Immagina |Harry Styles| (in revisione)

3. Dance with me

Arriccio il naso leggermente mentre vedo il mio ex fidanzato baciare volgarmente la ragazza dai neri capelli accanto a sé. Al mio fianco una risata beffarda non passa inosservata.
- Piantala Harry- dico secca e irritata allontanandomi dallo spettacolino che i due stanno offrendo. Nonostante la musica alta riesco a sentire i passi del riccio dietro di me.
- Che c'è di male! Infondo vi siete lasciati, non puoi biasimarmi se ci provo - non rispondo ma continuo a camminare per raggiungere un posto meno affollato.
- Lasciami in pace, non voglio doverlo ripetere un'altra volta- innervosita mi guardò attorno cercando l'uscita di sicurezza. Mi sono lasciata convincere dalle mie amiche che sono presto sparite per salutare amici di amici e ora l'unica cosa che voglio fare è tornarmene a casa.
- Andiamo quello che ti chiedo è un appuntamento. Uno solo, poi sarai tu a pregarmi per un secondo- rido senza umorismo mentre il suo corpo rimane pressato contro il mio. Le sue lunghe dita giocano con il bordo del mio vestito mentre il suo respiro caldo colpisce il mio collo magro.
-Non uscirò con te Styles- ribatto con le sopracciglia aggrottate.
-Allora solo un bacio, un innocente bacetto-
- Ti piacerebbe, ma non sono in vena di appuntamenti o altro al momento. Forse sarebbe meglio se mi prendessi un periodo di tempo per me stessa- continuo a marciare lentamente tra la folla ma proprio prima che io possa scappare da questa festa vengo tirata indietro con forza e fatta voltare velocemente, la mia testa sulla sua spalla e le mie mani schiacciate tra il mio seno e il suo petto.
Borbotto qualche parola maledicendo il ragazzo che mi tiene tra le sue braccia ma lui mi ferma prontamente spostando le mie braccia attorno al suo collo e stringendo i miei fianchi facendo scontrare leggermente i nostri bacini.
- Balla con me questa canzone, solo questo pezzo- ed i suoi occhi sono così limpidi che senza nemmeno realizzare quello che sto facendo mi ritrovo a scuotere il capo in segno affermativo. È il primo lento della serata e sul parquet poche coppiette si muovono come fili d'erba mossi da un leggero vento. Sulle labbra di Harry aleggia ancora un sorrisetto di sfida mentre i suoi occhi perforano quelli del mio ex che ci guarda con gli occhi ridotti a due fessure.
- Giuro che se lo stai facendo solo per far vedere ad Alex di aver vinto un qualche stupido giochetto su chi sia più virile, ti lascio qua con la sagoma della mia mano stampata su quella faccia da schiaffi- lui ride sonoramente guardandomi dall'alto del suo metro e ottanta.
- Guardi troppa televisione, e anche se fosse avrei già vinto- lui avvicina il suo viso al mio rosso porpora ma io mi allontano di scatto.
- Che diavolo fai?!- chiedo in panico totale.
- Sai, di solito le ragazze non reagiscono così quando provo a baciarle- mi fa fare una giravolta e presto ricado su di lui con la schiena appoggiata al suo petto. Si sporge leggermente lasciando però qualche centimetro di distanza tra le nostre labbra.
- Di solito si godono il momento in silenzio, con gli occhi chiusi e le ciglia a solleticargli le guance rosse- si avvicina piano ma io mi stacco da lui mollemente e nonostante la mia fuga l'abbia colto di sorpresa le nostre mani sono ancora congiunte mentre il calore del suo corpo abbandona il mio.
Mi maneggia come fossi argilla pronta e presto siamo di nuovo uno di fronte all'altra, i suoi occhi guardano dritti nei miei come un leone che guarda la sua preda. Cogliendolo di sorpresa ribalto le posizioni avvicinandomi alla sua bocca che fisso per pochi secondi. Non sa cosa fare, completamente impreparato a questo scambio di ruoli, e rimane immobile a fissare il mio volto, le spalle sono tese e le braccia ricadono lungo in corpo con le sole dita congelate che ancora accarezzano il mio bacino.
Sorrido provocante e nonostante il chiasso attorno a noi posso sentirlo deglutire quando mi avvicino ulteriormente accarezzando con le labbra la sua pelle liscia.
- Mi dispiace Styles, ma io ho detto sì per un ballo non per un bacio e ora il tuo tempo è scaduto- lui alza gli occhi al cielo come se potesse con questi trattenere le ultime note della canzone che ora si disperdono nell'aria.
Mi allontano da lui mantenendo fino all'ultimo secondo le nostre mani intrecciate e i nostri occhi uniti, le sue labbra color ciliegia sono leggermente separate. Assomiglia quasi ad un bambino che ancora cerca di recuperare il sogno della notte appena passata.
Esco da quella casa affollata ed è solo quando sono sul vialetto che risento la sua voce roca.
- Un giorno sarai mia T/n. Forse non oggi, o domani, ma un giorno- i suoi occhi limpidi mi fissano da lontano e sorrido alle sue parole.
- Un giorno? Andrebbe bene anche venerdì prossimo davanti al bowling, alle 19:00? Mi raccomando, non tardare- lo lascio lì facendogli un piccolo occhiolino mentre un timido sorriso cresce sulle sue labbra.