Chiara Puglisi - Introduzione

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8 marzo 1995 Nasco io, Chiara Puglisi. Una donna, il giorno in cui si festeggia l'importanza delle sottoscritte. Mio padre diceva sempre che avevo gli occhi più belli di tutta la nursery, e che tutte le infermiere erano innamorate di me.

Il primo maggio 2001, nasce mia sorella, Valeria Puglisi. Era così piccola. Così carina. Mio padre ci amava. Eravamo i suoi tesori. I suoi Unici amori.

Mio padre, Domenico, un magistrato siciliano, trasferito a Pavia nel 1999. Infatti io sono nata a Palermo, dove mio padre lavorava. Trasferito per motivi di sicurezza, dopo aver lavorato a un caso sulla mafia. 

Da sempre per la libertà, per la lotta contro la criminalità organizzata, anche a Pavia scopre delle attività losche

Il 14 febbraio 2004, Domenico Puglisi, viene ritrovato morto all'uscita del suo studio legale. Quella mattina mi aveva lasciato una rosa e un cioccolatino. Come tutti i san Valentino. Si era pensato a un suicidio, ma mio padre amava troppo la vita.

Quel giorno sono morta anche io. Mio padre era la mia forza, Il mio tutto. Ho passato 11 anni con la convinzione che mio padre fosse egoista, che fosse colpa sua, che non doveva lasciarci solo. Ma poi la svolta: un documento che testimoniava la corruzione del comune di pavia, e della presenza della mafia anche in questa città.

Mio padre era innamorato della vita. Io lo sapevo. In fondo l'ho sempre saputo. Ed è così che ho portato avanti il suo sogno. Dopo aver acquistato un terreno confiscato alla mafia, io, e tutta la famiglia di mio padre, e mia mamma, abbiamo aperto una scuola di musica, e un doposcuola con attività integrative per ragazzi con disabilità, o giovani con difficoltà.

Ed ora sono qui, a parlarvi della mia rinascita.


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