lo abbraccio per poi salire in macchina al posto del passeggero. Partiamo alla volta di taormina, per il fantastico finale del tour italiano.

Arriviamo dopo poche ore di viaggio e di canzoni cantate, con balletti vari documentati da video e da selfie. Piero ne posta anche uno, e le fan iniziano dare di matto, creando anche pagine dedicate a noi.

“eccoli arrivati i canterini” dice Ignazio scendendo insieme ad Alessandra

“eccolo qui, kledi” dice Piero facendo una pirouette, a cui segue una faccia dolorante “ho fatto una cazzata lo so.”

“minchione” dice Ignazio ridendo

Io seguo Alessandra che entra per fare colazione, mentre Piero fa il ceck in. Ci raggiungono dopo, sedendosi al nostro tavolo. A Piero suona il telefono, è Gianluca che ci chiede dove siamo e se ci sono anche io. Chiude il telefono e scende dopo poco.

“ciao” dice asciutto, scuro un volto

“uno balla e l’altro no.” Dice ridendo Ignazio

“no, io, devo parlare con chiara.” Dice facendo calare il silenzio “io solo con te.”

“si… dove vuoi metterti?” chiedo guardandolo

“posso Piero?“ chiede Gianluca

“io l’affitto di solito per 35 euro l’ora.” Dice Piero facendo ridere Ignazio

“scusa è che so che sei geloso. Non voglio fare niente. Voglio solo parlare” dice trattandosi il braccio

Mi alzo e lo seguo in questa saletta privata. Ci sediamo su due poltroncine, una di fronte all’altro. Sta un attimo in silenzio giocando con il telefono, mentre io incrocio le gambe sulla sedia.

“mi sento soffocare, tutto mi fa soffocare.” Dice piangendo “io non so cosa mi succede. Ma vedo te e Piero, andare d’accordo con Ignazio e Alessandra, e io sono costretto ad escludermi con Martina. Voi non vi isolate cavolo, state normali, tra le altre persone. Perché io non posso avere una vita sociale normale?“

“quanti anni ha Martina?” chiedo guardandola

“ventotto” dice prendendo un respiro

“perché ha questo potere su di te?”

“non lo so…” dice serio scuotendo la testa “penso che con lei sto bene, ma lei dice che non si trova con gli altri, e non vuole stare.”

“perché non la chiami e parliamo tutti insieme?” chiedo sorridendo

“si.. Ok.” Dice poi chiamandola e dicendole di raggiungerci

“perché non le hai detto che ci sono io?” chiedo incrociando le braccia

“zitta” dice alzando gli occhi al cielo

Arriva dopo qualche minuto, appena entra e mi vede alza gli occhi al cielo. Si siede accanto a Gianluca e ci guarda. Mi giro verso Gianluca e gli faccio segno di parlargli. Lui rimane a guardarmi in panico.

“quindi?“ chiede guardandomi

“sono io che voglio parlarti.” Dice Gianluca “io, voglio far parte di un gruppo. E vorrei che anche tu ne facessi parte, ma se ti escludi, se mi stai addosso, se non ti dai la possibilità di divertirti non può funzionare. Non voglio vederti con il muso. Non lo posso sopportare. Alessandra e chiara fanno sempre di tutto per tirarti nel gruppo, ma tu… tu ti escludi.”

“quando stai con me non stai bene?” chiede guardandolo e prendendogli la mano

“io sto bene quando sto con te. Ma vorrei stare anche con gli altri.” Dice guardandola “e vorrei che anche tu ci provassi.”

“faccio fatica. Io non parlo con tutti” dice ovvia

“lo so. Ma non ci provi nemmeno”

“ragazzi. Io esco.” Dico alzandomi, non riesco a risolvere i miei problemi sentimentali, figuriamoci i loro

Torno al tavolo dagli altri. Sedendomi accanto a Piero. Mi guardano tutti, in cerca di spiegazioni. Spiego più o meno tutto, senza entrare nei particolari. Piero si mette a ridere quando esprimo il mio pensiero: sono incapace già di mio nelle relazioni, se mi ci metto in mezzo durano da natale a santo Stefano.

Arriva da noi Gianluca, da solo. appena lo vedo, mi siedo spingendomi verso il basso della sedia. Piero ride, senza riuscire a fermarsi, tanto che deve alzarsi e fingere di andare al buffet per fare il piatto a Gianluca.

“ha pianto un po’” dice sottovoce avvicinandosi a me “si sta sistemando in bagno, e arriva”

Piero torna a mani vuote, si è calmato. Appena vede Gianluca seduto al posto da solo, gli dà una pacca sulla spalla, per poi sedersi vicini a me.

“quindi?“ chide trattenendosi

“sta arrivando” dice indicando la mentre entra in sala e si diede vicino a me, e davanti a Gianluca. Mi sorride, ma si vede che è una cosa forzata. Gianluca mi guarda e io gli faccio l’ok con il dito.

“non è ancora natale, è nemmeno santo stefano” dice ridendo Piero ricominciando a fare il cretino.

“Scusate è un coglione” dico vergognandomi con Gianluca

“pasqua e pasquetta” dice Ignazio facendo partire la risata satanica di Piero, seguita dalla sua.

“ignazio” dice Alessandra mettendosi la mano sugli occhi

Succede una cosa che non mi aspettavo. Martina sorride guardando loro due ridere come matti e Gianluca la guarda dolcemente. Chiarisco subito che stanno prendendo in giro me. Per una cosa che ho detto. Finiamo questa colazione che ormai è un pranzo, e ij dirigiamo ognuno alla propria camera..
Piero apre la porta rivelando questa suite lussuosa. Domani ci raggiungeranno mia sorella e i suoi genitori con i fratelli, ha già fermato completamente le camere.

“sei stata brava. Alla fine. Visto?”

“si.. Più o meno” dico ridendo

“adesso, da qui a novembre non ci divide nessuno.” Dice baciandomi

“i miei libri e Lavoro a parte.” Li guardo mentre metto le mani intorno il suo collo “sei molto molto carino oggi, sai?”

“anche tu, tanto” mi guarda intensamente “stasera c’è il primo concerto”

“si..” si stacca leggermente da me e si mette a cercare qualcosa dalla tasca

“è una cavolata, ma… oggi è il primo giugno. E di solito io numero uno segna l’inizio di qualcosa. In questo caso è un mese. Nel nostro caso è un amore.” Tira fuori una scatoletta piccola bianca “Vuoi essere la mia fidanzata?“ apre la scatola e dentro ci sono le classiche fedine da fidanzamento, abbastanza fini una in oro rosa e uno bianco, molto semplici

“ci devo pensare…” dico ridendo per poi abbracciarlo fortissimo “si scemo”

“fattela infilare al dito, che per trovare la misura giusta ci ho messo una vita” mi prende la mano, ma poi si ferma, e mi gira l’anello in modo da farmi leggere l’incisione

“mi hai insegnato a… sorridere” leggo girandola tra le dita, mentre i miei occhi si riempiono di lacrime.

“penso sia così. Sia per me, che per te.” Dice mettendomi l’anello,  per poi lasciarsi mettere il suo..


Ci abbracciamo, stretti, per poi baciarci con la nostra voglia di viverci, che ci ha sempre caratterizzato. Mi sento forte tra le sue braccia, mi sento invincibile. Ho tutto quello di cui ho bisogno.


“vedere vedere!“ dice mia sorella appena arriva a taormina, entrando in camera come una pazza. Seguita da Mariagrazia “guarda Mary”

“gli avevo detto che L’oro rossa per chiara era perfetto!!!“ dice prendendomi la mano

“vabbè fate vedere anche a me”  dice Francesco entrando e prendendomi la mano con fare da stilista ‘a-do-ro.”

“la mia non la guardate?“ chiede Piero mostrando la mano con l’anello.

“amore la tua non è come la sua. Guarda” dice Francesco mostrando la mia mano “che mano da pianista”

“sapessi cosa fa con quelle mani… “ dice Piero, senza alludere al sesso “intenso che suona bene”

“stai parlando di mia sorella… te lo ricordo” dice Valeria guardandolo

“perfetto. Noi ora andiamo a posare le valigie. Amore sei fa-vo-lo-sa” dice Francesco facendo ancora il cretino “baci lunari”

“fermatelo” dice Mariagrazia ridendo mentre esce dalla stanza

“sto male” dice Valeria seguendoli “Piero, Piero, sta sculettando!!!!“

Ridiamo mente sbuchiamo con la testa fuori dalla stanza. Sta veramente sculettando, mentre apre la camera. Commenta l’arredamento del corridoio, per poi concentrarsi per aprire con il sensore la porta.

“prima le ragazze” dice entrando senza far passare Mariagrazia e mia sorella.

“ma cosa si è fumato?“ chiede Piero ridendo

Chiudiamo la porta anche noi, per poi decidere di andare in piscina, per passare la mattina. Mi metto il costume e il cipricostume. Prendo la borsetta che ho utilizzato oggi ed esco Con Piero.

Arriviamo agli sdraio e notiamo che anche Alessandra è Ignazio hanno avuto la stessa idea. Ci sdraiamo vicino a loro, utilizzando i nostri asciugamani. Mi lego i capelli, e poi prendo il pacchetto di sigarette, tirandone fiori una. È tutto il giorno che non fumo.

“vedere!!!“ dice Alessandra indicandomi la mano

“lo sapevano tutti?“ chiedo in imbarazzo

“si, mi hanno aiutato a scegliere anche telematicamente”  dice Piero cercando di non farsi arrivare addosso il fumo.

Mi sposto leggermente, visto che non sono in mezzo, così non gli do fastidio. Finisco di fumare e butto la sigaretta per poi sdraiarmi e sdraiarmi al sole.

“Ale quando scade l’apprendistato?“ chiedo mentre i ragazzi sono andai i a fare il bagno

“scade la prossima settimana. Infatti ho preso le ferie, perché non me le pagano.” dice sbuffndo “non so cosa fare”

“ti propongo un indeterminato. Tra i milletrecento e i millecinquecento euro al mese netti.” Dico guardandola

“aspetta… Dove?” chiede agitata

“la casa del sorriso, nella zona amministrativa e organizzativa. Sto costruendo un team. Puoi lavorare da Bologna, e viaggiare nelle sedi, per ora che sto stabilendo la sede legale..” Dico seria “pensaci”

“si. Accetto.” Dice dopo pochissimo “che figataa!!!”

“ho bisogno per il prossimo mese di fare dei colloqui.” Dico guardandola “se riesci a darmi una mano, più che altro per quanto riguarda le insegnanti.”

“la sede legale dove la farai?”

“a Milano.” So che convive con Ignazio, ma voglio capire se è disposta “ogni spostamento che farai, ci sarà un rimborso spese.”

“va bene. Si. Va bene.” Dice felice

Vediamo arrivare Gianluca e Martina, mano nella mano. Si siedono poco distanti da noi, Piero esce dalla piscina e viene sul mio stesso sdraio, che poi è il suo, mettendosi dietro di me, in modo tale da farmi poggiare a lui con la schiena.

Martina si avvicina e inizia a partecipare a quello che è la nostra discussione, Alessandra mi spiega più o meno il lavoro che fa, e Martina mi racconta del suo ruolo nel negozio.

Per mezzogiorno noi ragazze andiamo a mangiare una granita e una brioche, mentre i ragazzi iniziano le prove, dopo aver mangiato un panino. Facciamo un giro per la città, per poi tornare in camera per prepararci per il concerto.

Piero è già in abito elegante e sta scaldandosi la voce. Noto che con il telefono  suona delle note per poi intonare con la voce. Lo ascolto mentre mi pettino i capelli e li intreccio come mi ha insegnato Francesca.

“andiamo, Michele mi ha detto che ci siamo.” Dice per poi scendere insieme a me

Usciamo dall’uscita posteriore, per poi dirigerci all’uscita posteriore. Il concerto va molto bene, ed è solo il primo di quattro. Io ascolterò solo i primi due. Poi tornerò a Naro, per poter seguire i vari lavori.

Torniamo in camera verso mezzanotte . Piero è sfatto, stanco. Lo aiuto a spogliarsi, e a mettersi il pantaloncino del pigiama. Torno in camera dopo essermi cambiata e struccata. Prendo il telefono e noto che ho ricevuto un sacco di richieste su Instagram. Ci sono non so quante pagine dedicate a noi. Perdo non so Quanto tempo a selezionare e guardare le page.

“che fai” chiede baciandomi il collo con la voce roca

“sto guardando quella roba che mi ha installato tua sorella, e che mia sorella continua ad utilizzare, anche ora.” Dico ridendo mentre rispondo a un direct di Valeria

“Instagram…” dice Piero prendendo io telefono “è una nostra page?” annuisco mentre lui scorre le foto e mette i cuori a posto mio

“Piero dai!!!“ dico ridendo “sto cercando di tenere un profilo basso”

Lui ride e prende il suo telefono. Mette una nostra foto insieme, questa sera. Io con l’abito da sera, mentre gli massaggio le spalle davanti allo specchio. Lui che è concentrato a ripassare i testi.
“la mia forza, il mio cuore, la mia vita. #C&P” mi mette nella foto, inserendo il mio nome, e poi seguendomi.

“le mie fan, sanno che sono riservato. Ma sai… penso che sia giunto il momento di viverti, a prescindere da tutto e tutti.” Dice per poi baciarmi, lasciandomi senza parole.

“mi intimorisce il tuo mondo.” Dico sincera, sulle sue labbra

“non deve. Ci sono io al tuo fianco. E togli quel profilo privato, che tanto ormai tutti sanno.”

Lo bacio, mettendomi sopra di lui, e dando vita a quella danza di corpi, fino a che non ci addormentiamo sfiniti, tra le coperte bianche  e le luci della notte che sfiorano i nostri corpi.


Insegnami a SorridereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora