25. Cuddle Tuesday

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Accarezzo i ricci sempre più lunghi alla base della sua nuca.
Guardo con interesse il film, ormai già a buon punto, godendomi il caldo del corpo di Harry e delle coperte.
Due giorni fa è stato il suo compleanno e il regalo che Harry ha chiesto è stata una settimana di coccole in topless. Parecchio infantile, lo so.
Il mio cellulare si illumina, indicando l'arrivo dell'ennesimo messaggio che, di comune accordo con il mio spirito da bradipo, ignoro. Così come ho fatto per i precedenti e così come Harry ha fatto. Dopo aver lanciato una breve occhiata al mio ragazzo, pigramente accoccolato al mio petto, torno a guardare Harry Potter e la Camera dei Segreti.
Passano i minuti e ogni tanto sento il mio ragazzo sospirare, alla ricerca di una posizione più comoda nella quale può tranquillamente appisolarsi.
- Harry piantala di muoverti, mi stai schiacciando- lui mugugna qualcosa e mi lascia una bacio nel punto in cui le sue labbra riposano. Sorrido intenerita e torno a dedicarmi al film.
Passano circa 20 minuti, nei quali il tepore delle coperte mi ha quasi fatta abbandonare a un meritato riposino, quando sento dei rumori provenienti dal piano di sotto. Provo a sollevarmi e a captare meglio altri suoni, credo che qualcuno stia cercando di entrare in casa. Scuoto il braccio di Harry il quale in risposta emette un grugnito.
- Harry credo ci sia qualcuno al piano di sotto, ti prego vai a controllare- sussurro spaventata.
- T/n, sará solo il vento. Lasciami dormire se non hai intenzione di fare altro- si tira la coperta al mento e tiene gli occhi chiusi.
- Se non vuoi alzarti almeno lasciami andare a controllare- dico cercando di spostarlo da sopra il mio corpo.
- Ma sono così comodo e poi mi tieni caldo-
- Harry, no- lo spingo dalle spalle ancora un po'. Lui piagnucola comportandosi come un bambino con il suo orsacchiotto.
- Eddai- sbuffo seccata, ma Harry sembra divertirsi tanto da ridere della mia preoccupazione.
Almeno fino a quando non sentiamo qualcuno salire le scale verso il piano di sopra. Sentiamo anche delle voci maschili che non si preoccupano nemmeno di fare silenzio. Forse vedendo tutte le luci spente hanno creduto che la casa fosse vuota.
- Harry- esclamo spaventata. Col volto corruciato finalmente si decide a spostarsi e si sporge ad afferrare il telefono sul comodino. Digita il numero per le emergenze e prima di fare altro mi sussurra di nascondermi nel bagno col cellulare e di non uscire per nessun motivo.
- Non ti lascio qui, potrebbero essere armati. Vieni con me e non fare l'eroe- sussurro a mia volta guardandolo negli occhi.
- Ti sembra il momento di discutere, nasconditi nella doccia- indica con un dito la porta del piccolo bagno. Tiro al petto la coperta e lo afferro per un polso.
- Non fare il cazzone e vieni con me idiota- cerco di spingerlo fuori dal letto, ma di colpo la porta si spalanca.
Harry mi spinge contro il letto mettendosi a scudo. Cerco di vedere oltre la sua spalla e prima che possa dire qualcosa di più la sua voce incazzata mi interrompe.
- Siete dei dannati stronzi! - ringhia.
- Cosa? - Niall e Liam ci fissano con gli occhi spalancati e i visi pallidi.
- Vi siete intrufolati in casa nostra come se doveste ucciderci, cosa vi dice il cervello?! -
- Ehi ciao T/n- mi saluta Niall. Gli rivoglo un cenno con la mano e un sorrisino.
- Allora!?- ripete Harry.
- Hey calmati, se aveste risposto alle nostre chiamate o a quelle della vostra famiglia non ci saremmo preoccupati, ma sono quasi due giorni che non vi fate sentire- spiega Niall ispezionando la camera da letto.
- Niall ha ragione, se ci aveste detto che avevate intenzione di passare il vostro tempo a fare cosacce non ci saremmo preoccupati- Liam aggiunge notando che sia io che Harry non indossiamo i nostri pigiami. Il mio ragazzo sembra notarlo in contemporanea ai suoi amici e con un movimento veloce mi copre con la coperta.
- Non avete pensato a suonare il campanello?- domando ora più tranquilla.
- Avevamo le chiavi- risponde il biondo facendo spallucce.
Sentiamo dei passi leggeri e veloci sulle scale che ci fanno girare tutti verso la porta.
- Allora li avete trovati- esclama Louis non appena si affaccia alla porta.
- Sì, sono proprio due segugi. Ora volete dirmi cosa volevate? - domanda Harry per la decima volta.
- Siamo qui perché dovevamo incontrarci per quella cena tra amici, come ai vecchi tempi, ma tu non hai mai risposto all'invito- spiega Niall appoggiandosi alla parete sinistra della stanza. Capendo che non c'entro nulla con tutta questa storia mi accoccolo tra le coperte, assicurandomi che il mio petto rimanga coperto.
- Forse credevo che avreste capito che la risposta fosse no- risponde pacato osservando come i suoi tre amici rimangano inorriditi dalle sue parole.
- Spero tu stia scherzando?! - strilla Louis avvicinandosi al letto.
- Perché?- chiede Liam non nascondendo un piccolo broncio.
- Perché sono stanco, sono appena tornato da un tour mondiale e l'unica cosa che voglio fare è passare il tempo con la mia famiglia e la mia fidanzata-
- Anne ci ha detto che dopo aver cenato con loro sei scappato a casa con T/n e che quindi neanche lei ti ha visto tanto- risponde Liam frendandolo.
- Infatti, T/n sei un egoista- mi accusa Louis scherzando.
- Cosa posso farci, nessuno mi resiste- dico io con lo stesso tono.
- Va bene e anche se fosse? E la mia ragazza, anche voi avreste fatto lo stesso- si intromette Harry, che piano piano ha iniziato a stendersi, tornando nella posizione in cui era prima che venissimo interrotti.
- Non ruberesti del tempo neanche per i tuoi migliori amici? - chiede Niall appoggiando le braccia alle spalle dei due ragazzi accanto a lui.
Sento che dicono qualcosa d'altro, ma vengo distratta dal respiro di Harry contro il mio collo.
- Che ne dici se mangiamo cinese stasera?- sussurra baciando il lobo del mio orecchio. Accarezzo la pelle scoperta della sua schiena d'accordo con la sua idea, ma un pensiero mi ferma. So che Harry può risultare molto melodrammatico. Non è realmente così stanco come dice, considerando che da quando ha messo piede in casa gli ho vietato di fare praticamente ogni cosa se non acciambellarsi nel letto. Probabilmente il mio spirito da crocerossina.
- Harry forse dovresti uscire con loro, non fate una cosa tra di voi da un po'- rispondo ottenendo solo un miagolio.
- Ma io voglio stare qui e coccolarmi con te- protesta baciando la mia guancia sinistra.
- Possiamo farlo più tardi, sono sicura che non ti ucciderà- inoltre oltre alle coccole non abbiamo potuto fare molto di più. Cause naturali.
Mugula ancora, ma credo abbia capito il mio punto di vista.
- Ci state ascoltando sì o no? - chiede confuso Niall. Gli sorrido e Harry sbuffa.
- Se uscite dalla stanza posso prepararmi, vengo con voi- spiega alzando gli occhi al cielo.
I ragazzi esultano e dopo poco più di un minuto sono di nuovo fuori dalla stanza.
Dopo essersi vestito si volta di nuovo verso di me ancora seduta a letto.
- Sei sicura? -
- Sparisci dalla mia vista Styles, sarò qui a mangiare biscotti quando tornerai- lui sorride con ancora addosso un'aura di dubbio.
- Ti amo T/n-
- Ti amo anch'io Harry, ma davvero, vattene- rispondo ridendo e salutandolo definitivamente.

Chiedo venia ragazzuole per l'immensa attesa a cui vi ho sottoposte. Non aggiorno da ottobre e siamo quasi a dicembre, ma per mia sfortuna la mia vita è strettamente legata al ritmo carcerario della mia scuola, quindi trovare il tempo di mettermi a scrivere è difficile.
Spero che abbiate avuto fiducia in me e abbiate tenuto la storia in biblioteca. Sono onesta e vi dico che correggerò questo e gli altri capitoli quando avrò voglia. Ora giuro che la smetto di parlare e pubblico, spero ci vedremo presto.

-Georgia Olivia Rose.

Immagina |Harry Styles| (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora