42. Per niente piacere.

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Piccola premessa: pur essendo delle persone reali io non conosco minimamente la famiglia di Ignazio. Questa è una storia e tutto è inventato. Un bacio.



Qualche portata dopo sono piena da morire e quando mi alzo per aiutare a sparecchiare sua madre mi blocca e mi costringe a sedere con Ignazio sul sofà.

Lui ride - che ci vuoi fare. Stasera tra l'altro sei l'ospite d'onore.

Lui si alza e va a lavarsi le mani.
Poi suonano alla porta. Capisco che deve essere arrivata la sorella da lavoro. La madre di Ignazio va ad aprire -Ninuzza bella vai di la che sono arrivati Ignazio e la sua ragazza. - sento che le dice dal corridoio.

Dalle descrizioni mi aspetto una ragazza sorridente e gioiosa, quella che entra ha invece il muso lungo e gli occhi seri.

Io le sorrido, lei mi guarda malissimo. Mi chiedo il perché, poi mi alzo per salutarla e le porgo la mano -ciao, io sono Amelia, piacere di conoscerti.

Lei prende la mia mano. Non sorride - Antonina.
Non accenna a dire altro e l'aria si fa tesa nella stanza.
Ignazio poi entra e la abbraccia- sorellina! Anzi sorellona dovrei dire. -la guarda - come stai?

Sembra un'altra persona rispetto a quella di trenta secondi fa, sorride gioiosa - beddo. Io bene. E tu invece?

- ah benissimo. Hai già conosciuto la mia Amelia?

Lei annuisce, fa un sorriso forzato. Non capisco cosa diamine stia succedendo.

Poi trova una scusa per lasciare la stanza.
Ignazio mi guarda e corruga la fronte - è successo qualcosa?

Alzo le spalle - niente di niente. Mi sono presentata.

- e lei?

- mi ha detto il suo nome.

-solo?

- si.

Fa per andare nell'altra stanza,io lo fermo -dove vai?

- vedo che ha e perché è scortese.

- no. Lascia stare, dai. Magari ha avuto una giornata pesante.

- ma non capisco perché essere antipatica con te appena ti conosce.

- e vabbé dai. Magari...

Ignazio mi interrompe, scuote la testa e ridacchia - magari magari magari. Sei troppo buona lo sai?

- non è questo. È che non voglio che tu ti metta in mezzo o litigherete. Lasciala stare, possibilmente domani si sentirà meglio dopo averci dormito su.

- e va bene. Ma se domani continua così ci parlo. Neppure tuo fratello che ci ha trovati a baciarci nel tuo salotto la prima volta che mi ha visto ha reagito così.

- lo hai detto tu che siete gelosi uno dell'altra.

- si vabbé ma fino alla maleducazione no.

-ssssh. Zitto che ti fai sentire. Potrebbe pensare che ti ho fatto io la lagna.

Ride - va bene sto zitto. Ma domani vediamo.

- okay. Adesso andiamo di là.

Ridacchia, mi lascia un bacio sulla guancia - non vedo l'ora di andare a dormire. -mi sussurra in un orecchio.

Io rido - Ignaziooo. - sussurro dandogli uno schiaffetto sulla spalla.

Andiamo di là dai suoi che stanno preparando il caffè.

Ce lo offrono ma nessuno di noi due lo accetta, non siamo abituati di sera.

La madre di Ignazio si accorge con una rapida occhiata che c'é qualcosa che non va ma ha la delicatezza di non dire nulla. Veniamo congedati quando tutti salgono in camera.
Io e Ignazio andiamo in camera sua.
Questa volta per dormire ho portato un pigiama semplice e anche la vestaglia. Tanto dentro la camera si può anche stare senza. O no?

Ignazio richiude la porta dietro di lui e si volta a guardarmi con un sorriso malizioso - che avevamo detto oggi signorina?

Rido mentre viene ad abbracciarmi.
- facciamo la doccia insieme? - chiede.
Annuisco mentre mi trascina in bagno che fortunatamente è qui in camera.
Facciamo la doccia e poi mi asciugo i capelli velocemente.
Entro in camera e lo trovo disteso con il telefono in mano. Mi sorride.
Io vado verso il mio borsone.
- che fai?- chiede.

- pigiama. - rispondo.

Lui si alza dal letto e viene dietro di me ad abbracciarmi- non serve.-sussurra baciandomi il collo- qui da me si dorme senza.

Mi provoca i brividi mentre tira leggermente la corda del mio accappatoio e la scioglie.

Continua a lasciarmi piccoli baci e mi fa voltare verso di lui.
-ciao.-sussurra sulle mie labbra.

- ciao a te.-rispondo mentre sento le sue mani avvolgere la mia pelle nuda sotto l'accappatoio aperto.
Poi me lo sfila dalle spalle e si porta le mie braccia attorno al collo. Lo abbraccio mentre porta le sue mani sulla mia schiena e ridiscende fino alle natiche.

Ridacchio quando mi morde il lobo dell'orecchio.

- ssshhh. - sussurra -o ti sentiranno.

- non avevi detto che non ci avrebbero sentiti? Se c'è questo problema mi rivesto.

Ride - ou è da oggi mi lasci così. Non ci provare sai?

- mmmh quasi quasi.

Mi bacia. Profondamente.
E poi finiamo sul letto.
E il resto non è difficile da immaginare.

Hola a todosss. Perché la sorella di Ignazio sarà stata così poco socievole? A voi i commenti.

Non esiste altra via, che non sia tua e mia. Ignazio Boschetto.Where stories live. Discover now