7. Nessun bacio.

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[SUPER IMPORTANTE
Hey! Ho messo qui il video così potrete ascoltare la canzone mentre leggete ma non bisogna farlo partite subito, vi metto giù il segnale. È molto importante nella storia, quindi spero lo farete. Se avessi aggiunto il video sotto avreste dovuto interrompere la lettura, invece bisogna ascoltare la canzone mentre leggete o non potrete associare le parole alla canzone. Grazie se mi seguite nei miei esperimenti multisensoriali. ]

Questa sorpresa mi piace davvero.

Sembra di uscire da una favola.

Due altalene, una accanto all'altra, con le catene ricoperte di fiori e luci. Mi ricorda i film di Barbie che vedevo da piccola.
Pur non amando i fiori, quelli sintetici che ricoprono l'altalena sembrano splendere di luce propria grazie alle lucine che si infiltrano tra i petali di stoffa.

- Prego mademoiselle -dice.

Io non me lo faccio ripetere due volte.
Quando mi siedo, lui viene dietro di me.

Poggia le mani sulle mie, sulle catene dell'altalena.
Sento il suo corpo vicino al mio, ma tutto sembra essere fluido e immateriale.

Mi coglie alla sprovvista sfiorandomi la guancia con un bacio.
È un contatto breve, ma molto più intenso di qualsiasi cosa mai provata prima.
Poi mi spinge leggermente e l'altalena comincia a muoversi.
Muovo le gambe acquistando velocità e ridendo come una bambina.
Ignazio ride con me, poi, appena torno verso di lui mi ferma tra le sue braccia.

Ridiamo entrambi, ma mille brividi mi stanno attraversando.
La mia coscienza interviene.
"Non ti voltare. Non farlo."
"Vaffanculo."
Mi volto.
E mi ritrovo nuovamente a pochi centimetri dal suo viso.
I suoi occhi scuri riflettono le lucine dell'altalena.
Ci guardiamo fisso, sappiamo entrambi ciò che dovrebbe succedere adesso, di norma.
Ma io ho paura.
E lui lo sa.
Quindi invece che fare la cosa più logica del mondo, fa toccare i nostri nasi.
La barba sul suo viso mi solletica, il contatto dura poco.

Potrei restare qui, così, per tutta la vita.
Ma domani devo prendere un aereo.
E devo tornare alla mia vita.

E quindi, quando sospiro leggermente e sposto lo sguardo, Ignazio si allontana e va sedersi sull'altra altalena.

Volevo che lo facesse? No.
Ma è la cosa giusta.

Continuo a sentire il violino in lontananza, poi si interrompe.
- il violinista sarà svenuto? - chiedo.

Ignazio ride - no. Gli ho chiesto io di smettere.

- come?

Alza il cellulare, gli ha invitato un messaggio.
- devo farti sentire una cosa.-dice. -te lo devo.

Che cazzo. Non poteva essere un mio compagno di classe? Perché doveva essere uno sconosciuto in un bar a Torino a fermarmi? Non poteva essere anche semplicemente siciliano? Anche se effettivamente lui è siciliano...ciò che intendo è :non poteva essere un ragazzo normale che va a scuola o semplicemente vive nelle mie vicinanze piuttosto che un cantante famoso che gira il mondo? Probabilmente voglio la botte piena e la moglie ubriaca. Forse è proprio quello che fa e quello che ha vissuto a renderlo ciò che è.
Eppure...perché deve essere tutto così complicato?

Sceglie una canzone sul suo telefono, poi schiaccia play.

[Andate su e schiacciate play anche voi!]

La musica parte leggermente poi si diffonde.
Non è lui il primo a cantare, ma la voce profonda mi ricorda quella del suo amico carismatico, Gianluca.

La voce cristallina di Ignazio invece non è difficile da riconoscere.
Mi provoca una sensazione mai sentita prima, il cuore mi batte così forte che ho paura lo possa sentire.
Non ho il coraggio di guardarlo negli occhi. E lo stesso vale per lui.
Non lo avrei mai creduto possibile, ma il ragazzo che gira il mondo e riempie i teatri distoglie lo sguardo mentre una ragazza qualunque ascolta una sua canzone.
Così chiudo gli occhi e la musica sembra entrare in ogni poro.
Perché ha scelto questa?
Le parole hanno riferimenti alla realtà?

Non esiste altra via, che non sia tua e mia. Ignazio Boschetto.Where stories live. Discover now