28. Let's bet

3.2K 99 0
                                    

Harry tiene la porta aperta per farmi entrare e io mormoro un grazie tra i denti. Presto individuo un tavolo libero verso il quale faccio un cenno. Il ragazzo riccio accanto a me annuisce e lentamente prendiamo posto sulle seggiole di legno.
- Quanto mi mancava questo locale- esclama lui mentre si siede lasciando andare un sospiro esagerato.
- Quanto sei esagerato, siamo stati via poco più di un mese- ridacchio, anche se nel profondo anch'io sono felice di essere tornata.
- Amo il Giappone, anche più di te, ma niente batte casa- sospira accarezzandosi i capelli sempre più lunghi.
- Hai intenzione di tagliarteli di nuovo? O dovrò tornare ad interpretare Jane, la fidanzata di Tarzan?- chiedo fintamente seccata.
- Prima di tutto Tarzan ti è sempre piaciuto e poi anche con i capelli da uomo scimmia ti ho rimorchiata-
- Be di sicuro non è stato il tuo lessico forbito a farmi cadere ai tuoi piedi- sbuffo a voce più bassa.
- Allora ammetti che però è grazie alle mie tecniche da seduttore se ora stiamo assieme-
- Stai scherzando vero? - chiedo guardandolo seria.
Lui mi fissa confuso.
- Certo che no- risponde ferito nell'orgoglio.
- Stai forse insinuando che sia stato tu a farmi cadere ai tuoi piedi? Sul serio ti sei dimenticato di quanti mesi senza nemmeno parlarmi hai passato? - esclamo scioccata.
- Sono stato io a chiederti di uscire-
- E ti sei dimenticato di aver chiesto a Niall di unirsi a noi all'ultimo? Avrai detto sì o no tre parole in croce- alza gli occhi al cielo, sapendo di essere stato punto nel vivo.
- Aggiungerei anche che non avevi il coraggio di sfiorarmi con un dito-
- Sei esagerata, dopo la terza uscita mi sono sciolto-
- Avevi finito gli amici da usare come spalle dopo il terzo appuntamento- borbotto.
- Questo non vuol dire però che non sia stato il mio charme a fare il tutto-
- Ah sì? -
- Certo che sì, è sai una cosa? Per provartelo ti lancio una sfida. Scegli una qualsiasi di queste ragazze, vedrai come cadranno ai miei piedi- lo guardo negli occhi, incerta. Davvero il mio ragazzo mi sta chiedendo con quale di queste ragazze qui presenti dovrà flirtare?
Non vedendo neanche un momento di insicurezza mi decido a pronunciarmi.
- La ragazza bionda al bancone- dico facendo cenno alla mia sinistra.
- Quella con le tette grosse? - chiede incerto.
- Sì Harry, questa potevi anche risparmiartela- lo rimprovero alzando gli occhi al cielo.
- Baby, non ti scaldare, lo sai che mi piacciono di più le tue- ghigna cercando di sbirciare dentro la mia camicetta. Sbuffo e riprendo a far scorrere gli occhi sul menù.
Dopo un paio di minuti proprio la cameriera oggetto delle nostre attenzioni ci si avvicina.
Ci rivolge un timido sorriso mentre picchietta la penna contro il blocco appunti.
- Buongiorno, avete già un'idea su cosa ordinare? - chiede guardando prima me e poi Harry per qualche secondo.
- Sì, ciao, io avevo già qualcosa in mente. Vorrei una cioccolata calda e qualcosa da mangiare, magari alla panna, puoi consigliarmi? - chiedo gentilmente.
Lei butta un occhio verso la vetrinetta dei dolci alle sue spalle.
- Che ne dici di un muffin? Sono anche ricoperti di una crema allo zucchero, o qualcosa del genere- dice stringendo le labbra sottili.
- Vada per quello, amo le cose dolci- dico trasognante.
Lei appunta tutto e poi si volta repentina verso Harry.
- Tu invece? - chiede timida.
- Non ne ho idea. Puoi consigliarmi la specialità della casa?- scruta per un secondo la camicetta aperta della ragazza per poi mormorare il suo nome. Pietoso.
- Ti andrebbe un caffè lungo? O magari un tè? - mormora tenendo tra i denti il cappuccio della penna.
- Avete quello ai frutti di bosco? - dice sbattendo le palpebre un paio di volte per sortire un qualche tipo di effetto.
- Certo- tenta subito di scappare ma la voce di Harry la ferma.
- Vorrei anche qualcosa da mangiare- si schiarisce la voce facendo voltare la bionda.
- Ti posso consigliare se vuoi- e subito si mette alla ricerca di un qualcosa di adatto.
- Una fetta di torta alle mele?-
- Sarebbe perfetta- lei lo segna e subito dopo torna con lo sguardo in quello di Harry.
- Sei stata gentilissima Marilyn- ripete.
Lei con le guance rosse fa un cenno con la testa, come fosse pronta a fare un inchino, e a passo rapido torna al bancone. Da qua riesco a vederla mentre impacciata prepara la mia cioccolata, una ragazza dai capelli castani le parla e ridacchia, lanciando guardi furtivi verso di noi.
- Anche la sua amica ha capito che sono irresistibile, guarda che sguardi mi lancia- io sbuffo un po' seccata e incrocio le braccia al petto.
- Non è ancora detto-
Quando dopo pochi minuti torna al nostro tavolo Harry la ferma, sicuro dopo le parole e le risatine della mora.
- Scusami ancora, stai lavorando lo so, ma non è che magari potresti consigliarci qualche locale per stasera, io e la mia amica non siamo di qui- calca la parola amica sperando che questo faccia smuovere la tipa bionda.
- Io con i miei amici vado sempre al BubbleB, è a una ventina di minuti dalla periferia-
- Ah sì, sarebbe un idea. Potrei trovarti magari? - chiede facendo gli occhi dolci.
- Di sicuro se venite anche voi due, conoscere nuova gente è sempre un piacere- dice alternando lo sguardo da me a Harry.
- Allora chi lo sa, magari ci becchiamo- lei risponde con un "certo" detto per la prima volta con tono sicuro e deciso.
- Se vuoi segnartelo mi chiamo Harry, lei è T/n- ammicca verso di lei, che però fissa me. Io arrossisco sotto il suo sguardo intenso e lei sorride come se la sapesse lunga. Torna a guardarlo e mormora un'ultima battuta prima di andare dietro la cassa.
- Tranquillo, ho un ottima memoria- lui ridacchia un po' in imbarazzo.
Dopo una ventina di minuti decidiamo che è ora di uscire e questa è la prova del nove.
La mora di prima la spinge avanti e la bionda sembra così sicura di sé che sono ormai certa di aver perso.
- Sono 14 sterline, Harry- lui ghigna e ravana nel suo portafogli prima di lasciarle una banconota da venti. Lei gli passa il resto e si augura di vederci stasera. Harry sorride nervosamente perché sa che ho già la vittoria in pugno, ma Marylin torna all'attacco.
- Ehm, T/n? - alle sue parole mi giro sorpresa.
La sua amica la guarda e annuisce.
- Se vuoi chiamami, mi piacerebbe rivederti- io la guardo un po' confusa.
Tende un braccio e in mano stringe un foglietto di carte col suo nome.
Marylin si volta verso l'altra ragazza in panico.
- Sì inosomma, sei carina... - chiede titubante non guardandomi nemmeno in faccia.
- Grazie... - Harry dietro di me ha uno sguardo da pesce lesso.
- Ci sentiamo-
- Certo- la bionda mi rivolge un ultimo sorriso con tanto di occhi dolci.
Quando usciamo mi trattengo dal ridere.
- Oh mio Dio, non ci credo- dico ad alta voce. Harry ha uno sguardo schifato rivolto verso la mia mano dove tengo stretto il suo numero.
- Quello doveva darlo a me non a te, non è giusto hai barato- io lo guardo stordita.
- Come scusa? - mi appoggio alla portiera dell'auto così che non possa uscire.
- Mi hai sentito-mugugna.
- Oh, povero piccolo angelo, ti sei reso conto che sono la vera bellezza della coppia- rido spintonandolo.
- Smettila- ringhia mentre sprofonda nella sua felpa.
- Non credo proprio conquistatore, andrò avanti fino al giorno della mia morte, anzi forse è meglio andare a compare una cornice d'argento, questo numero di telefono andrebbe benissimo appeso in salone- ghigno andando a sedermi al mio posto. Lui sale in auto e ingrana la marcia con ancora addosso il muso.
- Eddai Harry, un giorno di diró il mio segreto, per ora ringrazia che quel giorno abbia deciso di usare il mio charme su di te e non su Niall-

Okay, sono passati mesi dall'ultima volta che scrivevo qualcosa, ma non ho davvero mai tempo e non so quando le cose cambieranno.
Per ora vi lascio con questo immagina che probabilmente avrà bisogno di grandi ritocchi quando tornerò ufficialmente, per ora vi auguro solo buona fortuna per la fine di questa tortura (scuola).

You've reached the end of published parts.

⏰ Last updated: May 15, 2019 ⏰

Add this story to your Library to get notified about new parts!

Immagina |Harry Styles| (in revisione)Where stories live. Discover now