9. Superheros and candies

3.5K 84 5
                                    

- Non è possibile che King Kong batta Godzilla, è fuori discussione-
- Ma King Kong può arrampicarsi sui muri e Godzilla non potrebbe rispondere a un attacco dall'alto- sbuffo seccata cercando un orsetto gommoso nel sacchetto di plastica che stringo avidamente tra le mie mani.
- Godzilla è il doppio di quello scimmione, non avrebbe problemi a distruggerlo- prova a dire qualcosa ma lo zittisco lanciandogli addosso un vermiciattolo verde. Storce il viso infastidito e io ridacchio masticando silenziosamente.
- Sei peggio di una bambina- mi imbroncio come aveva fatto lui solo pochi secondi prima, ma ribatto subito, con un pizzico di malizia nella voce.
- Solo perché le mie argomentazioni sono più valide. Volevo ricordarti che sei stato tu a chiedermi cosa pensassi di uno scontro aperto tra due giganti della fantascienza- assottiglia le sue labbra a cuore prima di tirare le mie gambe, coperte da dei jeans blu, al suo grembo. Tiene una mano ferma sulle mie cosce mentre l'altra corre velocemente ad afferrare una liquirizia. Strappa un morso e mastica lentamente il dolce amaro.
- E se ti chiedessi di scegliere tra Superman e Batman?-
- Che domanda scontata. Ovvio che sceglierei Superman, può volare, ha la superforza, la vista laser e la sua unica debolezza è la criptonite- elenco sulle dita della mano destra tutti i motivi per cui Superman potrebbe sconfiggere il miliardario di Gotham City e mi posizioni sulle spalle la mia giacca di pelle.
- Ok, su questa sono d'accordo con te-
- Perché ho ragione- rispondo con un alzata di spalle e un sorriso furbo sulle labbra.
- Sai anche che tu sei la mia criptonite?-
- Mi stai forse dicendo che sono potenzialmente mortale? Sai proprio quello che una ragazza vuole sentirsi dire- Harry sospira, non realmente seccato, e si avvicina al mio collo dove lascia una scia di baci umidi e sbuffi.
- Siamo spiritose stasera.... Va bene, sentiamo, chi vincerebbe tra Iron Man e Capitan America?- accarezzo con le punte delle dita la sua spalla, coperta da una pesante giacca da quaterback.
- Questa è difficile, forse Cap- alza un sopracciglio in segno di sfida.
- Forse? Come forse? Dov'è finita la tua sicurezza?- lo allontano dalla pelle scoperta del mio petto e lo bacio delicatamente.
- Non giocare a questo gioco con me- lui ringhia giocoso e soffia sulle mie labbra rosse per i suoi baci. Mi appoggio piano sfiorando solo leggermente la sua bocca.
- Smettila di prendermi in giro- mormoro con gli occhi chiusi mentre i suoi occhi studiano ogni forma del mio viso.
- Okay principessa la pianto. Ma riprenderemo questo argomento- sbuffo e lui ghigna divertito. Sposto il mio sguardo sulla città davanti a noi, le luci calde delle case rubano la scena alle stelle della notte e i rumori delle auto che corrono sull'asfalto, sopprimono il silenzio onnipresente nel bosco alle nostre spalle. Attorno a noi chilometri di alti alberi e arbusti scossi dal vento freddo di inizio ottobre. Ispeziono minuziosamente ogni foglia e ogni ramo come se, appollaiato su uno di essi, qualcuno possa spiarci e imprimere nella sua mente i nostri gesti d'amore.
Due dita calde si appoggiano sotto il mio mento facendo ruotare il mio viso di 180 gradi e distogliendo la mia attenzione dal bosco.
- T/n non ti preoccupare, non c'è nessuno qui- il suo tono è calmo ma i miei occhi volano a sinistra quando mi sembra di vedere un'ombra tra i cespugli. La mano di Harry si appoggia dolcemente sulla mia guancia voltandomi con decisione il capo.
- T/n te lo ripeto. Ci siamo solo io e te in questo bosco, tuo padre non ci troverà, crede ancora che tu sia a dormire da Annie-
- Non lo so, mi sembra quasi di sentire le ruote della sua auto che slittano sul fango- mi guarda serio per un paio di secondi prima di lasciarsi andare in una piccola risata nasale.
- Guardi troppi horror, capisco che siamo la vittima perfetta per un serial killer con l'uncino: una giovane coppia innamorata che limona in un'auto d'epoca parcheggiata su una collina isolata. Ma sono certo che siamo i soli qua- la sua grande mano riscalda con movimenti veloci la gamba su cui è posata, infondendomi tranquillità.
- E se un maniaco dovesse sbucare da dietro un cespuglio e provare a ucciderci mi sacrificherò per te- sussurra con la sua voce roca carica di scherno.
- Sempre che mio padre non ci scopra prima- mormoro silenziosamente, ma sono certa che mi abbia sentito dato che lascia andare uno sbuffo caldo sul mio collo. La sua grande mano mi strappa il pacchetto di caramelle che stavo divorando tanto avidamente attirando la mia attenzione su di sé.
- Se non la pianti ti scarico nel mezzo di questo bosco e torno a prenderti domani mattina- mi fissa intensamente con i suoi chiari occhi verdi.
- E meno male che sei il mio eroe- rido con le iridi fisse nei suoi occhi socchiusi in un avvertimento silenzioso.
- Sta zitta- detto questo le sue labbra nei posano con forza sulle mie mentre le sue grandi mani irradiano calore sulla mia pelle, coperta da una semplice canotta bordò.
I suoi sospiri colpiscono frequentemente il mio viso rosso mentre una delle mie mani afferra i suoi corti capelli color cioccolato. La mano sinistra scorre lungo tutta la mia figura fino alle mie guance che vengono strette delicatamente prima che mi allontani con straziante lentezza da lui. Pochi centimetri comunque.
- Sedili posteriori- non mi servono altre parole, o comunque lo blocco premendomi contro il suo petto con più foga, la mia mano a tirare i suoi capelli, l'altra a memorizzare ogni dettaglio del suo fisico.
Lo allontano quel che basta per rivolgergli un sorriso malizioso e oltrepassare la leva del cambio. Mi siedo sul sedile centrale tirando a me il ragazzo che, col capo chino e le spalle strette, supera i braccioli in pelle.
Si distende sopra il mio corpo ridacchiando divertito davanti alla mia impazienza. Ignoro tutto il resto e mi concentro su di lui e sulle sue labbra, così morbide e rosee.
Sono così presa che quasi non mi accorgo del cigolio della ghiaia sotto le ruote nere di un'auto, quasi. Harry comunque mi sembra non abbia sentito. Appoggio una mano sul suo petto spingendo leggermente ma lui si abbassa sul mio petto lasciandovi una scia di umidi baci.
- Harry...- ma mi ignora mentre io guardo con gli occhi sgranati il fascio di luce che illumina i suoi riccioli scuri, i fari dell'auto sono puntati contro di noi.
Chiudo gli occhi un attimo, spingo con più forza, ma non mi ascolta fino a quando la mia voce esce con severità dal fondo della mia gola; quella era una portiera che sbatteva.
Si allontana confuso dal mio comportamento, ma non mi fermo e mi alzo semplicemente rimanendo seduta, mentre le sue ginocchia sono ai lati delle mie cosce.
- Non ci credo...- i fari dell'auto si spengono è una luce più debole e tremolante si avvicina al finestrino da cui entrambi sbirciamo l'esterno.
- Fuori dall'auto. Ora- i movimenti di Harry sono frenetici mentre mi tira più vicina al suo corpo. Come fossi una bambola di pezza mi sposta sul sedile destro avvicinandosi al vetro appannato dal freddo. Si sfila con un movimento veloce la sua giacca blu e gialla prima di stringermela addosso, coi miei capelli davanti agli occhi e il colletto rialzato a coprirmi il viso non vedo quasi niente.
- T/n lascia che parli io- non aspetta una risposta e scende dal veicolo tirandomi dietro di sé senza lasciarmi mai la mano, nemmeno quando siamo in piedi davanti ai due poliziotti.
- Styles, ma che piacere- mi avvicino al braccio tatuato di Harry, sperando quasi di potermi mimetizzare tra tutte quelle sottili linee nere.
- Buongiorno signore- la voce di Harry trema leggermente e io stringo con più forza la sua mano.
- Vedo che sei in compagnia, speravo di non doverlo mai dire al fidanzato di mia figlia mentre questa è a casa da sola- Harry boccheggia un paio di volte prima di parlare di nuovo.
- Signore io amo sua figlia non le farei mai del male, questo non è niente è solo...- ma prima che possa inventarsi qualche scusa viene interrotto nuovamente.
- Mia figlia ci rimarrà parecchio male quando le dirò che il suo preziosissimo fidanzato la tradisce in mezzo ai boschi-
- Signore io...-
- Risparmia il fiato per quando T/n lo scoprirà. Se fosse per me ti sbatterei una notte in cella e lo farei anche, ma prima voglio sapere chi è la tua compagna- mi si mozza il fiato quando sento quelle parole.
- Forza cara, come ti chiami?- lentamente lascio la presa sul braccio di Harry. Se non faccio qualcosa ora probabilmente non mi permetterà più di vederlo, meglio che mi metta in punizione per una settimana per essere scappata di casa.
Harry è riluttante ma la stretta della sua mano di fa sempre più debole.
Con gesti delicati tiro indietro i miei capelli e abbasso il colletto del giaccone permettendo a mio padre di vedermi in viso.
- T/n?! Che diavolo!! Cosa ci fai qui con lui?!- prendo a torturarmi le mani ma non mi faccio intimorire dal tono di voce che mio padre sta utilizzando.
- Volevamo passare una serata da soli-
- Volevate una serata soli e soletti in mezzo a un bosco per fare cosa?! Sei ancora mia figlia e io non ho intenzione di diventare nonno-!!-
- Papà!! Non sarebbe successo niente, siamo sempre stati attenti- il suo collo è di un rosso acceso e una grossa vena pulsa sulla sua tempia.
- Vai subito in macchina, sei in punizione per tutta la prossima settimana per essere scappata di casa, tua madre starà morendo di paura. Cosa stavi pensando?!-
- Crede che sia da Annie a dormire- i suoi occhi si spalancano e io abbasso lo sguardo per ammirare la terra umida sotto ai miei piedi.
- Ora vai in macchina, parleremo più tardi- con una mano indica la volante della polizia a cui la sua collega è rimasta appoggiata. Prima che possa pentirmene faccio qualche passo indietro e saluto Harry con una bacio a stampo. Faccio in tempo a sussurrargli nell'orecchio un veloce "me la caverò", ma prima che possa dargli un secondo bacio, mio padre si avvicina e mi allontana con forza dal mio ragazzo.
- Ce ne andiamo- mi indirizza verso la sua auto e mentre cammino posso vedere come Emily, la collega di mio padre, mi stia sorridendo complice.
Si sposta dall'auto per farmi entrare appoggiandomi su una spalla una mano. Sorrido leggermente e mi siedo con poca grazia sulla pelle rovinata dei sedili. Mio padre si allontana a grandi passi dal riccio, ma prima di salire definitivamente in auto si gira per gridare un avvertimento al ragazzo che è rimasto fermo impalato.
- Styles torna a casa prima che tua madre chiami disperata in commissariato denunciando la tua scomparsa, ricorda che ti tengo d'occhio-
Mentre l'auto sfreccia sulla ghiaia mi volto per vedere il viso del mio fidanzato che con un sorriso in viso mima un dolce "ti amo".
Ti amo anch'io Harry. Sei il mio supereroe.

Okay ragazze, volevo innanzitutto scusarmi per il mio ritardo e per farmi perdonare ho fatto il capitolo un po' più lungo del solito. L'idea mi piaceva da impazzire ma non credo di averla resa al meglio, spero comunque che apprezzerete questo e i prossimi immagina. Ho già qualche idea in serbo e inizierò a lavorarci il prima possibile.
Grazie per ogni voto e per la vostra silenziosa presenza.

- Georgia Olivia Rose.

Immagina |Harry Styles| (in revisione)Where stories live. Discover now